Microsoft Flight Simulator 2020 – Recensione di Andrea “Kobla” Panicali
A quattordici anni di distanza da Flight Simulator X, Microsoft pubblica il nuovo simulatore di volo. Sarà cambiato qualcosa?
Innanzitutto ringraziamo Microsoft per averci fatto provare in anteprima mondiale il loro nuovo simulatore di volo, Microsoft Flight Simulator 2020, con la Premium Deluxe Edition la quale contiene un parco di aeroporti in alta definizione ed aeromobili più ampia rispetto alle versioni precedenti.
Microsoft Flight Simulator 2020 – Recensione – Scendiamo in pista…
Cominciamo parlando del comparto grafico. Pazzesco. Fotorealistico. Non ci sono altri termini per definirlo. I giochi di luce, le nubi, i riflessi, le ombre, persino le viti all’interno degli abitacoli sono rappresentati in maniera talmente elevata da far fatica a distinguere il simulatore dalla realtà. Anche gli aeroporti ed i campi di volo, tantissimi, sono fatti molto bene; però c’è un distinguo da fare. Gli aeroporti che il simulatore definisce come High Definition, sono 40 nella versione Premium, 35 nella Deluxe e 30 nella Standard. Tutti gli altri sono in Standard Definition e Low Definition. Cosa cambia tra le tre definizioni?
La prima è fatta a mano dagli sviluppatori e rappresenta in maniera estremamente fedele la realtà, ad esempio, l’aeroporto di Dubai è replicato alla perfezione. Dai gate alle taxiway.
Invece gli aeroporti in Standard Definition sono aeroporti fatti dal computer tramite rilevazioni satellitari Bing, cercando di mantenere elevata la fedeltà, ma con qualche lacuna nelle texture; nonostante ciò a livello di nomenclature sono rappresentati in maniera abbastanza fedele.
Gli ultimi, i Low Definition, sono aeroporti generalmente poco usati, o campi di volo molto piccoli, sono altrettanto renderizzati tramite rilevazioni satellitari di Bing, ma presentano parecchi problemi di nomenclature. Un esempio? L’aeroporto di Lamezia Terme (Calabria), nonostante sia fedelmente riproposto nelle forme, presenta nomenclature diverse nelle taxiway. Per poter raggiungere la Pista 10, sempre continuando l’esempio, teoricamente andrebbe seguita la taxiway S per poi arrivare all’holdingpoint D. Nel simulatore, invece, vengono chiamate rispettivamente, B ed A. Possono sembrare stupidaggini per i piloti neofiti che non hanno mai utilizzato carte esterne, ma per coloro che sono più navigati, è una mancanza di non poco conto.
Continuando il discorso grafico, gli aeromobili sono riprodotti in maniera impeccabile sotto quasi tutti i i punti di vista: cabina di pilotaggio, cuciture, pellerie, goccioline di pioggia sul cruscotto che seguono la direzione del vento e la velocità, riflessi sulle calandre, sound, etc. Però non è tutto oro quello che luccica. Nel vero senso della parola.
Se dal punto di vista grafico vediamo un vero e proprio salto in avanti generazionale, gli aeromobili presenti nella release ufficiale (Ci si aspetta in futuro una lunga serie di aeromobili mod come in altri simulatori, ad esempio quelli di PMDG, FSLabs, Aerosoft ed altri.) hanno alcuni problemi. Per i neofiti, questi possono risultare minimali, ma per coloro che solcano i cieli virtuali da molto tempo si rivelano delle difficoltà, nel portare a termine un volo, non indifferenti. Queste sono ben nascoste nel volo VFR (Visual Flight Rules) con aeromobili di aviazione generale, ma quando si prova a fare un volo in IFR (Instrumental Flight Rules) i problemi sorgono. Per quale motivo?
Prendiamo ad esempio un volo da Roma-Fiumicino (LIRF) a Milano-Malpensa (LIMC) con un Airbus A320-Neo (Provato durante la recensione). La preparazione del volo si fa tutta dal simulatore, iniziando dall’aeroporto di partenza, si sceglie il gate e le procedure di decollo seguendo delle intersezioni fino all’atterraggio dove, anche in questo caso, bisogna scegliere il gate, la pista e l’avvicinamento. Una volta finita la preparazione ci troviamo all’interno del velivolo totalmente spento; da qui in poi iniziano i problemi.
Nonostante il sistema elettrico sia riprodotto decentemente, si avverte la mancanza di vari sistemi già preimpostati senza la possibilità di modificarli. Un esempio pratico è il sistema idraulico, e gli ADIRS; grande mancanza è quella dei sistemi di avaria come quello antincendio. Per un neofita queste “mancanze” possono andare più che bene, ma per i più esperti, abituati a compiere checklist in maniera quasi mnemonica, può risultare frustrante.
Durante il volo, nell’MCDU (Multi-function Control and Display Unit, in poche parole il computer di bordo) cominciano i veri e propri problemi. Le velocità di partenza sono già impostate e sono state incontrate difficoltà quando c’era la necessità di modificare la rotta sotto istruzione dell’ATC. Molto probabilmente queste problematiche son dovute a delle mancanze per rendere il simulatore più user-friendly ed evitare schianti durante il volo stesso. Ci si aspetta che, con add-on anche di terze parti, il tutto sia tutto più “simulativo”.
Non va preso come negativo tutto quanto. Perchè Microsoft Flight Simulator 2020 è un simulatore pazzesco che avvicinerà a questa disciplina tantissime persone come fece Flight Simulator X quattordici anni fa. Ciò significa che l’aver reso tutto più semplice ed intuitivo è una scelta di marketing azzeccata. La mia personale riflessione verte su coloro che hanno già molta esperienza sui simulatori di volo e che si troverebbero in una condizione “facilitata” e sfavorevole.
Il passaggio da un simulatore come P3D o X-Plane 11 potrebbe non ancora valerne la pena, soprattutto per coloro che volano principalmente con aerei commerciali.
In VFR è tutt’altra storia. Prendere un aereo piccolo, ad elica, e passare due-tre ore in viaggio tra i panorami mozzafiato delle Alpi o sul Deserto del Sahara può risultare così emozionante da far scendere la lacrima. Volare incontro all’alba, magari ascoltando una buona musica di sottofondo, rende sicuramente l’esperienza in VFR talmente pazzesca che nessun altro titolo, fino ad oggi, è mai stato in grado di replicare.
Se foste dei nuovi piloti, prendete un ICON A-5 e fatevi qualche volo in mezzo al mare; è un aeromobile che permette il decollo e l’atterraggio anche sull’acqua. Volate sopra la barriera corallina, riprodotta talmente fedele che si ha la voglia di tuffarsi. Volate tra le Piramidi di Giza o sopra la Grande Muraglia Cinese. Questo simulatore alza l’asticella a dei livelli veramente importanti, nonostante le sue lacune. È una bomboniera che richiedere un certo computer per essere goduto appieno.
Microsoft Flight Simulator 2020 – Recensione – Ultime battute…
Molto probabilmente vedremo nel futuro delle patch correttive sui problemi elencati sopra, oltre ad alcuni crash e bug dovuti sicuramente alla giovinezza del titolo, presenti comunque su tutti i simulatori di volo. Provatelo, divertitevi, godetevi i paesaggi, volate sopra casa vostra, lasciatevi trasportare dalle bellezze di Microsoft Flight Simulator 2020. Imparate le meccaniche del volo, qualora non aveste mai solcato i cieli prima, ci sarà tempo per l’IFR, ma l’esperienza complessiva è veramente pazzesca.
La versione Standard di Microsoft Flight Simulator 2020 è disponibile su XBOX Game Pass per PC a 3,99€ al mese. Una cifra irrisoria se si considerassero tutti i titoli presenti nella libreria e che verranno aggiunti. Microsoft, stavolta, ha fatto centro sotto tutti i punti di vista; commerciali e non. Rimarrà un titolo indelebile nelle memorie di tutti i giocatori. BRAVA MICROSOFT.
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