Fission Superstar X – Recensione – PC Windows, Xbox One

Fission Superstar X – recensione di Valerio Vega

Ci sono grossomodo due categorie di giochi… Quelli che offrono un’esperienza videoludica consona e già vista, ma che cercano di primeggiare grazie alla qualità dei contenuti offerti e quelli che innovano, offrendo un’esperienza videoludica innovativa e che fa della novità il suo valore aggiunto… Questo Fission Superstar X è decisamente appartenente alla seconda categoria… Vediamolo da vicino!

                                         

Fission Superstar X – Non il classico shoot-em-up

Fission Superstar X non è il classico sparatutto spaziale a scorrimento orizzontale, come potrebbe sembrare dai video gameplay sparsi per la rete ed è bene saperlo se ci si imbatte in questo gioco, perchè bisogna avere pazienza per apprezzarlo fino in fondo. 

Il lavoro degli sviluppatori indipendenti di Turbo Pelvis 3000 inc. è sicuramente pregevole.

Vestiremo i panni di un clone, creato dal folle Dottor Leopold, uno scienziato pazzo che vive per una sola cosa… Vuole che “Celine”, la sua ultima creazione, diventi una superstar!

Il problema è che Celine non è una persona o un robot! Celine è un ordigno nucleare!

Insomma, Leopold vuole scatenare il panico, facendo esplodere la sua bomba da millemila megatoni. Noi saremo quindi alla guida di un bombardiere spaziale, incaricato di abbattere ogni abitante nello spazio libero, fino ad arrivare a destinazione con la bomba.

Fission Superstar X – Ingresso nell’iperspazio

Se dovessimo scegliere un genere di appartenenza per il gioco, potremmo certamente dire che è un roguelike, quindi sicuramente non consegnerete Celine al primo tentativo. Preparatevi a dovervi avventurare attraverso la Via Lattea, con ogni pianeta che nasconde una nuova razza di mostri boss giganti da abbattere e quant’altro.

Troveremo negozi di armi, recluteremo nuovo personale sulla nave e attraccheremo per le riparazioni. Potremo perfino trovare alcuni accessori per potenziare le abilità di Celine cercando bene nello spazio.

Ci sono molti contenuti unici in questo senso. È possibile giocare per dozzine di run senza imbattersi mai in qualcosa di simile a quanto visto nella run precedente. I Roguelike hanno bisogno di un bel po ‘di varietà e Superstar X riesce a crearne a pacchi con la sua grafica cartoon ipercolorata e con la sua gestione procedurale di ogni evento in game.

Fission Superstar X – Il grande buco nero!

Il grande buco nero di tutto il gioco risiede però in un qualcosa che invece, soprattutto alle prime run, manca di varietà nel modo più assoluto… Parliamo del combat-system se così possiamo chiamarlo. Le armi di partenza sono dei cannoni energetici semplicissimi e divertenti come un calcio nel sedere e la progressione verso armi più divertenti e devastante è fin troppo lenta, con il gioco che perde così tutta quella fetta di giocatori moderni e impazienti che finiranno con il bollare il gioco come noioso dopo poche run… PECCATO!

Peccato perchè andando avanti nel gioco, riuscendo a capire come incastrare le varie fasi tra un livello e l’altro, cosa potenziare, come farlo e quando farlo e come spendere i crediti in game, si riesce ad avere un gioco che poi decolla davvero, con tutti gli elementi nel posto giusto al momento giusto.

Resta quindi questo neo, a minare un’intera produzione che ahinoi avrebbe sicuramente avuto maggiore fortuna dalla sua pubblicazione.

C’è poi anche un altro ostacolo al divertimento totale ed è la velocità con cui le monete e le munizioni droppate dai nemici uccisi cadono nel vuoto, mentre noi arranchiamo con la nostra astronave agile come un lottatore di sumo e puntualmente non riusciamo a raccogliere un kaiser! Sarebbe stato molto meglio rallentare la caduta di questi oggetti o velocizzare l’astronave, anche perchè il denaro nel gioco è fondamentale per fare qualsiasi cosa e vedere tutto quel ben di Dio morire nell’iperspazio è un colpo al cuore!

Fission Superstar X – La supernova c’è…

Se sei abbastanza paziente, alla fine puoi ad ogni modo superare questi ostacoli ed entrare nelle cose buone del gioco.

Il design dei boss di fine livello è semplicemente stravagante ed accattivante. La prima è una sfera gigante che all’inizio sembra essere una nave da guerra, si apre ed è solo un enorme mutante in possesso di un revolver altrettanto enorme. Ci sono poi balene spaziali giganti con pinne pericolose, orde di mucche spaziali e persino un mostro dotato di jetpack piuttosto grande che vomita veleno.

Gli sviluppatori hanno saputo catturare davvero l’essenza dell’estetica della generazione anni ’90, senza i limiti tecnici del sistema, in quanto si tratta di uno splendido gioco di pixel che presenta sprite dettagliati e sfondi colorati.

I danni alle navi si realizzano in maniera realistica man mano che vengono inferti, con parti e armi che si scheggiano durante i combattimenti e perdite di pezzi vari credibilissime.

Gli sfondi dei negozi sono pieni di personaggi dall’aspetto interessante e i piloti che si possono assumere durante il viaggio attingono a tutti gli angoli della cultura pop, con facce che possono essere subito paragonate a qualcosa o qualcuno.

Gli sviluppatori hanno insomma una visione unica, e la portano avanti a palate, facendo di ogni corsa un piacere visivo distinto.

                                       

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”