Google Stadia – Inizio da brividi, cosa serve per recuperare?

Google Stadia – news di Valerio Vega

Di sicuro Google Stadia non è partita con il piede giusto al lancio, ma quali sono le mosse per poterla rimettere in carreggiata?

 

Serviva una partenza col botto per Google Stadia… Qualcosa di memorabile che facesse subito ricredere gli scettici della fase pre-lancio e cominciasse a smuovere le vendite per portare a compimento questa rivoluzione del gaming di cui tanto si era parlato.

L’inizio è invece stato peggiore del previsto, tra beghe logistiche che hanno visto problemi sulle consegne stesse del materiale di gioco e, soprattutto, problemi tecnici, con prestazioni altalenanti, input lag dei comandi, resa anomala dei giochi ed un’ottimizzazione generale dubbia.

Di sicuro alle spalle del progetto c’è un colosso che ha tutte le risorse e le infrastrutture per rendere possibile il miglioramento della situazione e non dimentichiamo che anche l’attuale generazione di console ha stentato nei primissimi passi, ma dove tocca concentrare gli sforzi per recuperare credibilità?

In primis è ovvio che siano i problemi tecnici a tenere banco, ma allora è forse indubbio che tocca concentrarsi maggiormente sui contenuti!

Il voler forzatamente portare sul sistema dei titoli tripla A con risorse maggiori ha forse giovato pochissimo rispetto a quanto si pensasse ed è stato anzi un autogol!

I giochi sono il vero re incontrastato di un progetto e se Google desse maggiore risalto a tutto il panorama indie, andando a farcire il suo sistema di una miriade di giochi ben più adatti ai casual gamer, beh allora tutto potrebbe avere un senso diverso! E servirebbe anche uno sforzo minore per l’ottimizzazione di prodotti spesso e volentieri più leggeri e digeribili in termini di risorse hardware e di infastrutture.

E voi? Cosa ne pensate? Quale potrebbe essere qualche altra contromossa per mettersi almeno al tavolo degli altri competitor?

 

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”