Queenz – Recensione di Alessandra Canini
Non lo sentite anche voi questo assordante leggero ronzio? No??? Allora credo di aver giocato troppo a Queenz, ma come non farlo?! Facile, veloce e divertente… riesce a ingolosire proprio tutti.
Muniamoci di tuta, maschera, guanti e affumicatore perché oggi ci diletteremo ad intraprendere la carriera di famosi apicoltori intenti a far fiorire i nostri campi con delle splendide orchidee. Lo scopo è attrarre tante api nei nostri alveari e riuscire così a produrre più miele degli avversari guadagnando fama e prosperità.
Natura, giardini, api, fiori e miele… c’è un argomento più amabile di questo?! Anche se siamo alla fine dell’estate e probabilmente qualcuno di noi ha avuto delle spiacevoli situazioni con le protagoniste del gioco (io me le trovavo di continuo in casa, senza riuscire a capire dove passassero), continuiamo ovviamente a onorare il loro duro lavoro con questo bel family game.
Queenz Recensione – In breve
Il gioco consiste nel prendere i token Orchidea dal tabellone centrale e metterli nella nostra riserva, quando ne avremo abbastanza potremo prendere una tessera Campo e riempirla in modo da mettere vicino più fiori dello stesso colore e generare così un punto ad ogni accostamento uguale. Le Orchidee con le Api dovranno essere affiancate da Alveari per ricevere tanti punti quante Api confinano ad essi.
Queenz Recensione – Nel dettaglio
Prepariamo il gioco posizionando al centro del tavolo il Giardino/Tabellone e riempiamolo con i token Orchidea pescati casualmente. Sul tracciato mettiamo la pedina Giardiniere. Ogni giocatore prende 3 Alveari, 5 Vasi Miele (uno per colore), una Plancia e il relativo segnalino che posiziona subito sullo “0” della plancia Segnapunti. Accanto al Tabellone piazziamo casualmente 5 tessere Campo come riserva comune.
Ad ogni turno possiamo prendere token Orchidea dal Tabellone, ma solo dalla riga in cui si trova il Giardiniere e solo rispettando tre regole:
- se prendiamo un’Orchidea possiamo sceglierla di qualsiasi colore con o senza Api
- se prendiamo due Orchidee possiamo sceglierne sia dello stesso colore sia diverso, ma NON potranno avere Api sopra
- se prendiamo tre Orchidee devono essere tutte di colore differente e NON potranno avere Api sopra
Ora le mettiamo negli spazi (6 in tutto) della nostra plancia personale. Poi avanziamo il Giardiniere di tanti passi quanti token Orchidea presi.
Se al nostro turno non vogliamo prendere token, potremo far fiorire un Campo. Prendiamone dunque uno tra i 5 vicini al tabellone e posizioniamolo a nostro piacimento davanti a noi (se non è il nostro primo Campo lo dovremo far combaciare con quello già presente). Riempiamo tutti gli spazi con i token Orchidea o con gli Alveari (che andranno posizionati vicino alle Orchidee con le Api), non si possono lasciare spazi vuoti.
Se riusciremo a mettere più token dello stesso colore vicini riceveremo subito tanti punti quanti sono i token sia di quelli appena messi sia di quelli che erano già presenti, avanzando così sulla plancia Segnapunti.
Ad ogni Campo con almeno due token dello stesso colore otterremo il Vaso di Miele del colore corrispondente; al quinto vasetto prenderemo il token Produzione Diversificata. Il primo che riesce nell’impresa avrà a fine partita +10 punti, il secondo +6 punti, il terzo +5 punti e il quarto +4 punti.
Alcune Orchidee possiedono una sola Ape, lei è la Regina. Ci darà la possibilità di scambiarla appena presa con un’Orchidea presente sul nostro Campo. Non otterremo nessun punto, ma sarà vantaggioso metterla intorno agli alveari.
Quando sul tabellone il Giardiniere supererà la freccia rossa dovremo rigenerare il giardino riempiendo i spazi vuoti con nuovi token Orchidea e mettere altri campi fino ad arrivare a 5.
La partita termina quando un giocatore fa fiorire il suo quinto campo, gli altri avranno un ultimo turno e solo in questo giro si potranno posizionare campi anche se non riempiti totalmente.
Ora si contano i punti dati dagli Alveari, un punto per ogni Ape accanto ad esso, e i punti dati dalla Produzione Diversificata.
Il giocatore con più punti sarà il vincitore.
E’ presente anche una piccola modalità aggiuntiva: Orchidea Nera. Se scegliamo di prenderla dal Giardino, potremo prendere solo lei e nessun altro token, si scarterà subito e avremo la possibilità di pescare 3 token Orchidea dalla pila coperta e sceglierne al massimo 2, anche con le Api.
Queenz Recensione – Impressioni
Queenz è un divertente gioco di strategia, un family game leggero e veloce da spiegare e davvero alla portata di tutti.
Appena aperta la scatola le tessere Campo mi hanno fatto subito pensare a Cottage Garden. Mi ha stupito però l’uso completamente diverso destinato al gioco. Infatti non avremo alcun vincolo di posizionamento di queste tessere.
Ci sono varie strategie disponibili, possiamo puntare sui token con Api che a fine partita ci daranno molti punti inaspettati, con la penalità però di poterne prendere solo uno per turno, o decidere di prendere più tessere possibili ed arrivare velocemente al quinto Campo per chiudere la partita prima che gli altri possano fare ulteriori punti. Una cosa è certa, cercare di ampliare di continuo colori di token Orchidea già posizionati, sarà fonte di bei punti immediati da non sottovalutare.
Il tema usato per il gioco è davvero amato da chiunque, credo infatti che questo titolo avvicinerà anche i meno avvezzi ai giochi da tavolo. I colori accesi e invitanti attrarranno certamente un vasto pubblico.
Non c’è molta interazione con gli avversari, si potrà però scegliere, in base a quante Orchidee prendiamo, dove finirà il Giardiniere e di conseguenza dove andrà a pescare i suoi token il gocatore successivo e la cosa potrebbe darci il vantaggio di dargli più di qualche fastidio.
Regolamento breve e di facile comprensione. Ricco di esempi ben spiegati.
Il gioco mi è piaciuto ed ha avuto grandissimo furore tra i miei figli che non smettono di chiedere di giocarlo insieme appena mi vedono ferma. Ognuno ha la sua strategia… mia figlia è riuscita a vincere solo formando grandi aree dello stesso colore mentre io e mio figlio ci stavamo litigando le Api!
Buona la rigiocabilità in quanto saremo portati ad ogni partita a provare una nuova strategia o a doverla variare in corso d’opera.
Materiali: bella scatola robusta, spessore dei token direi che vanno oltre ogni più rosea aspettativa, tabelloni e plance invece sono più fini ma non troppo da risultare scadenti. Alveari e Vasi di Miele in legno e degna di nota è l’illustrazione del coperchio interno della scatola… Non aggiungerà nulla al gioco, ma lo rende di sicuro più sfarzoso. Un quadro in scatola. La cura dei dettagli e scoprire piccole chicche ci fanno apprezzare ancora di più l’esplorazione di nuovi GdT, è come una coccola inaspettata.
La modalità di gioco Orchidea Nera non mi è dispiaciuta affatto. L’ho trovata un modo piacevole per variare un pochino il titolo e dare una spinta di fortuna al giocatore che riesce ad ottenerla.
Un ringraziamento speciale all’editore Studio Supernova per avermi dato la possibilità di recensire il gioco.
Vorrei precisare che questo non ha avuto alcuna influenza sulla mia valutazione.
Se vi siete persi la recensione di Pharaon, gioco uscito da pochissimi giorni sempre della stessa casa editrice, cliccate qui e scoprirete la bellezza, il fascino e la ricchezza dell’antico Egitto.
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