Marvel’s Avengers – Recensione – PC, PS4, Xbox One, Stadia

Square Enix e Marvel si fondono per creare un videogioco dedicato agli Avengers. Un progetto atipico che ha promesso di fondere una campagna single player di tutto rispetto con un sistema “as service” di sviluppo gratuito post endgame… Cosa sarà venuto fuori? Leggete la nostra recensione per scoprirlo.

Marvel’s Avengers – Recensione – Supereroi contro la municipale…

Non è mai facile prendere delle ip cinematografiche o fumettistiche superfamose e farci un gioco, perché inevitabilmente si corre il rischio di restare schiacciati dall’ip stessa. Quando poi si arriva nel mondo dei supereroi Marvel, allora il compito è probabilmente ancor più arduo, poiché la fanbase con cui si arriva a contatto è integralista e molto, molto esigente.

Vien da se che quando Crystal Dynamics e Marvel Games hanno deciso di annunciare che avrebbero creato un gioco sugli Avengers basato sì sulla narrativa, ma con un dedalo di sistemi as service post endgame, multiplayer, loot e quant’altro, subito c’è stato un brivido lungo la schiena… In un attimo sono passati davanti agli occhi tutti i proclami fatti per Anthem e la paura ha preso il sopravvento.

Toccare l’universo dei supereroi più amati del pianeta, ma soprattutto farlo in questo modo, con un progetto così ambizioso, poteva dare origine ad una catastrofe.

Marvel’s Avengers – Recensione – Due in Uno

Partiamo fin da subito dandovi l’idea di come è strutturata l’offerta ludica. Ci troviamo di fronte a due grandi modalità di gioco. Da un lato abbiamo la campagna single player, che ci catapulterà nei panni di Kamala Khan, aspirante Avenger, che guideremo attraverso una serie di missioni dal buon ritmo iniziale e dai buoni contenuti narrativi. Alla fine di questa campagna, e quindi post titoli di coda, il gioco non sarà morto, in quanto si comincerà invece la modalità multiplayer online Avengers Initiative, che permette alla storia di continuare tramite missioni affrontabili in solitaria, con compagni di squadra guidati dalla CPU, oppure insieme ad altri tre amici.

Sulla carta, sarebbe anche possibile prendere il gioco, inserirlo nella console e partire subito con il multiplayer, bypassando la campagna SP, ma non lo consigliamo assolutamente in quanto al momento a funzionare meglio è proprio la campagna in solitaria.

Sia chiaro, la modalità iniziale funziona meglio, ma non è esente da difetti. La storia è molto standard per chi ama e conosce i fumetti, senza aggiungere nulla di realmente innovativo, ma tanto basta comunque a godersi il classico schema narrativo che vedrà i nostri beniamini ad un passo dal tracollo e subito dopo risorti e protagonisti della vittoria finale.

Tutto partirà dall’A-Day, un evento a San Francisco in cui gli Avengers, insieme agli scienziati George Tarleton e Monica Rappaccini, avrebbero dovuto svelare al mondo il Terrigen, un nuovo minerale che sarebbe diventato di lì a poco il futuro dell’energia ad impatto zero. Ovviamente nulla andrà secondo i piani e dei terroristi, guidati da Taskmaster attaccheranno i nostri eroi.

Verrà fuori un incidente apocalittico, con la nube di Terrigen che avvolgerà l’intera città infondendo alle persone dei poteri speciali! Essi saranno chiamati “inumani” e saranno il pomo della discordia per l’inizio di problemi a non finire… e ci fermiamo qui, perchè non vogliamo spoilerare oltremodo la storia.

Sarà in questo contesto che si inserirà la nostra mutaforma Kamala, vera eroina del gioco, ed elemento meglio riuscito di tutta la produzione! Appagante da scoprire e da utilizzare vi darà più sensazioni positive lei, che le vecchie conoscenze di Iron Man, Thor, Cap o Black Widow, che invece non daranno chissà che godimento quando saremo noi a comandarli… forse proprio per quel divario immaginario che c’è tra la vasta produzione dell’MCU e questa piccola parentesi videoludica.

In diversi momenti della campagna giocatore singolo, prenderemo il controllo dei Vendicatori ad uno ad uno, allargando il gioco con nuove informazioni ed iniziando delle introspettive sui vari personaggi… Personaggi che non faranno altro che farvi venire alla mente le controparti cinematografiche, facendovi storcere il naso per il paragone tutt’altro che fattibile con i modelli utilizzati per il gioco.

Marvel’s Avengers – Recensione – Mazzate in quantità industriale

Di sicuro il combat system è un punto a favore del gioco… i ragazzi di Crystal Dynamics hanno infatti svolto un ottimo lavoro, facendo si che ogni eroe sia diverso dall’altro, che il combattimento sia fluido e con tante sfaccettature ben amalgamate tra loro, come le schivate, le parate o le abilità a tempo, dando l’impressione, dal punto di vista della giocabilità, di essere di fronte ad un vero e proprio picchiaduro a scorrimento tradizionale.

Discorso a parte va invece fatto per la telecamera, che spesso e volentieri finisce per inficiare il buon lavoro fatto sul sistema di combattimento, non riuscendo a tenere il passo con l’azione, specie nei momenti più intensi e frenetici, con più personaggi a video.

Cali di framerate presenti e visibili, soprattutto quando ci sono molti nemici a video, ed un IA perfettibile, non danno una mano per nulla al tutto, per un’esperienza positiva, ma non troppo.

Marvel’s Avengers – Recensione – Addentriamoci nelle meccaniche di gioco…

La giocabilità poggia le sue fondamenta anche sulle meccaniche di loot e progressione del personaggio. Ogni eroe avrà infatti un proprio albero delle abilità, con un proprio equipaggiamento sbloccabile e dei cosmetici personalizzabili. 

I punti abilità presi attraverso il completamento delle missioni e l’uccisione dei nemici potranno essere riscattati per l’acquisto di nuove abilità nel relativo albero, mentre i cosmetici potranno essere acquistati con la valuta in-game, presso diversi venditori, sia tramite l’utilizzo di denaro reale sia sbloccandoli con la progressione nel gioco o guadagnandoli tramite una sorta di scheda personaggio, con degli sbloccabili che si riveleranno a mano a mano che completeremo delle missioni che metteranno in palio dei punti sfida.

Toccherà porre molta attenzione nella vestizione del nostro personaggio con il giusto equipaggiamento; il livello di potenza infatti sarà forse il valore più importante di tutto il gioco. Esso sarà dato dalla fusione tra livello di potenza individuale del PG e valore di ogni singolo pezzo dell’armatura, o dell’equipaggiamento in generale, e definirà quanto è forte il nostro eroe e quali missioni sarà in grado di affrontare.

Ogni missione infatti avrà un livello di potenza consigliato per essere portata a termine e sarà nel nostro interesse porre attenzione a tale avviso: basta infatti andare in missione anche solo con cinque punti in meno rispetto al livello di potenza per rischiare il linciaggio facile.

Questo sistema di progressione ci ha permesso di evidenziare il primo GIGANTESCO problema di tutta la produzione… Lentezza e noia. Si procede lentamente, serve fare quasi sempre le stesse cose per procedere, ci si annoia. Uniamo a questo il fatto che ci siano ben poche rilevanti differenze nell’utilizzare un determinato oggetto rispetto ad un altro nell’equipaggiamento e la frittata è fatta!

Si, perché a queste carenze dovrebbe sopperire un multiplayer avvincente, cooperato, coinvolgente… e invece ci si ritrova a fare i conti con server deserti, matchmaking che parte dopo 30 minuti di attesa, bug sparsi qua e là e la sensazione che “facevo prima se giocavo con l’IA” (cosa poi non vera perché con l’IA la voglia di proseguire nell’avventura si esaurisce in poco tempo).

Marvel’s Avengers – Recensione – Si salvi chi può…

…e allora si salvi chi può, non resta che sperare in aggiornamenti e aggiunte al gioco, non solo di tipo cosmetico o di tipo scenico, ma vere e proprie implementazioni nel gameplay, per renderlo più variegato ed avvincente, altrimenti si finirà col fare la stessa fine di Anthem o di Fallout 76.

Un’occasione potrebbe essere quella dell’arrivo del prossimo DLC, ovvero quello dedicato ad Occhio di Falco, ma il terrore pervade il nostro corpo quando ci rendiamo conto che gli annunci di presentazione sono vaghi e sembrano non presagire nulla di buono… Il destino è nelle mani di Crystal Dynamics, perché non c’è solo il possibile destino di Anthem nel prossimo futuro, ma perché no, quello di Star Wars: Battlefront II, che dopo un inizio stentato è stato poi aggiustato nel tempo da patch e addon… staremo a vedere.

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”