Pharaon – Recensione – Studio Supernova

Pharaon – Recensione di Alessandra Canini

Antico Egitto… Tra gli Ankh, Vasi Canopi, Scarabei e Occhi di Horus immergersi in Pharaon sarà molto facile, non come riuscire a vincere!

Siamo i figli del faraone intenti a costruire una sontuosissima Camera Sepolcrale per quando arriverà il giorno del giudizio ove il nostro cuore verrà pesato. Fondamentale sarà ottenere, nel corso della nostra vita, il supporto dei potenti Nobili, reclutare Artigiani, compiere numerose offerte e prosperare nella zona del grande fiume Nilo.

Grande, grandissima ambientazione che mi sta particolarmente a cuore. Ho amato e amo tutt’ora ciò che è stato, la maestosità di quel periodo non ha eguali. L’Egitto dei faraoni è stata un’immensa fonte di accrescimento culturale per me, è stato il fulcro dei miei studi per tantissimi anni e altrettanto il fulcro per mia madre di incubi… la sua divertente (per me) disperazione quando entrava nella mia camera e si trovava appesi in ogni dove immagini di mummie faraoniche, tombe egizie, geroglifici e simboli a lei incomprensibili, non ha eguali.

Giocare a Pharaon mi ha regalato una bellissima sensazione, avere di fronte a me illustrazioni così evocative mi ha fatto veramente piacere. 

In compagnia di alcune delle più importanti divinità egizie, Ra, Horus, Iside, Osiride e Anubi, entriamo nel cuore di questo gioco che vi assicuro non è bello solo esteticamente…

In breve

Pharaon è un gioco gestionale in cui dovremo ricavare risorse per pagare le azioni che vorremo effettuare.
In tutto avremo 5 azioni da scegliere una per ogni turno su un totale di 5 round a disposizione. La ruota al centro del tabellone girerà ad ogni fine round così da cambiare ogni volta la risorsa da pagare per accedere all’area. Ogni area ci da la possibilità di guadagnare carte, risorse, punti e vasi canopi. 

Nel dettaglio

Cominciamo a montare la Tavola degli Dei con le 5 aree a disposizione mettendole casualmente a formare un cerchio, al centro posizioniamo la Ruota delle Azioni. Completiamo il tabellone mettendo i nostri segnalini nell’Area del Nilo e nell’Area della Camera Sepolcrale, aggiungeremo token nell’Area delle Offerte e carte nell’Area dei Nobili e nell’Area degli Artigiani. Accanto al tabellone principale metteremo il tabellone Piramide del Tempo, Vasi Canopi, segnalino Direzione, Faraone e Primo Giocatore, il sacchetto delle offerte e i due mazzi di carte. 

Ad ogni turno possiamo compiere un’azione pagando il costo d’accesso che vediamo sulla Ruota delle Azioni mettendo la risorsa richiesta su uno spazio libero, una volta entrati dovremo pagare poi il costo dell’azione dell’area stessa. Possiamo scontare il costo d’accesso dal costo dell’azione. Quindi se per entrare nell’area devo pagare una risorsa Agricoltura posso decidere se effettuare l’azione che mi decurti il segnalino in questione o meno. Le risorse spese ritorneranno nella riserva comune.

Le risorse sono di 5 tipi: verde Agricoltura, rosso Costruzione, blu Commercio, giallo Regalità, nero Giustizia, argento Silver (quest’ultima rimpiazza qualsiasi risorsa). Quando vedremo questi simboli sul tabellone in forma quadrata sarà il costo da pagare, se in forma tonda sarà la risorsa guadagnata.

Vediamo brevemente cosa possiamo fare in ogni area dopo aver pagato l’accesso:

– Area delle Offerte; pagando una risorsa a scelta possiamo prendere una coppia di segnalini e pagandone ancora una possiamo prendere un ulteriore segnalino posto o nella Zona Bonus o pescandolo dal sacchetto.


– Area dei Nobili; pagando 5 risorse differenti possiamo prendere una carta tra quelle disponibili nell’area o pescandola casualmente dal mazzo, questa ci darà delle abilità e punti a fine partita.


– Area del Nilo; pagando 2 risorse specifiche otterremo quanto indicato tra Vasi Canopi, risorse e avanzamento sul tracciato.


– Area degli Artigiani; pagando 3 risorse uguali a scelta scegliamo una carta tra quelle visibili o pesandola casualmente dal mazzo, guadagneremo subito ciò che è indicato e punti a fine partita.


– Area della Camera Sepolcrale; pagando da 2 a 4 risorse avanzeremo la costruzione e guadagneremo quei punti prestigio a fine partita.

Al nostro turno possiamo anche decidere di passare. In questo caso prendiamo un Vaso Canopo e le risorse che troviamo in esso, mettiamo il segnalino sulla piramide guadagnando ciò che viene riportato. Quando il turno è di nuovo nostro avanziamo ancora sulla piramide. Quando tutti avranno passato termina il round e si rimpiazzeranno tutti i segnalini offerta mancanti, si rimuoveranno tutti i segnalini sulla Ruota, girerà la ruota di un passo avanti, mostriamo altri Vasi Canopi (le carte vanno rimpiazzate subito appena presa una).

Alla fine del quinto round la partita termina.

E’ il momento di sommare i punti prestigio. Prendiamo il blocchetto segnapunti e cominciamo a scrivere i totali derivati dalle carte Nobili, dalle carte Artigiani, dalla Camera Sepolcrale, dal tracciato del Nilo, dal segnalino Faraone (preso da chi per primo ha ottenuto 2 Nobili e raggiunge la terza fase di costruzione della Camera Sepolcrale), dal segnalino Primo giocatore. Inoltre ogni risorsa e ogni segnalino offerta non speso varrà un punto più l’eventuale punto scritto sopra.

Vediamo ora se siamo riusciti a soddisfare gli obiettivi degli Dei. Sopra ad ogni Dio sono indicati le condizioni per guadagnare punti prestigio, ma non è così semplice… dovremo soddisfare sia le richieste scritte a destra sia a sinistra della divinità e le risorse chieste verranno come “pagate” così da non poter essere usate per la divinità successiva. 

Il giocatore con maggior punti prestigio sarà il vincitore.

Modalità solitario: le nostre azioni non cambiano, ma l’avversario sarà un Traditore fittizio con 5 lunghe tessere. Ogni tessera sarà associata ad una risorsa base per il resto della partita. Potremo regolare la difficoltà girando le tessere dal lato scuro, alcune o tutte, per aumentarne la complessità.

Impressioni

Direi che Pharaon è entrato subito, come un razzo, tra i miei giochi preferiti. Un gestionale di peso medio con ambientazione tra le più raffinate del momento. Non ha di certo meccaniche nuove o innovative, ma fa egregiamente il suo lavoro… ovvero divertire, concentrare, analizzare, ambientare. 

Poca interazione tra giocatori. Poche, si, ma incisive mosse per mettergli i bastoni tra le ruote. Ricordiamoci che gli spazi per entrare nelle aree sono limitate e questo potrebbe tornarci utile per bloccare i suoi progetti. Prendere per primi i segnalini Offerte migliori farà imbestialire l’avversario come prendere per primo le carte più fruttuose tra Artigiani e Nobili. Per prendere il segnalino Faraone faremo davvero a lotta.

Materiali eccellenti: sacchetto resistente, token con un importante spessore da far invidia a molti giochi da tavolo, tabellone accurato e la ruota centrale gira senza intoppi. Le carte buone e segnalini di legno. Bandita la plastica da Pharaon e questo mi piace ancora di più!

L’ambientazione è molto sentita, peccato però non ci siano riferimenti ai veri nomi dei simboli impressi nelle risorse.
Non ci sono nel regolamento neanche i nomi dei vari dei che contornano e impreziosiscono il tabellone. Questo mi è davvero dispiaciuto.
Ad esempio faccio fatica a nominare la risorsa gialla “Regalità” quando l’immagine rappresenta la Croce della Vita ovvero l’Ankh. Oppure dire di aver soddisfatto questa o quella divinità anziché chiamarle per nome. Per chi come me li conosce non c’è problema, per chi invece non ne è al corrente sarebbe stato ancor più immersivo averli presentati sul regolamento.

Alta la rigiocabilità in quanto gli obiettivi degli dei variano in base a come montiamo il tabellone, alla varietà di carte e il movimento della ruota fa cambiare continuamente le richieste. Componente aleatoria? Praticamente quasi inesistente. Il regolamento è di facile comprensione, le immagini e i molti esempi facilitano l’apprendimento.

I giocatori alle prime esperienze con i giochi da tavolo più complessi potrebbero avere qualche capogiro nel dover tenere conto di innumerevoli fattori che possono portare a generare punti.

Grafiche eccellenti, un lavoro davvero stupendo fatto da mani sapienti. 

Ho provato la modalità solitario e anche questa non mi ha deluso. Non sono sovente giocare con questa formula, ma volevo assolutamente provare le tessere a lei dedicate. Mi è piaciuto molto poter regolarne la difficoltà girando le tessere Traditore.

Un ringraziamento speciale all’editore Studio Supernova per avermi dato la possibilità di recensire il gioco.
Vorrei precisare che questo non ha avuto alcuna influenza sulla mia valutazione.

Se vi siete persi la recensione di Rumble Nation, gioco uscito da poco sempre della stessa casa editrice, cliccate qui e dall’Egitto dei faraoni vi catapulterete al Giappone dei samurai.

Alessandra1982giochidatavolo - E' un'avida consumatrice di Giochi da Tavolo, Librigame, LEGO, Serie TV e Blockbuster. Lavora in diversi settori del suo più divertente hobby, ovvero i GdT! Vive nella campagna romana da dove riesce a vedere la Contea. Assidua frequentatrice della cittadina di Arkham nel Massachusetts.
Exit mobile version