SSD PS5 – news di Valentina “AkemiMas” Malara
Il creative art director dietro i primi tre Halo, ODST e Halo: Reach ha affermato che l’alta velocità dell’SSD di PS5 potrebbe “fare una grossa differenza” per i creatori dei mondi videoludici. L’SSD è stato infatti posto come uno dei cavalli di battaglia della prossima generazione, con l’architetto Mark Cerny che ha chiamato lo storage drive come “il vero cambiamento del videogiocatore”.
Cerny, durante la presentazione dell’hardware di PS5, aveva infatti elogiato il drive perché capace di caricare 2GB di informazioni in un quarto di secondo, cambiando drasticamente i tempi di sviluppo; insomma, gli sviluppatori che si cimenteranno con PlayStation 5 non dovranno più temere i problemi di memoria!
Anche Xbox Series X avrà un SSD custom, ma dovrebbe attestarsi sulla metà di quello della console di Sony.
Anche Marcus Lehto, former art direct di Bungie, ha commentato l’SSD: “Farà una grande differenza, permetterà di aprire le porte per contenuti più grandi e che potranno girare molto meglio. I giocatori non dovranno più aspettare nelle schermate di caricamento nascoste nei filmati o caso del genere”.
“Sono veramente eccitato all’idea perché è una grossa novità per noi, soprattutto considerando che stiamo ancora sviluppando sulle vecchie console. Queste sono in circolazione da quanto, sette anni? Sviluppare qui è come sviluppare su macchinari dell’età della pietra!”.
Lehto ha inoltre affermato che avere certe limitazione è diventata la norma, nella generazione attuale, qualcosa a cui nessuno sviluppatore è nuovo; è quasi come una “seconda nascita” dei giochi.
Nella stessa intervista, rilasciata a videogameschronicles, il co-creator di Halo ha poi commentato quanto sia complicato lavorare a Disintegration, suo nuovo progetto, durante l’isolamento sociale richiesto negli ultimi tempi.
“Vi assicuro che è davvero difficile far funzionare questo progetto in queste condizioni, soprattutto nella parte finale dedicata al bug fixing, calibrazione delle performance e altri elementi complessi. Avere tutti in ufficio sarebbe sicuramente tutt’altra storia!”
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