Death Stranding sarebbe dovuto essere un gioco completamente diverso, secondo Kojima

Death Stranding secondo Kojima – news di Andrea “Kobla” Panicali

L’attesissimo titolo Death Stranding (diretto, prodotto e curato da Hideo Kojima), di Kojima Productions, è finalmente uscito su PS4. Il suo creatore però lo aveva inizialmente pensato differente… Scopriamo perchè!

 

Per celebrare il lancio del gioco, Kojima Productions ha fatto un evento dedicato, ospitato da Geoff Keighley.

Nell’evento, che è durato un’ora, Kojima ha rivelato molte novità riguardo allo sviluppo del gioco e all’ideologia dietro di questo.

Abbiamo anche potuto vedere alcune nuove artwork con il personaggio di Norman Reedus, Sam, il personaggio di Lea Sydoux, Fragile, e alcuni paesaggi della città. Kojima San ha continuato spiegando che il mondo di Death Stranding è stato sviluppato per generare questo senso di solitudine nel giocatore mentre lo attraversa. È interessante notare che le persone dietro Kojima Productions hanno cercato di implementare anche il contrario.

“In effetti, quando abbiamo visto Sam viaggiare, abbiamo anche testato esattamente l’opposto delle cose, indossando pesanti ingranaggi e trasportando molti dispositivi e armi, che potrebbero tecnicamente consentirgli di saltare dappertutto. Non è una novità. Per questo ho deciso di non mettere queste cose nella release finale”.

Se stai giocando a Death Stranding in questo momento, devi sapere che attraversare e consegnare pacchetti è l’obiettivo principale del gioco attraverso il quale Sam sta cercando di connettere gli stati fratturati degli Stati Uniti d’America.

Death Stranding ha attualmente un punteggio Metacritic di 83/100 ma, nonostante ciò, il gioco ha ricevuto molti commenti antitetici e discordanti da giocatori e critici di tutto il mondo.

Fonte: sportskeeda

 

Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.