Megaquarium – Recensione – Nintendo Switch, PC

Megaquarium – recensione di Valentina “AkemiMas” Malara

Megaquarium è uno di quei classici giochi che catalogherei come “estremamente pericolosi”: un gestionale fatto e finito di acquari, sviluppato da Twice Circled, che sa portar via numerose ore della vita sociale di un qualsiasi videogiocatore anche minimante interessato al genere. Uscito il 13 Settembre 2018 su PC, ha raggiunto Nintendo Switch solo recentemente, in data 18 Ottobre 2019. Ed è proprio su Switch che ci abbiamo speso le ore necessarie per potervene parlare qui, oggi, in questa recensione!

 

Megaquarium – Recensione – Ecco a voi l’acquario più grande che si sia mai visto!

La prima cosa che bisogna specificare è che se all’apparenza Megaquarium potrebbe sembrarvi un “giochino mobile” e suscitare in voi una certa diffidenza, dovete rimuovere il pregiudizio e fidarvi di queste parole: il titolo di Twice Circled è un gestionale profondo, ben calibrato e tutt’altro che “mordi e fuggi”.

L’obiettivo del gioco è appunto quello di gestire il vostro acquario, con centinaia di vasche, pesci di ogni tipo e le conseguenti necessità di ognuno di essi, senza dimenticarsi dei clienti, ovviamente. Il gioco vi permette di approcciare diverse modalità, tra cui spicca la Sandbox, liberamente approcciabile, e la modalità Campagna, punto di partenza consigliato per chi non fosse avvezzo al genere o non se la sentisse di fare un salto nel vuoto.

Un tutorial chiaro e diretto ci insegnerà a gestire la visuale e tutte le info ambientali sul nostro acquario e ci darà, ovviamente, la possibilità di cominciare ad installare qualche piccola vasca: le vasche potranno avere dimensioni diverse e ognuna di esse dovrà essere correlata di depuratore dell’acqua e cassetta del mangime; inoltre, riempire l’ambiente dei nostri futuri pesciolini con rocce, piante e altri tipi di “addobbi”, renderà la vasca più confortevole per loro e più bella da vedere per i visitatori.

Posizionare correttamente le vasche vi aiuterà a rendere il vostro acquario più gestibile e attraente: inizialmente risulta normale sbagliare alcuni calcoli fra le distanze o in merito all’ampliamento dell’acquario, ma non temete, perché il gioco vi permette sempre di annullare quanto fatto e di demolire eventuali oggetti indesiderati.
Tenete inoltre ben presente che non tutti i pesci amano stare in corposi gruppi e che alcune specie hanno esigenze particolari: scende qui in scena la componente organizzativa, tramite la quale dovremo fare molta attenzione alle necessità delle forme di vita acquatiche presenti nell’acquario, come lo spazio necessario a farle nuotare in tranquillità, le piante adatte a farle prosperare, la divisione tra specie non compatibili ecc.ecc.

Per aiutarci nell’ardua impresa di mantenere un giusto equilibrio dentro la struttura, uno staff competente dovrà essere assoldato e addestrato correttamente! I nostri dipendenti acquisiranno nuove skills con il proseguire delle ore di lavoro, migliorandosi nel campo delle pulizie, della comunicazione con i visitatori, nella riparazione delle attrezzature, nello sfamare gli animali e non solo.

Ovviamente queste maggiori capacità richiederanno dei pagamenti più elevati da parte nostra, del resto la qualità costa, ragion per cui bisognerà far fruttare l’acquario; per incrementare il denaro dentro le nostre tasche, oltre che offrire una buona varietà di pesci e delle belle vasche da osservare, sarà necessario soddisfare i clienti esigenti con tutte le componenti accessorie del caso, da negozi di souvenir a distributori automatici, senza dimenticarci di qualche panchina per far riposare le gambe più stanche. È inoltre possibile posizionare un piccolo podio di fronte ad una vasca e assegnare il compito di “guida turistica” ad uno dei nostri dipendenti, che parlerà di quella specie in modo approfondito, garantendoci dei punti extra da parte di chi dovesse fermarsi ad ascoltarlo.

Peccato soltanto per la mancanza di una maggiore quantità di oggetti da inserire o di qualche struttura per i clienti in più; titoli come la serie di Zoo Tycoon o gestionali del calibro di Jurassic World Evolution ci hanno abituati ad avere tanto in materia di costruzioni, a volte forse anche troppo, ragion per cui ritrovarsi di fronte ad un comparto costruttivo così scarno è quasi estraniante. Certo, bisogna ricordare che Megaquarium è un titolo indie, ma onestamente qualcosa in più sarebbe stato d’obbligo.

Megaquarium – Recensione – Poco carattere.

Lo stile grafico del gioco è davvero minimale, con pochi modelli e cromature. La semplicità dell’ambiente aiuta certamente a non confondersi in mezzo a centinaia di vasche e specie di pesci diversi, ma l’assenza di un vero e proprio “sfondo” o di qualche elemento grafico in più risulta a volte troppo soffocante e avremmo gradito un “carattere” più definito da parte del gioco, a volte davvero troppo spoglio.

Il comparto sonoro, invece, è ben riuscito, con una musica rilassante al fine di non snervare il giocatore e una serie di effetti che danno davvero la sensazione di ritrovarsi in un acquario.

Megaquarium – Recensione – Una rinuncia alla propria vita sociale.

Cercare di quantificare le ore di gioco di Megaquarium non è esattamente semplice, poiché come tutti i giochi del suo genere è potenzialmente infinito. In riferimento alla modalità Campagna però, potrete tranquillamente superare le 20 ore di gioco, soprattutto se qualche scenario si rivelerà essere un po’ più ostico degli altri.
La difficoltà è strettamente legata alla vostra abilità nel genere e a con quanta velocità imparerete le meccaniche, ma in linea di massima possiamo definire il titolo come non troppo tedioso, sempre bilanciato e mai insormontabile.

 

Amante di videogiochi e libri fin dalla nascita, ha poi sviluppato una grande passione per tutto ciò che è nerd. Originaria della terra del bergamotto e del piccante, vanta radici nordiche niente male e ha una passione irrefrenabile per il mondo animale. Logorroica e amante delle discussioni costruttive, datele un argomento di conversazione a vostro rischio e pericolo!