Destiny 2: Oltre la Luce – Recensione – PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, Google Stadia

Accantonata l’idea di un nuovo reset globale e di una nuova partenza con un ipotetico Destiny 3, Bungie promette una nuova era, presentandoci quello che sarà una sacra trinità di espansioni per il suo Destiny 2. Ci siamo cimentati con la prima di queste… Oltre la Luce, che appunto pone al centro di essa l’oscurità! Come sarà andata? Beh, venite a scoprirlo in questa recensione.

E’ il 10 novembre quando Beyond Light è giunta tra noi. Un’espansione che ci ha fin da subito fatto capire che un evento mastodontico stava coinvolgendo i Guardiani e che, per sopravvivere all’oscurità, sarebbe stato necessario ricorrere proprio ad essa.

Tale espediente ha dato un senso al taglio con il passato della serie, almeno dal punto di vista narrativo e contenutistico, visto che una buona parte delle armi e dei pianeti è stata inghiottita proprio da questa oscurità, facendo sparire molte cose, ma il tutto è servito anche e soprattutto per inserire le novità…

Destiny 2: Oltre la Luce – Qualcosa è scomparso, ma qualcosa di nuovo appare.

Abbiamo accennato all’espediente utilizzato da Bungie per alleggerire lo scheletro di Destiny 2 e poterlo riempire di novità, ma quali sono questi nuovi contenuti?

Innanzitutto abbiamo due nuove destinazoni:

  • Europa – Sede dei caduti di Eramis e satellite di Giove
  • Cosmodromo – Vecchia conoscenza del primo Destiny, che torna in versione riveduta e corretta, o forse è meglio dire “ampliata”

Nuove armi:

  • No Time To Explain – Un fucile ad impulsi che si ricarica da solo ogni volta che metti a segno colpi di precisione o colpi contro nemici affetti da Stasi (torneremo poi su questa innovazione). Il fucile può, con una combo attivabile mettendo a segno numerosi colpi di precisione, creare un portale da una dimensione alternativa da cui verrà fuori una pioggia di proiettili per i nemici.

  • Cloudstrike – Un fucile da cecchino di precisione collegato al potere dei fulmini! Inanellare attacchi vincenti di precisione permette di scatenare una tempesta di fulmini che colpisce il bersaglio e tutti i bersagli nei paraggi.

  • Il lamento – La spada lamento è dotata di una motosega incorporata. La sua qualità migliore è quella di un blocco che la carica. A carica ultimata può colpire e ferire anche i nemici schermati, il che è un buon vantaggio.

  • Salvation’s Grip  – Un lanciagranate interamente dedicato alla Stasi. Ogni granata che spari creerà cristalli di stasi nel punto di impatto e intorno ad esso, congelando i bersagli. Puoi anche caricare le granate fino ad aumentare il numero di cristalli creati e il raggio di congelamento.

  • Duality Solar – Il fucile Duality Solar è unico nel suo genere e dal nome si capisce che in esso è insito un dualismo… Quello tra proiettili leggeri e proiettili rinforzati. Questo rende l’arma versatile poiché puoi cambiare il tipo di tiro a seconda della situazione, e con la messa a segno di uccisioni di precisione aumentano i danni di precisione e la velocità di ricarica

  • Hawkmoon – Un gradito ritorno per i giocatori! In passato questo vero e proprio cannone portatile. In origine l’arma applicava un buff casuale al danno dei proiettili che cambiava ad ogni ricarica, ma non siamo riusciti ad ottenerla in fase di review e quindi non possiamo sapere se le caratteristiche saranno le medesime.

  • Eyes of Tomorrow – Un’esclusiva del raid Deep Stone Crypt. Questo lanciarazzi può mirare e tracciare più bersagli allo stesso tempo. Realizzare quattro o più uccisioni con una raffica sola aumenterà esponenzialmente il danno della raffica successiva.

A queste si aggiungo nuovissime armature e decorazioni, ovviamente sbloccabili in vario modo, come da prassi, utilizzando ad esempio il pass, come drop di alcuni personaggi o come regalo di determinati NPC.

Arrivano inoltre un nuovo assalto correlato alla campagna principale, intitolato il Ponte di Vetro ed anche un nuovo evento pubblico, su Europa.

Destiny 2: Oltre la Luce – La migliore delle novità?

Capitolo a parte dobbiamo interamente dedicarlo alla novità più importante di questo Beyond Light (o presunta tale), ovvero la Stasi, di cui parlavamo prima nel paragrafo sulle nuove armi.

Siamo di fronte ad una nuova sottoclasse che riesce in parte a rivoluzionare l’approccio a tutto ciò che esiste in game. Una sottoclasse moralmente discutibile per i Guardiani, ma che a conti fatti riesce a divertire proprio per le sue peculiarità.

Altro non è che un potere elementale del ghiaccio basato sull’Oscurità, un nuovo elemento in grado di congelare (anche se sarebbe più giusto dire cristallizzare, visto che parliamo di cristallo cosmico e non di ghiaccio) tutto ciò con cui viene in contatto. Capirete bene (se siete amanti della serie), che il gameplay ne esce profondamente cambiato grazie a questa feature che permette di paralizzare i nemici temporaneamente e non solo, sia nel PvE, con l’apporto di tantissima varietà nel modo in cui si può affrontare varie situazioni di gioco, e sia nel PvP, dove però ci sembra ancora che ci siano degli sbilanciamenti da correggere per evitare che troppe cose siano da additare alla fortuna o alla sfortuna.

Destiny 2: Oltre la Luce – Aperta campagna (congelata)!

Giunta parallelamente all’espansione (come da tradizione) è la nuova campagna, che si collega alla precedente dall’ultima stagione (quella degli arrivi).

Come abbiamo accennato all’inizio della recensione è l’Oscurità a guidare le vicende della campagna. Essa ha infatti inghiottito una buona parte dei contenuti di gioco, ora inaccessibili, i Guardiani riceveranno una richiesta di aiuto da Variks per sconfiggere Eramis.

Ci troviamo di fronte ad una Kell, che ha ricevuto la stasi dall’Oscurità… inutile dire che dovremo ripagarla con la stessa moneta per venirne a capo, volenti o nolenti.

Il tutto è avvincente e ha un suo perchè, con ottimi tempi, buoni dialoghi ed emozioni che raramente abbiamo provato in campagna sul gioco.

La quest principale ci si presenterà divisa in 34 passaggi, con progressione lineare. Questo significa che, allo stesso modo delle precedenti produzioni, toccherà raccogliere un determinato numero di oggetti o sconfiggere determinati nemici per andare avanti e toccherà spesso e volentieri farmare con i pesci più piccoli per poi affrontare quelli più grandicelli sperando di averne la meglio.

Come nelle altre espansioni sarà quindi richiesto al giocatore lo schema: raggiungere un certo luogo, raccogliere un numero determinato di oggetti o sconfiggere particolari nemici, avanzare nella trama all’obiettivo successivo.

5 o 6 ore al massimo per sbloccare la Stasi e per esplorare la nuova destinazione Europa per una longevità tutto sommato godibile, calcolando che non si parla di un titolo che deve “campare” di questo.

Ciò che lascia basiti non è dunque la longevità del prodotto, ma bensì la maniera in cui tutto è stato sfruttato. Il focus sull’oscurità andava sicuramente sviluppato meglio e una buona dose di indignazione nei Guardiani sarebbe stata più credibile rispetto a quello che invece finisce per emergere dallo svolgimento degli avvenimenti che, senza spoilerare troppo, insegnerà che il fine giustifica i mezzi.

Destiny 2: Oltre la Luce – Destiny 2 e mezzo, ma comunque non 3

Per chi si aspettava anche un saltino generazionale del punto di vista tecnico possiamo sicuramente dire che qualcosa c’è.

Visivamente siamo prossimi al meglio di quello che la serie ha offerto da quando esiste, ma di sicuro l’impianto di gioco che, stasi a parte, non ha subito grosse modifiche, non aiuta in tal senso.

Colonna sonora solenne, con 34 tracce di musica orchestrale abbastanza dinamica, ma forse poco variegata.

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”
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