La Casa Dei Sogni – Recensione – Asmodee Italia

Scatola La Casa dei Sogni

La Casa dei Sogni – Recensione di Alessandro Pugliese

Avete sempre desiderato una villa a due piani con un grande garage, due bagni, una cucina living e tantissime altre stanze (ma non avete i soldi per pagarvi un mutuo)? Bene, allora non vi resta che investire pochi euro per potervi divertire e costruire la casa dei vostri sogni!

 

Sto parlando de “La Casa dei Sogni“, un divertente gioco da tavolo per tutta la famiglia di genere home-building per 2-4 giocatori della durata media di 30 minuti a partita ed edito in Italia da Asmodee

Appena trasferiti nella vostra nuova casa, avrete il compito di costruirla stanza dopo stanza, pianificando con strategia la loro migliore posizione, quanto grandi dovranno essere e quanti complementi d’arredo inserire al suo interno. Ma attenzione che non sarete gli unici nuovi arrivati nel quartiere! Infatti altri vicini cercheranno di costruire una villa altrettanto bella e faranno di tutto per rubarvi i migliori pezzi in esposizione! Quindi, siete pronti a dare vita alla vostra personalissima edizione di Extreme Makeover: Home Edition?

LA CASA DEI SOGNI – DIAMO UN’OCCHIATA AL REGOLAMENTO…..

Il regolamento (semplice, chiaro e ricco di esempi con immagini) ci dice di posizionare al centro del tavolo il tabellone, il quale fungerà da display per le carte; poi ogni giocatore prenderà la sua personale plancia casa e la carta riassuntiva dei bonus funzionalità (che vedremo più avanti). A seguire, verranno messi a presa facile tutti i segnalini arredamento e piazzate le prime carte sul display tabellone centrale: cinque carte stanza nella fila inferiore e quattro carte speciali in quella soprastante. Il giocatore più giovane riceverà il segnalino primo giocatore (una graziosissima casetta in legno arancione)….. e che i lavori di costruzione abbiano inizio!

Il flusso di gioco de La Casa dei Sogni è quantomai fluido e lineare, ma non per questo privo di grattacapi. La partita dura esattamente dodici turni (termina all’esaurimento delle carte); a partire dal primo giocatore, ognuno dovrà scegliere una coppia di carte (ad esempio, scegliendo la terza carta stanza della fila, la sua “coppia” sarà la carta subito sopra) e piazzarle subito nella sua plancia casa. Prima però cerchiamo di capire di che carte stiamo parlando. Le carte stanza, rappresentano i vari luoghi della casa: cucina, bagno, soggiorno, camera da letto, camera dei bambini ed il garage, oltre a luoghi “unici” come ad esempio l’officina, lo studio, la biblioteca o la sauna. Le carte speciali invece sono suddivise in più tipologie diverse: le carte tetto,  le carte arredamento, le carte utensile e le carte aiutante.

Le carte stanza hanno dei numeri stampati sopra (ad esempio il soggiorno riporta 1-4-9); questo sta ad indicare che è possibile piazzare adiacenti fino ad un massimo di tre carte soggiorno per un totale di 9 punti guadagnati. Questo, però, chiude la stanza e ciò vuol dire che non sarà consentito nello specifico di piazzare una quarta carta soggiorno affianco alle altre tre. Questo vale per tutte le stanze, comprese quelle seminterrato, come il garage: quest’ultime hanno la particolarità che possono essere piazzate solo nei due posti liberi del seminterrato della villa. Inoltre, possiamo ancora trovare le carte depandance, le quali offrono punteggi speciali: è il caso ad esempio della dispensa, che vale tre punti nel caso in cui venga piazzata affianco alla cucina (in caso contrario, il suo valore finale sarà di un punto).

Passando alle carte speciali, cominciamo con le carte tetto, la cui utilità slitta alla fine della partita, quando sarà necessario costruire appunto la parte alta della casa. Sono presenti in quattro colori diversi ed una carta per colore presenta una simpatica finestrella, la quale aggiunge un punto al totale finale. Successivamente, troviamo le carte arredamento; prenderle dal tabellone permetterà di ottenere segnalini arredamento, i quali andranno piazzati all’interno delle singole stanze, regalando punti vittoria. Ma attenzione, perchè piazzare un segnalino arredamento farà chiudere quella determinata stanza, mentre di contro non è possibile piazzarli in stanza già chiuse. Passiamo poi alle carte utensile che regalano al giocatore delle particolari abilità da poter sfruttare durante la partita. E per finire abbiamo le carte aiutante, utili a ad ottenere punti extra al termine della partita.

Ora che abbiamo reso l’idea, torniamo al piazzamento delle carte sulla plancia. Non sarà possibile piazzare stanze nel vuoto, sarà infatti necessario avere un bel pavimento resistente sotto di esse! Ogni stanza presa va immediatamente piazzata in uno dei posti disponibili e nel caso ciò non fosse possibile, la carta andrà piazzata dal lato opposto ad indicare una stanza vuota (cioè zero punti, a meno che non si possieda l’Architetto che le farà valere un punto). I tetti acquisiti andranno invece messi a faccia in giù e non potranno più essere guardati fino al termine della partita.

Dopo che tutti i giocatori hanno terminato il proprio turno, le carte avanzate sul tabellone vengono eliminate ed il display riempito con nuove carte: si ripartirà dal primo giocatore. Esso potrebbe cambiare nel momento in cui uno dei partecipanti decidesse di prendere la carta stanza più a sinistra, sottostante alla casetta dallo sfondo azzurro; in questo caso, il segnalino passa immediatamente di mano. Non appena il dodicesimo turno vedrà il termine e le case di tutti i giocatori saranno state riempite, la partita verrà dichiarata ufficialmente conclusa. E’ arrivato quindi il momento di calcolare il punteggio.

Il simpatico blocchetto segnapunti ci svela la linea-guida per il punteggio: per prima cosa vengono calcolati i punti delle stanze, poi vengono rivelate le carte tetto in modo da calcolarne il risultato (un tetto deve essere formato da quattro carte), successivamente passiamo ai punti degli eventuali segnalini arredamento e per poi finire con i bonus che potrebbero offrire ipotetiche carte aiutante.

Ma non finisce qui, perchè prima parlavamo di bonus funzionalità. Ma cosa sono? Sono punti extra ottenibili grazie al tetto (se dello stesso colore avrà un valore più alto) e grazie alla presenza di determinate stanze all’interno della villa (un bagno per piano o la combo bagno/cucina/camera da letto). Fatte tutte le somme, il giocatore che avrà totalizzato più punti potrà vantarsi di aver costruito la casa dei propri sogni!

Ed in caso di parità, La Casa dei Sogni propone una modalità di spareggio molto originale. Ogni giocatore dovrà scrutare le carte sulla sua plancia in cerca di piedi di bambini! Sì, avete capito bene, colui che avrà trovato più bambini nascosti vincerà lo spareggio.

LA CASA DEI SOGNI – ALCUNE CONSIDERAZIONI……

La Casa dei Sogni riesce a fare pieno centro nel suo intento di essere un family game con i fiocchi. E ci riesce grazie ad una grafica a di poco stupefacente, i disegni delle camere sono bellissimi e spassosi, tanto da riuscire ad attirare diverse generazioni di giocatori; soprattutto il colpo d’occhio finale che come si suol dire “vale il prezzo del biglietto”. 

E se l’occhio vuole la sua parte, anche il cervello non scherza. Ci troviamo davanti infatti ad un gioco decisamente divertente e (permettetemi) rilassante, ma allo stesso tempo insito di una strategia non banale, ma comunque alla portata di tutti. La scelta delle carte, soprattutto quelle iniziali, sono propedeutiche ad imbastire la personale strategia per la partita in corso, ma anche il loro posizionamento non è affar da poco, mettendo pur sempre in conto che la carta che si aspetta potrebbe non uscire più oppure potrebbe venire rubata da un avversario.

Ed a proposito di interazione, bisogna dire come nella Casa dei Sogni, essa sia completamente indiretta. Non potrete intervenire sulle case altrui, ma al massimo sottrarre carte potenzialmente importanti ad un avversario. Da questo punto di vista, il gioco propone un’interessante variante per due e tre giocatori: in questo caso, il primo giocatore sarà chiamato ad escludere dal turno una coppia di carte. Una variazione di gameplay molto simile al drafting per due giocatori presente in Bunny Kingdom (qui il link alla nostra recensione), che riesce a rendere le partite sicuramente più tese e cattive.

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.