Secondo le parole di Kojima durante un’intervista, in Death Stranding “ci sentiremo persi”

Kojima intervista – news di Pietro “OnlyApples” La Selva

Hideo Kojima sta finalmente per rilasciare il suo primo gioco dopo aver lasciato Konami, Death Stranding, il prossimo 8 Novembre in esclusiva (forse temporanea) per PS4.

 

Il creatore di Metal Gear Solid è famoso per i suoi giochi particolari ma unici, e Death Stranding non sembra essere l’eccezione alla regola. Solo alcuni giorni fa, lo stesso Kojima ha dichiarato che lui stesso “non capisce a pieno il gioco”. Cioè, il suo stesso gioco, capite?

Inoltre, durante un’intervista con GameReactor al Tokyo Game Show 2019, ha aggiunto che Death Stranding non sarà un gioco particolarmente accessibile e che i videogiocatori dovranno tenere in conto che si sentiranno sperduti, dato che il gioco non sarà particolarmente guidato all’inizio. Persino la trama progredirà in modo compassato.

“Sì, si tratta di un sistema di gioco open world molto particolare. Ci sono molte informazioni sulla lore, una vera e propria nuova terminologia, potreste chiedervi “ma di cosa si parla?”, ma non preoccupatevi, una volta che avrete le mani sul pad, sarete accolti molto lentamente all’interno del gioco. Non è come Terminator o Star Wars. Non ci saranno molte spiegazioni chiare. E’ semplice fare così, ed avrei potuto farlo, ma ho scelto una progressione della trama più lento. Specialmente all’inizio. Vi sentirete persi, ma ripeto, non preoccupatevi, vi adatterete in modo naturale. Il sistema di gioco viene spiegato.

Alcuni dicono che è quasi come il film Alien, in cui capisci gradualmente cosa sta accadendo, com’è l’universo narrativo, cosa si può o non si può fare. Forse diventerà accessibile e divertente circa a metà gioco. Il giocatore medio, come negli shooter o in altri generi, si approccia ai giochi pensando a regole già conosciute e stereotipi, e crede di sapere già come sarà un determinato titolo. Non volevo che il mio gioco avesse quel feeling. Tutti partiranno da zero. Nessuno saprà già giocare a questo gioco. Ciò che ho mostrato vi fa sentire straniti, ma tutto avrà senso quando giocherete al titolo.”

Fonte: Wccftech.com

 

Il suo vero nome è Pietro, è del '94 ed è appassionato di videogiochi e di altre forme di intrattenimento, come film e libri, soprattutto a tema fantascientifico. Insomma, il classico nerd ma senza il QI sopra la media. Si nutre di mele pixellose quasi ogni giorno, che di certo non gli levano il medico di torno.