GTFO – Anteprima – PC Windows

GTFO – Anteprima di Alessia Lara Padawan

Grazie ai ragazzi di 10Chambers abbiamo messo le mani anche noi, sull’ormai famoso GTFO, a prima vista un FPS cooperativo come tanti… Provandolo però ci siamo resi conto che invece è tutta un’altra storia. Una combinazione ponderata di esplorazione furtiva ad alta tensione ed una brutale difficoltà rendono questo titolo qualcosa di straordinariamente unico, da giocare assolutamente in compagnia!

 

Prima di parlare del gioco in se mi sembra doveroso spendere due parole su questi geni del male (in amicizia naturalmente) che hanno creato questo GTFO dopo 4 anni di notti insonni, e secondo me proprio il non dormire gli ha fatto tirare fuori questo titolo eh!

Si tratta dei 10Chambers un team formato da 10 persone con tanta passione determinazione e idee molto chiare su quello che, ad oggi, è diventata una bella realtà e una sfida per tutti quelli che cercano un titolo diverso, per niente scontato, e dove la collaborazione di squadra rende al meglio più di qualsiasi altro titolo sul genere degli FPS.

Ispirato, a detta del team di sviluppo, a vari titoli, tra cui i celebri Left 4 Dead e Alien (non il gioco ma il film) questo gioco, al momento in fase di Accesso Anticipato su Steam, sorprende! Scopriamo il perchè… 

GTFO – La storia

Quattro prigionieri di un complesso chiamato The Warden, vengono messi a dura prova, costretti a scendere in un vero e proprio inferno, con ogni sorta di creatura immaginabile, di cui spesso si sentono, nel buio più assoluto, solo strani versi, inquietanti, che rendono l’esplorazione adrenalinica a livelli esponenziali.

Ogni spedizione in GTFO quindi, inizia con una sorprendente discesa in un labirinto enorme, di stanze sotterranee, chiamato The Dig (Lo Scavo, mentre prima dell’ultimo update era The Warden, il Guardiano). 

Navigare nei suoi inquietanti corridoi “industriali” usando una mappa interattiva e terminali, con una squadra di quattro giocatori (obbligatorio giocare in squadra se non volete morire dopo 2 minuti) in totale è molto divertente, anche grazie all’atmosfera tesa e agli sconcertanti e inquietanti incontri invisibili con i Dormienti! 

Sono rimasta impressionata dall’uso intelligente di colore, nebbia volumetrica e illuminazione (o dalla mancanza di esse visto che scendiamo all’inferno!) che hanno aumentato l’intensità dell’avventura, dandomi l’illusione che stavo scendendo ulteriormente nel complesso, mentre invece ero sempre lì (geni del male!).

Lo spawn di nemici e rifornimenti è del tutto casuale, per cui inutile memorizzarli, tutto cambia ad ogni partita!

I compiti che ci vengono affidati dall’entità vengono raccolti da un sistema chiamato The Rundown, e cambiano ogni volta che scade il tempo… ebbene si c’è anche quello a completare una situazione già di per se difficile! Abbiamo un tempo da rispettare, prima di morire in indicibili modi diversi!

Ogni spedizione viene suddivisa in livelli per difficoltà diverse, come detto prima, vi sembrerà di avanzare nel complesso mentre invece è solo cambiata la morfologia delle stanze e il loro contenuto, per cui ad ogni game over, avrete l’impressione suggestiva di esplorare qualcosa di diverso mentre in realtà è solo tutto spostato.

Questo rende sicuramente tutto più imprevedibile, l’ultimo update ha introdotto il nuovo Rundown 002 che è stato rilasciato il 31 marzo gratuitamente tramite aggiornamento, cancellando il precedente, per cui tutto diverso rispetto al mese scorso!

A proposito del nuovo Rundown: gli orrori non sono cambiati. Il sotteraneo è diverso ma sempre inquietante, con l’aggiunta di nuove armi e il potenziamento di quelle già presenti.

GTFO – Lo stealth paga il rumore no!

Capiterà di trovarsi di fronte una creatura (Dormienti) che abita il complesso così, all’improvviso, perchè nel buio non ci si rende sempre conto di cosa si ha davanti e sarà troppo tardi per cercare un modo di aggirarla o ucciderla silenziosamente con una martellata o due, per cui viene sicuramente istintivo ricorrere alle armi, ma questo comporta purtroppo che altri Dormienti nei paraggi si sveglieranno e vi si scaglieranno contro, in un vortice di emozioni e panico.

Inutile dire che nella maggior parte dei casi si va incontro a morte certa! 

Ma è questo lo spirito di GTFO, morire e riprovare!

I residenti orripilanti del complesso mi hanno ricordato i cliker di The Last Of Us: terribili, inquietanti, immobili, ma se ti sentono sei fortunato se riesci a sopravvivere!

Rispetto ai cliker sono sensibili alla luce oltre che ai rumori, per cui l’esplorazione diventa ancora più complicata, dovendo usare la torcia per forza nel buio, ma senza poterne abusare, altrimenti se vedono la luce potete dire addio ai vostri compagni!

Mentre esplorate fate attenzione perchè i Dormienti hanno la caratteristica di avere la “testa” illuminata, rimanete immobili, non muovetevi per nessun motivo, prendetevi un minuto per studiarvi la situazione, e se possibile, aggirateli alle spalle senza affrontarli, con molta cautela.

In alternativa se invece ve ne volete disfare, organizzatevi con i componenti della squadra per un attacco stealth con le sole armi bianche, che sono le mazze e i martelli, cosi eviterete di allertare altri nemici nei paraggi.

E’ in queste fasi che il titolo dà veramente il meglio di se; dover calibrare ogni passo, con la paura di fare rumore da un momento all’altro, accendere la torcia ed essere sicuri di illuminare un Dormiente che scatenerà di sicuro l’inferno, ogni minimo movimento accompagnato da un sospiro di sollievo… in questi momenti la tensione va a mille, con i battiti del cuore che si accelerano, e non sai da che parte guardare, ma guardi ovunque terrorizzato all’idea che qualcosa nel buio ti possa attaccare.

Sono sensazioni indescrivibili che rendono il gioco qualcosa di veramente immersivo. 

Per questo motivo GTFO è stato creato e pensato per essere affrontato esclusivamente in squadra da 4 giocatori! La collaborazione è fondamentale.

Dovete poter contare l’uno sull’altro, organizzarvi sempre è imperativo! Iniziative avventate, in solitaria, non solo mettono a rischio voi, ma anche il resto della squadra.

Tenete presente che c’è il fuoco amico, per cui se l’istinto vi dice di sparare fate attenzione, perchè potreste colpire uno dei vostri compagni.

Ovviamente l’affiatamento di squadra si ottiene giocando, per cui scegliete bene i vostri compagni e morite come se non ci fosse un domani, fino a diventare un tutt’uno l’uno con l’altro.

GTFO – Ogni giocatore avrà un compito dalla gestione dell’equipaggiamento agli obiettivi da completare.

L’equipaggiamento di ogni componente della squadra è a libera scelta, tra fucili automatici come arma primaria e pistole o shotgun come arma secondaria, un’arma melee e uno strumento, tipo il Bio Tracker, che serve a localizzare in mappa il numero e la disposizione dei nemici, C-Foam che spara schiuma per rallentare i nemici, il Mine Deployer esplosivi che vengono attivati da raggi laser e le Sentrygun, torrette che si possono piazzare strategicamente e che vengono attivate dagli infrarossi quando vengono a contatto col nemico.

Il componente della squadra che prenderà il Tracker ovviamente dovrà essere a capo della spedizione, cosi da comunicare agli altri componenti della squadra quale direzione prendere per evitare o fare fuori in maniera silenziosa uno o più nemici.

Quando un compagno di squadra viene messo ko, può essere riportato in vita, tenendo presente che medikit e anche le munizioni si trovano in casse e armadietti, molto spesso protetti da serrature che richiederanno per essere sbloccati di superare dei mini game (ma io non lo so vi sembra il momento di giocare?!).

Ci sono delle porte che collegano le varie aree della mappa, ma presentano un allarme, questo significa che l’obiettivo sarà quello di sopravvivere a un’orda di nemici, mentre tutti i membri della squadra devono posizionarsi su cerchi di luce in continuo movimento, vi assicuro che sembra facile detta così ma non lo è affatto!

GTFO – Il motore grafico di Unity, una potenza che fa la differenza e si vede!

Pur non avendo tanto budget a disposizione il team di sviluppo è riuscito con Unity a dare un risultato ottimo, che rende al meglio la grafica, contribuendo a quel senso di ansia, terrore e claustrofobia che l’avventura trasmette, cosi come l’illuminazione, che si addice nettamente alle meccaniche e all’atmosfera di gioco.

Sicuramente non è un titolo per tutti! Già il fatto di dover obbligatoriamente giocare in 4 limita di molto la cerchia di persone che magari vorrebbero approcciarsi al titolo, possibilmente da giocare con gli amici, per cui è fondamentale fare svariate partite così da, come già detto, creare affinità tra tutti i componenti della squadra.

Non è pensabile giocarlo da soli o in due, per cui tutte queste limitazioni fanno si che sia mirato ad un elite ristretta di giocatori.

Pur essendo ancora in accesso anticipato, è talmente ben fatto e pensato da sembrare un gioco finito.

Il supporto dei 10Chambers è continuo, per cui siamo sicuri che il titolo nel tempo non potrà che migliorare quello che già adesso sfiora quasi la perfezione.

Detto questo, se siete alla ricerca di un titolo che vi metta alla prova e se avete 3 amici pronti a questo genere di gioco, punitivo, difficile, ma al tempo stesso emozionante, stimolante ed appagante, allora potete ad occhi chiusi acquistare il gioco che vi regalerà, parola mia, sessioni di adrenalina pura, tra uno stealth e l’altro, cercando l’approccio migliore per portare a termine tutti gli obbiettivi dell’inferno chiamato The Dig!

 

Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”