The Elder Scrolls Online: Scalebreaker – Recensione – PS4, PC, Xbox One

The Elder Scrolls Online: Scalebreaker – recensione di Valerio Vega

Arrivato nella seconda metà di agosto, Scalebreaker è un DLC per The Elder Scrolls Online. Siamo riusciti a metterci su le mani nella sua versione per PS4 e ci apprestiamo a parlarvene… Venite con noi!

 

Scalebreaker segue quanto fatto con Wrathstone ed aggiunge due nuovi dungeon alla già immensa esperienza di Elsweyr, andando ad ingrandire ancor di più i vasti territori esplorabili del gioco. Daremo quindi il benvenuto a Moongrave Fane e Lair of Maarselok.

Cominciamo con il dire che il livello di sfida di questo DLC non è in linea con il predecessore, ed è un tantinello più ostico, al punto che ci pare sacrosanto sconsigliarne l’utilizzo ai solitari, in quanto da soli sarà veramente dura venirne a capo. Differentemente, utilizzando una gilda sarà più semplice approcciarsi ai nuovi dungeon, senza troppi patemi d’animo.

Di sicuro la morte in game non è un problema poi così insormontabile, ma ad ogni modo in compagnia si fa molta meno fatica ad andare avanti.

In prima battuta ciò che balza più all’occhio è la cura dei dettagli, già evidenziata per i precedenti capitoli, ma che come sempre lascia di stucco, soprattutto per quanto riguarda i panorami e gli effetti particellari sia della luce naturale che degli incantesimi. E’ capitato spesso di lasciarsi distrarre da questi effetti speciali e perdere di vista il proprio pg.

Moongrave Fane è situato tra le rovine di un antica zona di culto Khajiit, dove avremo a che fare (nientepopodimenochè) con gli antenati delle Blades di Skyrim, ovvero la versione 2.0 delle Dragonguard, famose per aver costruito il muro di Alduin nella prima Era.

Ci ritroveremo nel bel mezzo di un’avventura abbastanza strutturata e ben orchestrata dal lato artistico, con una storia credibile ed interessante. Dovremo infatti bloccare sul nascere i loschi traffici di Grundwulf, un ex membro dell’ordine dei Dragonguard che, alleatosi con un gruppo di vampiri ha catturato un drago blu e non desidera altro che succhiargli fino all’ultima goccia di sangue. 

Se riuscirete a portare a termine questo primo dungeon si prospetta il possibile drop di uno tra tre set differenti di equipaggiamento, più un monster set aggiuntivo.

Eccovi tutto nel dettaglio:

  • Hollowfang Thirst, da DPS Magicka ed Healer
  • Dro’Zakar’s Claws, da DPS Stamina
  • Renald’s Resolve, Tank inside
  • Grundwulf, il Monster Set extra, con caratteristiche affini a colpi critici fisici e magici.

Si aggiunge al drop finale tutto quanto di buono si può reperire nel corso dell’avventura, come la Dread-Aurelian Mask, parte iniziale di un costume che potrà essere completo solo dopo aver completato entrambi i dungeon ad entrambi i livelli di difficoltà, ovvero Normale e Veterano.

Proprio quest’ultimo livello di difficoltà inoltre regalerà Undaunted Porter Scamp, un nuovo pet dedicato a quest’avventura.

Lair of Maarselok è il secondo ed ultimo dungeon del DLC e riesce nell’impresa di rendere ancor più difficile il proseguimento dell’avventura.

In questo dungeon ci troveremo ad avere a che fare con l’Azureblight, ovvero una vera e propria piaga, in grado di coinvolgere flora e fauna delle valli montane di Tenmar, devastando tutto in direzione Elden Tree, con buona pace dei poveri Elfi Silvani.

I protettori dell’albero di Elden hanno anche scoperto che un drago si rintana proprio nell’epicentro della piaga, e nessuno ovviamente è riuscito ad ucciderlo, facendo finire la patata bollente nelle nostre mani.

Livello di sfida ai massimi livelli e difficoltà davvero egregia per una seconda parte di DLC che alla fine dei conti richiama appassionati più che niubbi e quindi ci viene spontaneo dire “che ben venga la difficoltà”.

Per quanto riguarda le ricompense di questo secondo dungeon abbiamo:

  • Z’en’s Redress, da DPS Magicka
  • Azureblight Reaper, da DPS Stamina
  • Dragon’s Defilement, da Tank
  • Maarselok, monster set extra che si focalizza sull’infliggere DoT

Come extra bonus abbiamo in primis la possibilità, completando entrambi i dungeon in modalità normal o veteran, la tavola Behold Khunzar-ri’s Guile, che sbloccherà una nuova ala della Hall of the Lunar Champion, aka la magione sbloccata portando a termine Elsweyr.

Abbiamo poi il souvenir Corruption of Maarselok, che si riceve completando il dungeon in modalità Veteran, Guardian of the Green, che richiede gli achievement Lair of Maarselok Conqueror, Selene’s Savior, These Colors Don’t Run e Weed Eater, ed infine i titoli di Z’en’s Redeemer, ottenibili terminando il dungeon in Hard Mode.

Ottime le aggiunte di cui vi abbiamo già parlato, relative all’update-23, con al primo posto l’inserimento di un multi-crafting che da realmente una svolta al gameplay, con una semplificazione immediata e d’impatto, che cambia le carte in tavola. Per chi non fosse avvezzo ai termini, parliamo di un sistema di crafting automatizzato, che permette di non dover stare sempre con il mouse a cliccare pezzo per pezzo nel caso si sia in procinto di craftare più di un singolo oggetto.

Per ottenere il DLC, ricordiamo che bisogna essere in possesso dell’ESO Plus, ed in questo caso avrete tutto gratuitamente. Se invece non siete utenti Plus potrete acquistare il DLC alla modica cifra di 1500 crown (per la versione standard) o 4000 crown per la versione Collector’s Bundle, con la mount Dragon Hunter Horse ed il pet Dragon Hunter Wolf ad aspettarvi insieme ad altre ricompense.

Ora non resta che aspettare Dragonhold ed il cerchio sarà completo… A presto avventurieri e che lo spirito del drago sia con voi!

 

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”