One Piece Stampede – Recensione – Takashi Otsuka

One Piece Stampede – Recensione di Valerio Vega

Dopo aver superato in patria anche Dragon Ball Super: Broly è arrivato già da un po’ anche in formato home video One Piece: Stampede, opera che celebra i 20 anni dell’anime… Ecco la nostra recensione completa del prodotto edito da Anime Factory, brand del gruppo Koch Media.

 

One Piece: Stampede – Quando si fa festa ci si sbronza facilmente…

Quando il capitolo di una saga nasce come “celebrativo” c’è sempre il rischio di scontentare qualcuno, e questo One Piece: Stampede finisce per confermare questa sorta di regola… In una specie di Avengers: Endgame della saga di Eiichiro Oda, finisce per lasciare proprio la stessa sorta di impronta nelle menti degli spettatori.

I vecchi fan possono galvanizzarsi e sentirsi coccolati, mentre i neofiti o i meno appassionati alla saga, possono anche dimenticare tutto poco dopo averlo visto ed è facile spiegare il perchè…

One Piece: Stampede vuole appunto celebrare i 20 anni di questo anime, e lo fa buttando nella mischia una miriade di personaggi, vecchi e nuovi.

Con così tanti personaggi c’è poco tempo per gli approfondimenti narrativi o per i risvolti di trama e si finisce per dedicarsi maggiormente all’azione più sfrenata, con botte da orbi, spettacolarità e autocitazionismo sfrenato.

Tutto questo purtroppo mina indelebilmente la profondità dell’opera che risulta meno godibile per chi non la guarderà con occhi “esperti”, in grado di riconoscere ogni singola apparizione o riferimento al passato della saga.

One Piece: Stampede – La più grande caccia al tesoro mai vista al mondo…

Ci troveremo di fronte ad una festa per pirati che si trasformerà in una vera e propria chiamata alle armi… Tutto parte dal più grande PR di tutti i mari, Buena Festa, che organizzerà la Fiera Mondiale Pirata!

Un evento epocale dove un’intera isola sarà teatro della festa, con ospiti tutti i pirati viventi, con la promessa di mettere le mani sul One Piece! (e che te lo dico a fare?)

La cosa che purtroppo fa andare tutto in vacca è che dietro l’invito di Buena Festa si cela Douglas Bullett, un ex uomo di legge che, a causa di eventi infausti, si ritroverà dall’altro lato della barricata, tra i cattivi, e che vuole diventare il più grande pirata di sempre distruggendo ogni avversario vivente al mondo.

Bullett si presenterà come il più palestrato e possente villain che Luffy abbia mai incontrato in vita sua.

Insomma, per Cappello di Paglia stavolta il compito non sarà solo quello di salvarsi la pelle, ma quello di salvare appunto i vent’anni di storia delle sue mirabolanti avventure!

Bullett è un villain che convince a metà… Se da un lato il suo doppiaggio ed il suo design lo rendono credibilissimo nel suo essere l’uomo più forte mai visto fino ad oggi nell’anime, d’altra parte ha una storia così sommaria che proprio non si fa in tempo a legare con lui.

Tornando ai paragoni con Avengers: Endgame, abbiamo un titano potente come Thanos, ma senza il vissuto pregresso che ha aiutato Thanos a diventare successivamente ciò che è diventato… ovvero IL villain.

Bullet invece si ritrova a farci rimpiangere Tesoro, Shiki e anche Zephir (precedenti villain principali) e questo forse non a causa sua, ma del poco tempo datogli a disposizione, nonchè per la scelta di collocarlo in questo film, con queste premesse e senza una storia degna di tale ruolo.

101 minuti infatti non bastano per rendere giustizia a nessuno dei tantissimi personaggi chiamati in causa e tutti finiscono per essere appiattiti e schiacciati dalla mera sequenza di mazzate a suon di colpi speciali.

One Piece: Stampede – Fanservice nun te temo…

Ed è dopo poco che si capisce che la scelta fatta sull’affidamento della regia (preferendo un debuttante come Otsuka), le dichiarazioni di Oda (ha dichiarato che non avrebbe mai fatto uscire il film se non fosse che è stato quello per la celebrazione del ventennale e allora ha ceduto) e le scelte di Toei di gestire il tutto, sono serviti per confezionare un prodotto TOTALMENTE votato al fanservismo sfrenato.

Una pioggia di easter egg e citazionismo, di clichè e dejavù, che farà godere come ricci gli appassionati e rintontirà le nuove leve, che di certo non devono iniziare da questo film se vogliono appassionarsi all’anime.

One Piece: Stampede – Piatto ricco mi ci ficco…

Quanto è vero che i fan saranno fieri di questa pellicola e ci si tufferanno a pesce, tanto è vero che non avranno da lamentarsi nemmeno di questa edizione fisica in blu-ray limited, edita da Koch Media, con la sua divisione Anime Factory, che ci ha presentato un prodotto davvero molto curato, nel packaging e nei contenuti extra.

Vi basti pensare che c’è un secondo doppiaggio italiano per i veri appassionati, con la voce originale di Luffy, datagli da Gigi Rosa (tra le varie cose direttore del doppiaggio del film), oppure che abbiamo anche un contenuto extra di tipo fisico, ovvero delle cartoline speciali dedicate ai Mugiwara!

L’edizione Blu-ray da noi recensita è dotata della classica custodia slipcase in cartoncino semirigido plastificato, il disco contenente il film e le 5 card in cartoncino.

Gli extra digitali sono:

  • Speciale Doppiaggio: Renato Novara, Emanuela Pacotto, Maurizio Merluzzo, “In sala doppiaggio”
  • Crediti iniziali versione italiana
  • Trailer cinematografico
  • Crediti doppiatori
  • Staff edizione italiana
  • Anime Factory Trailer
  • Sigla di coda tradotta

Ecco il LINK per maggiori informazioni e per l’acquisto!

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”