The Sinking City – Recensione – PS4, Xbox One, Switch, PC

The Sinking City – Recensione di Alessia Lara Padawan – Versione provata PS4

I ragazzi di Frogwares hanno sviluppato un titolo dalle ambientazioni suggestive, che richiama alla mente, per alcune dinamiche simili, anche successi passati, come The Vanishing Of Ethan Carter, o il più recente Vampyr, stiamo parlando di The Sinking City, avventura investigativa elaborata nel vasto ed immaginario mondo di Lovercraft. Il viaggio della follia ci avrà fatto impazzire? Noi lo abbiamo giocato su PlayStation 4, se siete curiosi continuate pure la lettura della nostra recensione senza spoiler!

 

Sinceramente non ci aspettavamo di trovarci di fronte a dinamiche di gameplay già viste in altri titoli, come appunto Vampyr e The Vanishing Of Ethan Carter, questo ci ha spiazzato, facendoci fare i conti con cose tutto sommato già viste. Di conseguenza questo titolo non ci ha lasciate troppo stupite; graficamente appagante, con musiche che creano atmosfera in un ambiente misterioso, dai toni tipici dei racconti alla Lovercraft, ma con poca innovazione o particolarità, che non ci ha permesso di esclamare “è il titolo dell’anno!”. 

Con questo non vogliamo dire che bocciamo il titolo in ogni suo aspetto, assolutamente, anzi, giocarlo è stato molto piacevole e proveremo a spiegarvi il perchè!

Il protagonista della nostra storia è l’investigatore privato Charles Reed, dal look sopra le righe, fuori moda, con uno zaino in spalla che contiene oggetti e armi, sguardo perso, rimasto intrappolato suo malgrado (poveraccio!) nella cittadina di Oakmont in Massachussets, un tempo ridente snodo portuale, oggi ammasso di ruderi freddo e cupo.

Durante la sua permanenza in città, il nostro Reed sviluppa uno strano malessere che sembra essere la conseguenza della tragedia che ha colpito Oakmont, sprofondata nei più bui meandri delle tenebre, in preda alla follia più inspiegabile, dove gli abitanti si trasformano in individui loschi e cupi.

Anche ai confini della città la situazione non migliora, lì sorgono creature abominevoli e aggressive, pronte ad uccidere, che il nostro Reed si vedrà costretto ad affrontare e distruggere in fretta, per non perdere la sua sanità mentale.

Dopo le premesse e le informazioni di base, veniamo ai fatti: Il gioco di per se non vi guida, il nostro Reed dovrà rimboccarsi le maniche e dare fondo alle sue capacità intuitive, raccogliendo informazioni, interpretando gli indizi e infine risolvendo i casi che gli si porranno di fronte.

Per trovare gli indizi il nostro investigatore privato può contare sulle sue capacità sovrannaturali! Egli possiede infatti una vista speciale, che gli consente di rilevare indizi nascosti, da qui la similitudine con il noto titolo The Vanishing Of Ethan Carter (chi l’ha giocato si ricorderà la particolarità). 

Ovviamente come cita una frase memorabile e ormai famosa: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” e di conseguenza questo grande potere che tanto da al nostro Charles di contro compromette la sua sanità mentale, che va tenuta sotto controllo sempre! Quindi quando avrete a che fare con creature pericolose… Sbrigatevi ad ucciderle!

Avendo Reed delle peculiarità specifiche, gli sviluppatori hanno inserito un’albero delle abilità, nel quale potremo trovare delle caratteristiche, come Efficacia del Combattimento, Vigore e Mente, tutte e tre da poter migliorare man mano che si andrà avanti con la storia.

Come detto in precedenza il gioco non concede informazioni precise al giocatore, noi come Charles non conosciamo le taverne portuali e le strade allagate di Oakmont, nessun indicatore è visibile, solo suggerimenti (che vanificano in parte proprio il principio di non dare alcun aiuto al giocatore), in grado di guidarci alla successiva destinazione.

Possiamo tuttavia sfruttare una mappa del territorio e modificarla all’occorrenza aggiungendo icone che ci consentono di avere un quadro chiaro di dove si trovano I punti d’interesse principali, ma non temete, quasi subito saranno accessibili i teleport, che un po’ andranno anch’essi a vanificare gli sforzi di rendere realistica la sensazione di spaesamento iniziale.

Sicuramente il titolo è impostato sull’esplorazione, composta dall’interpretazione degli indizi in base ai luoghi che man mano si scoprono o ai luoghi già scoperti, anche se a volte questi viaggi risultano del tutto inutili… Come nel classico “viaggio a vuoto” insomma! Ma non vi scoraggiate! Non è un punto a sfavore del titolo, capirete giocando il perchè!

I viaggi frequenti, vengono fatti a piedi o in barca, tra le strade allagate e, andando più avanti con l’avventura, i vari punti di riferimento saranno impressi nella vostra mente talmente tanto che non sarà più necessario aprire la mappa per consultare la vostra posizione.

Le nostre esplorazioni si sono rivelate piacevoli e la cittadina di Oakmont si è rivelata ai nostri occhi una metropoli dal fascino misterioso, con le sue strade fangose e I brutti individui che la popolano, uomini pesce, fanatici che blaterano, poveracci, un vero e proprio circo dell’orrore, una città confusa e distorta, sporca marcia e trasandata con I suoi quartieri poveri e le zone umide del porto.

Il fango che si è insidiato ad Oakmont può essere interpretato come una metafora sulla dissoluzione dei valori morali, quasi come se l’oceano, che si infrange sulle coste della cittadina, ingoiasse a sorsi l’ultimo barlume di umanità nonchè la sanità mentale dei pochi cittadini ancora presenti.

Cosa si aggira per le strade di questa città? Si parla di pratiche oscure e di aberranti mostri, e sta a voi capire se siano frutto di una mente impazzita o altro, un’escalation di follia che cerca man mano di risucchiare tutto e tutti, siete pronti ad affrontare l’ignoto? Senza aiuti, affrontando un mostro dopo l’altro e cercando di preservare la mente del nostro Reed?

A noi questo viaggio è piaciuto, nonostante le tante similitudini con altri titoli, ci ha regalato diverse ore di divertimento, quindi ci sentiamo di consigliarlo a tutti gli amanti di Lovercraft.

 

Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”