Untitled Goose Game – Recensione – PS4, Xbox One, PC

Untitled Goose Game – recensione di Valentina “AkemiMas” Malara

Untitled Goose Game è un gioco che difficilmente guardereste con occhio critico o in modo serio: il solo fatto che in copertina vi sia un’Oca scoraggia quei videogiocatori più “selettivi”, quelli che senza trama di spessore e gameplay solido non giocano nulla, neanche se disponibile gratuitamente. Eppure, il prodotto sviluppato da House House e pubblicato da Panic in data 20 Settembre 2019, potrebbe davvero sorprendervi: un’esperienza breve ma che, con carattere e consapevolezza di sé, strappa più di qualche sorriso e alla fine convince il giocatore di aver vissuto qualcosa di unico nel suo genere. Disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC, abbiamo avuto modo di giocarlo sfruttando la sua inclusione nell’Xbox Game Pass e oggi ve ne parliamo!

 

Untitled Goose Game – Seminando il panico.

Una serie di cespugli ci accolgono all’avvio del gioco e da essi, alla pressione del tasto adibito a seconda della piattaforma di riferimento, esce uno starnazzare autorevole: questo è l’inizio di Untitled Goose Game, il momento in cui facciamo la conoscenza della nostra elegante Oca e la conduciamo alla scoperta di una città che attende solo di essere gettata nel panico.

L’ambiente di gioco è ristretto ma intelligentemente interconnesso e le aree a nostra disposizione presentano una serie di personaggi buffi ed affaccendati nella loro quotidianità: piantare le carote nell’orto, portare dentro il pub degli scatoloni pieni di pomodori, giocare nella piazza con il proprio areoplanino blu, custodire il negozio di elettronica… tutte attività ricorrenti alle quali noi, Oche starnazzanti e prepotenti, vogliamo porre fine.

L’obiettivo del gioco è infatti quello di completare una lista di incarichi che, nella maggior parte dei casi, prevedono lo scompiglio generale; per proporre un esempio, “Fai un picnic” significa dover rubare al povero contadino la marmellata, la radiolina, il thermos con il caffè ecc.ecc. e per sottrargli tutto il materiale bisognerà confondere il lavoratore, destabilizzando la sua routine.

Ma questo è il minimo che andrà fatto in Untitled Goose Game, un gioco capace di strutturare una serie di situazioni esilaranti, a volte nonsense, che si avvieranno dalla risoluzione di “enigmi ambientali”: in breve, una volta letto l’obiettivo, la domanda che vi scatterà nella mente sarà “come faccio a far accadere questa cosa?”.

Potremo servirci delle abilità del nostro alterego piumato, ovvero raccogliere gli oggetti con il becco, sgattaiolare sotto tavoli o in mezzo a delle fessure per non essere scacciati, starnazzare per far spaventare gli abitanti della zona e aprire le ali per renderci imponenti e fieri; sarà divertentissimo vedere le reazioni più disparate da parte della popolazione locale che spesso, esasperata dalla nostra presenza, ci inseguirà per allontanarci dalla propria dimora o affiggerà cartelli “anti-oca” per farci capire che non siamo i benvenuti… come se ci importasse.

Alcuni di loro saranno poi terribilmente spaventati da noi e basterà starnazzare un po’ per dar vita ad una fuga verso la prima cabina telefonica disponibile, così come avremo dei fan disposti a “premiarci” per qualche buona azione… Insomma, essere un’Oca in questa città è difficile, ma un po’ di pazienza e spirito di osservazione vi condurranno molto presto alla fine della partita.

Da sottolineare la presenza di meccaniche stealth ben rodate che, considerata la natura “easy” della produzione, non ci saremmo aspettati: bisognerà fare attenzione ai movimenti degli abitanti della zona, osservare le loro reazioni agli imprevisti e sfruttare le interazioni collettive a nostro vantaggio, il tutto possibilmente senza farsi vedere o scacciare.

Certo, non bisogna prendere la produzione troppo sul serio, considerato soprattutto che non vi è un vero e proprio “Game Over” e che tantomeno ci verrà inflitto alcun male; il peggio che può capitarci è di essere cacciati da un giardino, nel quale potremo ritornare il secondo dopo.

Non vi aspettate quindi una difficoltà eccessiva, anzi il contrario, e tenete ben presente che il titolo potrà arrivare a durarvi non più di un paio d’ore, se avete intuito e spirito di osservazione per elaborare immediatamente il da farsi; nell’endgame, poi, verranno aggiunti degli obiettivi extra che aumenteranno la longevità di poco, ma senza sforare le tre ore complessive.

La bellezza intrinseca nella produzione è quindi da attribuirsi al “piacere” che nasce dal compiere le malefatte e la risata che sorge spontanea nel momento in cui un povero vecchio cade dalla sedia per colpa nostra: uno humor semplice che saprà strapparvi quantomeno un sorriso e farvi apprezzare la vostra proiezione piumata, un’avventura breve ma intensa.

Untitled Goose Game – Semplice non vuol dire poco curato.

Avviando Untitled Goose Game salta subito all’occhio la semplicità del comparto grafico e, al tempo stesso, la cura che vi è stata dedicata; i colori sono pieni, la campagna inglese rappresentata è ben ideata e le animazioni della nostra Oca risultano fluide e piacevoli da osservare, riproducendo perfettamente la tipica camminata buffa che distingue questi animali e restituendo un carisma eccellente alla protagonista.

Non c’è stato alcun bisogno di inserire dettagli eccessivi nella produzione per rendere bene il cast di personaggi, tutti pittoreschi e caratteristici, buffi ma verosimili.

La colonna sonora riprende i brani al pianoforte di Claude Debussy e li spezzetta, li cuce, li taglia e li propone nelle situazioni più adeguate, accentuando una fuga o un furto; nulla di sorprendente, ma sicuramente capace di esaltare le dinamiche proposte dalla produzione e perfettamente in grado, quindi, di fare il lavoro che gli era stato prefissato.

La versione PC del gioco è su Epic Games Store a questo link: https://www.epicgames.com/store/it/product/untitled-goose-game/home

 

Amante di videogiochi e libri fin dalla nascita, ha poi sviluppato una grande passione per tutto ciò che è nerd. Originaria della terra del bergamotto e del piccante, vanta radici nordiche niente male e ha una passione irrefrenabile per il mondo animale. Logorroica e amante delle discussioni costruttive, datele un argomento di conversazione a vostro rischio e pericolo!