Adventure Games: Il Dungeon – Recensione di Alessandra Canini
Ci risiamo, sono di nuovo imprigionata in un castello senza saperne il motivo… Questa volta dovrò affrontare 3 capitoli per uscirne incolume o quasi. Ecco la recensione di Adventure Games: Il Dungeon!
Ho un debole per i fantasy con castelli gotici in cui devo scappare, fuggire, tenere a bada l’adrenalina… Senza davvero aspettarmelo Il Dungeon ha più che soddisfatto il mio palato da board gamer nata negli anni ’80.
Parto col dire che non amo particolarmente i collaborativi e tanto (ma tanto tanto) meno il genere che ora dilaga nel settore gdt di escape room/escape game.
Questo Adventure Games mi ha stregata. Collaborativo si, ma non ha niente a che vedere con gli escape, era questa per me la cosa fondamentale. Lo chiamerei piuttosto librogame con aggiunta del visivo.
Immersivo e di facile apprendimento della meccanica, tipica dei videogiochi vintage della mia infanzia punta e clicca che con la fantastica Amiga 500 mi ha accompagnata in mondi sconosciuti: Indiana Jones e il segreto di Atlantide, Broken Sword, Day of the Tentacle… non ce la faccio, troppi ricordi, non ce la faccio (cit. Giovanni Storti).
In breve
Gioco cooperativo in cui scegliamo a turno, consultandoci con gli altri giocatori, in che direzione muoverci e quali zone esplorare tra quelle numerate nella stanza.
Ogni numero ci porterà a leggere a tutti una voce del libro delle avventure che darà ulteriori informazioni o nuove carte avventura da poter combinare con alcune zone o con altre carte avventura.
Queste nozioni sono tutto ciò che serve per cominciare l’entusiasmante avventura de Il Dungeon!!!
Nel dettaglio
Per iniziare la prima delle 3 avventure, andiamo a sistemare sul nostro tavolo il mazzo delle grandi carte stanza scoprendo solamente la A, il mazzo carte avventura, il mazzo carte missione e il mazzo carte finali. In base a quanti giocatori saremo, prenderemo la quantità giusta di carte salute e un personaggio a scelta; decidiamo bene chi interpretare perché nel corso del gioco ogni personaggio ha una sua valida importanza. Prendete anche carta e penna per gli eventuali appunti.
Durante la nostra fase possiamo:
– muoverci tra stanze
– effettuare un’azione tra: esplorare una zona leggendo sul libro delle avventure il numero a tre cifre corrispondente, o combinare due carte avventura tra loro (sempre in ordine crescente) e leggere sul libro il numero a 4 cifre corrispondente, o combinare una carta avventura con una zona e leggere sul libro il numero a 5 cifre corrispondente
– scambiare carte avventura in qualsiasi momento
Attenzione ai punti salute perché ogni volta che ne perderemo uno dovremo capovolgere la carta salute dal lato grigio, ma sarà ancora possibile risanare le ferite. Se però continuiamo a perdere salute mentre le carte sono ancora tutte dal lato grigio cominceremo a riporle nella scatola senza avere più la possibilità di recuperarle.
Terminare il gioco in un’unica sessione? Certo, anche se ciò comporterà giocarci per circa 5 ore di fila. Possiamo altrimenti salvare il gioco alla fine di ogni avventura scattando una foto del percorso o scrivendo tutto sullo spazio dedicato nel regolamento. Mi raccomando di segnarvi i punteggi a fine di ogni avventura!
Impressioni
Facile e veloce da spiegare, capire e cominciare… ma non da terminare. Mi ha davvero appassionata e i segmenti di racconto nel libro delle avventure mi hanno davvero fatto immergere nella storia, a parte più di qualche errore di scrittura che invece di immergermi mi faceva annegare proprio sul più bello…
Altra nota dolente per il libro è stato la facilità nello spoilerarci da soli le varie combinazioni che tentavamo di fare. Ovviamente niente di voluto da parte nostra, ma mentre sei alla ricerca di un numero in sequenza vedi inevitabilmente il numero che lo precede o lo segue. So che in lingua originale la Kosmos Games ha legato il gioco con una app, forse era il caso di farlo anche in italiano…
Diviso in tre avventure, si inizia e sembra tutto semplice e intuitivo, infatti con poco più di 30 minuti siamo riusciti a terminare la prima. La seconda avventura è più enigmatica e lunga. La terza ci ha dato il nostro bel da fare, ma nulla di impossibile o stressante o frustrante. Abbiamo avuto qualche intoppo alla fine, ma destreggiandoci siamo riusciti nell’impresa.
I materiali di sicuro non sono eccelsi, ma diciamo anche che ci si gioca solo una volta quindi non hanno il tempo di rovinarsi e nessun mazzo ha necessità di essere mischiato. So che nella scatola hanno messo il livello di rigiocabilità altissimo, ma una volta terminato si saprà già tutta la storia e i movimenti da fare, la vedo difficile che qualcuno lo vorrà intavolare nuovamente a meno che non si vogliano usare altri personaggi. Comunque nessun componente si dovrà ne piegare, ne scrivere, ne distruggere quindi possiamo prestarlo a chi vogliamo.
Le carte avventura fine e quelle stanza poco più spesse. Le sagome dei personaggi di legno e libro delle avventure con la bellezza di 63 pagine da scoprire. Grafiche belle ed evocative.
Spendere soldi per un gioco da fare solo una volta? Si! Provatelo e non vi dispiacerà di averlo fatto.
Non posso ora che desiderare ardentemente Monochrome Inc. anche se l’ambientazione cambia radicalmente.
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