SET – Recensione – CreativaMente

SET – Recensione di Alessandra Canini

Spacca cervelli ne abbiamo? Se siete amanti dei super classici e dei giochi di logica, ho pane per i vostri denti!

Simbolo uguale, campitura diversa, colore uguale, numero crescente. Ok, fermi tutti, un bel respiro e cerchiamo di fare ordine mettendo in moto la testa. 

Localizzato ora in Italia dalla CreativaMente, il gioco uscì originariamente negli Stati Uniti nel 1988 dalla Set Enterprises (ora Play Monster) e ad oggi è stato tradotto in tutte le lingue e ha girato letteralmente il mondo, dall’Europa, all’Asia, al Sud America

Questo fa di SET un gioco classico per qualsiasi tipo di giocatore, ma non per qualsiasi amante dei giochi moderni.

SET – Recensione – In breve…

La scatolina in metallo con l’elegante interno in velluto nero, protegge le nostre 81 carte suddivise in 3 forme, colori, campitura e numero differenti.
Con queste dunque dovremo trovare i nostri set formati da 3 carte seguendo la regola che ciascuna caratteristica delle 4 sopra citate debba avere lo stesso valore oppure che tutte abbiano valore diverso.
Se 2 carte hanno la stessa caratteristica e la terza no il set non sarà valido.

Nel dettaglio

Una volta mischiato il mazzo posizioniamo davanti a noi giocatori 3 colonne di carte su 4 file.
Si gioca tutti insieme, quindi non ci sono turni, ma bisogna essere i più veloci ad individuare un set di 3 carte, appena individuato diremo a voce alta “SET”. Mano a mano che scopriremo i set prenderemo quelle carte come premio mettendole accanto a noi.

Ma attenzione: se il set non sarà corretto rimetteremo quelle carte al loro posto e come penalità dovremo restituire un set precedentemente vinto e vi assicuro che vi capiterà!!!
Se non si può effettuare alcun set si aggiungerà una nuova fila di 3 carte.

Il gioco termina all’esaurimento del mazzo o quando non ci sono più set da formare.
Vince chi ha raccolto più set.

   

Ci sono poi delle varianti per principianti e bambini, che prevede di giocare con sole 27 carte e con simboli e campitura piena.
Altra variante riguarda la penalità: invece di restituire un set si dovrà attendere che un altro giocatore trovi un set per rientrare in gioco.
O ancora si può scegliere di non mettere direttamente tutte e 12 le carte in gioco, ma scoprirle una alla volta.

Per chi lo desidera c’è anche la modalità in solitario.

 

SET – Recensione – Impressioni…

Davanti a un gioco che prosegue la sua inesauribile carriera da 32 anni non posso che ammirarne la longevità. D’altro canto forse un piccolo svecchiamento credo sia il momento giusto per effettuarlo. Sarebbe bello vedere una versione del gioco con temi diversi.

E’ molto cervellotico e la concentrazione e il silenzio sono fondamentali. Per nulla banale ed estrema rigiocabilità.

Le grafiche a mio avviso poco accattivanti, qualità delle carte molto alta.

La scatola in metallo da un bel tocco in più alla semplicità delle carte, per non parlare poi del bellissimo interno scatola in velluto divisore mazzi, lo trovo elegante e di buon gusto.

Veloce da imparare e da intavolare.

Se vi siete persi la mia recensione di Honeycombs dello stesso editore cliccate qui.

Un ringraziamento speciale all’editore CreativaMente per averci omaggiato della copia da recensire.

Alessandra1982giochidatavolo - E' un'avida consumatrice di Giochi da Tavolo, Librigame, LEGO, Serie TV e Blockbuster. Lavora in diversi settori del suo più divertente hobby, ovvero i GdT! Vive nella campagna romana da dove riesce a vedere la Contea. Assidua frequentatrice della cittadina di Arkham nel Massachusetts.
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