Final Fantasy VII Remake – Analisi della demo

Final Fantasy VII Remake Demo – Anteprima – Pietro La Selva

Poco più di un mese ci separa ormai dall’uscita di uno dei più attesi, discussi ed anche controversi (soprattutto se andiamo a considerare le modalità di immissione nel mercato) remake di sempre. Un mese che sembrerà senza dubbio un’eternità, ma il lento scorrere del tempo si combatte tenendosi impegnati, e proprio per questo Square Enix ha optato per il rilascio di una demo perfettamente orchestrata per intrappolarci già da ora nel gameplay loop del titolo.

 

A livello meccanico, infatti, Final Fantasy VII Remake si presenta come il capolinea di un percorso di perfezionamento e di compromesso. La parte iniziale richiama alla mente più Final Fantasy VII: Crisis Core che l’originale capitolo uscito su PSX, con un combat system sì dinamico, ma munito di pausa tattica e votato alla programmazione più che all’improvvisazione.

L’obiettivo principale di ogni scontro è infatti quello di portare ogni nemico che si presenta sulla nostra strada allo status di Stremo, una cosa fattibile solo scoprendo e sfruttando le debolezze elementali e metodiche di ogni antagonista a schermo.

Sperimentazione, intuizione e programmazione sono gli ingredienti base di questo Final Fantasy esattamente come i capitoli di una volta, ma con un’impronta ed un’interattività più action, decisamente ottimizzata rispetto al chiacchierato capitolo XV, che in modo postumo riteniamo comunque essere stato uno step necessario per arrivare alla pulizia ed alla direzione chiara di cui questo remake, almeno a giudicare dalla demo, sembra godere.

I personaggi provabili nella demo sono due, Cloud e Barret, entrambi col proprio set di abilità uniche e magie, utilizzabili attraverso la pausa tattica.

Queste potenti skill sono utilizzabili solo tramite l’utilizzo di uno dei due punti ATB massimi accumulabili in contemporanea. Le barre ATB si possono ricaricare svolgendo svariate azioni, dal classico attacco standard con il tasto quadrato, passando per le schivate e le parate ed altre combinazioni più complesse. In particolare le magie non potranno però essere spammate all’infinito durante una battaglia, in quanto saranno limitate dai punti PM di ogni personaggio, recuperabili comunque attraverso l’uso di Etere.

Naturalmente nel minestrone nostalgico di casa Square non sono presenti solo un’infinità di unità SOLDIER da tritare. Una buona porzione della demo è dedicata all’esplorazione, sebbene alquanto minimale e non troppo diramata, ma stiamo comunque parlando delle sole primissime fasi di gameplay del resto. Forzieri da aprire e casse da rompere a spadate entreranno presto nella nostra routine.

Senza entrare troppo nel dettaglio possiamo dirvi che anche la varietà dei nemici che andremo ad affrontare nel corso della demo è buona. Il livello di difficoltà, sebbene forse più bassa rispetto all’originale per PSX, si attesta su dei livelli accettabili per quello che è alla fine un lungo e dettagliato tutorial, ed esplode facendo correre dei veri rischi al giocatore solo durante le sue fasi finali.

Ma ciò che probabilmente interessa alla maggior parte dei giocatori è altro: C’è del cuore in questa produzione?

La risposta è categorica, quasi insindacabile, fin dai primi 10 secondi: Sì.

Fin da quando la versione ri-orchestrata della classica soundtrack colpisce i vostri timpani per la prima volta, potrete già cominciare a scommettere su quante volte il vostro cuore salterà un battito alla visione delle scene ricreate con una cura per il dettaglio ai massimi livelli. Anche qui tentiamo di non aggiungere altro, dato che il titolo si presta perfettamente anche per chi a Final Fantasy VII non ci ha mai giocato.

Tecnicamente il titolo è solidissimo, forse non il top del top per quanto riguarda l’ambito dei remake, con quel Resident Evil 2 che ancora risulta irraggiungibile, ma che si difende comunque benissimo, con uno stile realistico il giusto per dei personaggi comunque scenici e teatrali, un po’ più vicini a quelle di un manga/anime rispetto al realismo di altre produzioni nipponiche.

Insomma, questa demo di Final Fantasy VII Remake ci ha convinto totalmente, e crediamo che tutti, vecchi e nuovi fan, troveranno pane per i propri denti, dal giocatore che vorrà vivere per la prima volta un’avventura epica dalla trama stratificata ed avvincente a quello che potrà riviverla in modo moderno e con nuovi contenuti.

 

Il suo vero nome è Pietro, è del '94 ed è appassionato di videogiochi e di altre forme di intrattenimento, come film e libri, soprattutto a tema fantascientifico. Insomma, il classico nerd ma senza il QI sopra la media. Si nutre di mele pixellose quasi ogni giorno, che di certo non gli levano il medico di torno.