Killer Chambers – Recensione – PC Windows

Killer Chambers – recensione di Valerio Vega

Era il 5 aprile 2019 quando due fratelli italiani, sotto il vessillo di Village Bench, hanno messo piede su Steam con il loro Killer Chambers… Una trappola mortale! Venite a scoprirlo nella nostra recensione.

Killer Chambers – Diventare Re ha un prezzo da pagare…

Siamo faccia a faccia con un esponente dell’indie made in Italy e più precisamente con un titolo creato da sole due menti, quelle dei fratelli Carlo e Pietro Orlandi, che con il nome di Village Bench hanno deciso di regalarci un futuro all’inferno!

Si perchè vi avvisiamo subitissimo… In Killer Chambers la bestemmia è dietro l’angolo, infima come una delle trappole piazzate nel castello che andremo ad esplorare.

Eh si perchè il gioco, che è un buon mix tra action platform e gioco di memoria/ritmo, ha in se una storia semplice, ma ben caratterizzata dai suoi protagonisti.

Impersoneremo Brave Lord, un nobile barone che, nel bel mezzo di un lauto pasto, sarà chiamato all’azione da un suo servitore, che gli chiederà di correre al palazzo reale! Lì troveremo ad attenderci il fantasma Lord Grave, che non desidererà altro che ucciderci.

Cominceremo dunque dalle fogne del palazzo ad incamminarci fino alla sala del trono, per provare a diventare noi Re, cercando di superare stanza dopo stanza le trappole preparate da Lord Grave.

Killer Chambers – Meccaniche semplici solo all’apparenza

Il titolo ci metterà quindi in piccole stanzette, molto ristrette, con il nostro protagonista che avrà due caratteristiche fondamentali per lo sviluppo del gameplay:

  1. Ogni volta che muore, il nostro PG risorge senza batter ciglio
  2. Basta un singolo colpo per far morire il nostro eroe.

Vien da se che ci sarà un susseguirsi frenetico di “Error-Retry-Error-Retry-Error-Retry” durante il quale cercheremo di imparare a memoria il set di trappole presenti nella stanza e dove elaboreremo uno schema fatto di salti e schivate per terminare la stanza vivi e passare al livello successivo.

Inutile aggiungere che toccherà giocare da soli, al riparo da orecchie indiscrete, perchè ragazzi miei, le imprecazioni scivoleranno nella vostra bocca alla velocità della luce, senza darvi modo di mettere un freno alla voglia matta di spaccare il vostro pad!

3 i gradi di difficoltà selezionabili per ogni stanza! Al primo grado l’unica ricompensa in caso di successo sarà la chiave per passare al livello successivo. Al secondo grado avremo anche in dono delle monete, mentre al terzo avremo addirittura delle gemme.

Tali gemme e monete saranno poi spendibili all’interno dello shop in game, per acquistare oggetti e cappelli con abilità speciali che ci aiuteranno durante la nostra permanenza nel palazzo reale.

Killer Chambers – Boss… Mio caro boss.

Bellissima la scelta dei ragazzi di Village Bench di effettuare una variazione sul tema grazie alle battaglie con i boss. Ogni piano avrà infatti la sua serie di stanze e infine la stanza del boss.

La variazione non è solamente scenica, per la presenza del boss, ma anche di sostanza, perchè se in un livello normale subito dopo la morte si respawnerà al centro della stanza vedendo ripartire da capo lo schema delle trappole, non sarà così nelle stanze dei boss.

Il respawn non sarà infatti sincronizzato con lo schema del boss che stiamo affrontando e questo causerà un notevole aumento del livello di difficoltà in quanto non ricominceremo dall’inizio lo schema, migliorando volta dopo volta fino alla soluzione, ma saremo invece molto più randomicamente esposti alle movenze di quel momento del boss, con tutto ciò che ne consegue.

Killer Chambers – Seguendo il trend, ma con intelligenza

Tecnicamente il gioco segue il trend che ha inondato il mercato di giochi in pixel art dal gusto retrò, con una colonna sonora che si muove sugli stessi binari.

L’esperienza ci ha insegnato che fare un gioco in pixel art non è sempre qualcosa di semplice, ed abbiamo spesso recensito giochi dove la grafica era tanto semplice quanto incasinata e poco leggibile, ma i fratelli Orlandi hanno fatto un ottimo lavoro di pulizia degli ambienti di gioco, ottimo mix di elementi in movimento e statici ed una perfetta scelta cromatica… Bravi.

Trovate il gioco su Steam al prezzo irrisorio di 3,99€ e dobbiamo dire che questo prodotto li vale tutti. Vi lasciamo alla scheda finale per le conclusioni.

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”