Insalata di Punti – Recensione – Devir Italia

Insalata di Punti – Recensione di Alessandro Pugliese

Con oltre 40 gradi al Sole, cosa c’è di meglio di una fresca insalatina? Allora, prendete della lattuga fresca e dei pomodori del contadino, poi ci aggiungete un po’ di cipolla di Tropea tagliata fine fine, del peperone giallo crudo e delle carote tagliate a listarelle, e per finire un po’ di cavolo per insaporire il tutto. Ah dimenticavo, aggiungete ancora 108 carte ed un divertimento con pochi eguali. Vi è venuta l’acquolina in bocca, vero? Allora mangiatevi questa bella Insalata di Punti

Tutti noi gamer incalliti ci troviamo sempre alla costante ricerca del gioco perfetto, di quell’esperienza che in qualche modo riesca a non stancarci mai, che ci soddisfi nella vittoria e ci porti a rigiocarlo nonostante la sconfitta. Beh, questa è la sensazione che ho provato giocando la prima partita a questo Insalata di Punti (Point Salad il titolo originale), un prodotto molto anonimo se visto in superficie, ma probabilmente diventato in pochi mesi il filler perfetto. Sto forse esagerando? Mmmmh, direi proprio di no.

Insalata di Punti è una creazione di un terzetto di quasi esordienti composto da Molly Johnson, Robert Melvin e Shawn Stankewich, passati da perfetti sconosciuti a designer di grande successo in pochi mesi. All’interno di una stupenda scatola di metallo in rilievo grande più o meno come una mano, troviamo 108 carte ed il regolamento, ridotto veramente ai minimi termini, a causa delle pochissime regole presenti. Giocabile dai 2 ai 6 giocatori, ogni partita di Point Salad avrà una durata variabile in base al numero dei giocatori: diciamo che si va grossomodo dai 15 ai 30 minuti.

Ma come può un gioco composto solamente da 108 carte venire definito un filler praticamente perfetto? Beh, la risposta la si trova al tavolo: possono giocarlo tutti, grandi e bambini, esperti e novizi, hard e soft gamer, Babbo Natale e la Befana, e state pure tranquilli che il gioco piacerà a tutti e che tutti vi chiederanno sempre “ancora un ultima partita”!

INSALATA DI PUNTI – DIAMO UN’OCCHIATA AL REGOLAMENTO…

Le 108 carte sono divise equamente in sei ortaggi differenti: carote, pomodori, lattuga, cavoli, peperoni e cipolle. Ma se giriamo queste carte sul lato opposto, troveremo le  ricette ovvero le nostre carte punteggio. 108 carte, 108 ricette differenti che significa 108 modi differenti per fare punti che combinati con i sei ortaggi danno praticamente vita ad infinite possibilità. Possiamo notare inoltre come dal lato della ricetta ci siano dei simboli che ci comunicano che ortaggio si nasconde lì dietro: dopo capirete il perchè.

Ma mettiamoci in moto e prepariamo la partita! In base al numero di giocatori, il regolamento dice di eliminare o meno un certo numero di carte; fatto ciò, si creano tre mazzetti uguali e li si posizionano uno accanto all’altro (con le ricette visibili). Successivamente, si pescano due carte da ogni mazzo le quali debbono essere piazzate in fila davanti a quest’ultimi con il lato della verdura a vista. I giocatori non ricevono alcuna carta iniziale, devono solo decretare chi sarà il primo giocatore e la sfida culinaria potrà venir dichiarata aperta!

Ad ogni turno, il giocatore sarà chiamato a compiere una delle due seguenti azioni: prendere in mano due delle sei verdure disponibili sul tavolo (refillando poi dal mazzo della stessa fila) oppure scegliere una delle tre ricette visibili. Tutto qui. Inoltre, una volta per turno, ognuno potrà girare una ricetta dal lato dell’ortaggio, e da qui l’utilità di conoscere quale verdura si nasconde sul lato opposto. Perchè liberarsi di una ricetta? Beh, perchè magari l’avete presa ma non trovate gli ortaggi richiesti o perchè magari state accumulando troppi punti negativi.

Il concetto di fondo è che ognuno ha piena libertà di scelta sulla quantità di ortaggi e ricette da prendere, ma attenzione, perchè tante ricette senza ortaggi non portano a nulla, ma anche tante verdure con poche ricette non vanno molto lontano. Chiusa questa piccola parentesi tattica, ci avviciniamo al termine della partita. Quando uno dei tre mazzi delle ricette sarà esaurito, sarà necessario dividere a metà il mazzo con più carte in quel momento e posizionare la metà presa dal basso nella parte appena rimasta vuota. Il flusso di gioco procede così sino a quando non sarà più possibile prendere carte dal tavolo; in questo caso, la partita finirà istantaneamente. 

Ora non resta che calcolare il punteggio di ogni singola ricetta (è possibile scendere sotto lo zero, considerando che alcune ricette infliggono punti negativi per determinati ortaggi) e fare la somma. Fate attenzione, tutte le verdure che avete preso varranno per tutte le ricette e non vengono dedicate ad una singola carta punteggio, la quale inoltre può venir conteggiata più volte se presenti gli ortaggi necessari. 

INSALATA DI PUNTI – ALCUNE CONSIDERAZIONI…

Lo so cosa state pensando, è esattamente quello che ho pensato io tempo addietro quando vidi le prime immagini di Insalata di Punti: massì qualche carta con due verdurine disegnate sopra, ma cosa sarà mai….. ed invece nessuna osservazione fu più sbagliata. Point Salad è un qualcosa che vi appassionerà e vi creerà assuefazione grazie alle sue caratteristiche da grande gioco: come già detto, 108 ricette differenti combinate con i sei ortaggi creeranno sempre incastri diversi ad ogni partita, regalando una profondità pazzesca unita ad una disarmante semplicità di base. Ogni partita rappresenterà una nuova sfida personale, cercando di creare la miglior insalata possibile, stimolati sempre a far meglio della partita precedente.

I materiali si riducono alle 108 carte, peraltro decisamente robuste, resistenti e dallo stile grafico decisamente “estivo” nelle sue sfumature. Piccola nota per gli imbustinatori seriali: per fare stare tutte le carte imbustate nella scatola sarete obbligati a togliere l’inserto interno di plastica. Sappiatelo.

La scalabilità è sostanzialmente perfetta, non esiste nessuna differenza di regole e gameplay sia che giochiate in due o in sei; l’eliminazione mirata di alcune carte nel setup, in base a quanti partecipanti sono seduti al tavolo, è una scelta che aiuta più che altro a non allungare troppo i tempi delle partite ed a non rendere confusionale il tavolo con troppe carte in gioco.

Ma come concludere? Sottolineando come questo Insalata di Punti sia a tutti gli effetti un filler senza praticamente difetti, veloce, divertente, profondo, allegro, soddisfacente, stimolante…. insomma il gioco ideale da portare in vacanza, al mare per poterci giocare sotto l’ombrellone o in montagna per proporlo sotto le fresche frasche, il gioco ideale da proporre ad amici e parenti per eliminare la noia e l’abbiocco del post-cena, il gioco ideale per un fine serata, reduci da cinghialoni belli tosti. Insomma, il gioco ideale.

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.