Life is Strange 2 Episodio 2 Rules – Recensione – PC, PS4, Xbox One

Life is Strange 2 Rules Episodio 2 – recensione di Alessia Lara Padawan

Avere un fratello o una sorella significa che si può essere gli esatti opposti che litigano all’infinito, ma quando arriva il momento non c’è niente che non si farebbe per fare pace, tornando ad essere felici, sicuri e protetti. Questo sentimento è il cuore e l’anima di Life is Strange 2 e continua a radicare la forte narrazione attraverso il secondo capitolo, Rules, del viaggio dei fratelli Diaz lontano dalla loro casa a Seattle, e verso una nuova a Puerto Lobos.

 

Life is Strange 2 Rules – Recensione – L’evoluzione di un potere e del rapporto tra Daniel e Sean

Il secondo capitolo di Life Is Strange 2 inizia nella foresta nazionale di Willamette, in Oregon, piena di neve. Sono passati diversi giorni da quando Daniel ha appreso la tragica verità del perché hanno dovuto abbandonare Seattle ed il conseguente sfogo che ha rivelato i suoi poteri telecinetici.

I fratelli si trovano ora di fronte al fatto di non doversi preoccupare solo della propria sopravvivenza mentre sono in fuga, ma anche del problema di come gestire le abilità di Daniel.

Sean stabilisce delle regole fondamentali al fine di mantenere segreti i poteri mentre lavora con suo fratello minore per perfezionarli. Questo elemento soprannaturale aggiunge una nuova dimensione al gameplay, in quanto determinate situazioni e oggetti, possono essere manipolati da Daniel a nostra discrezione.

Più interessante, tuttavia è il difficile equilibrio che si deve raggiungere nei panni di Sean, incoraggiando o scoraggiando Daniel nell’uso di questi poteri. Usarli potrebbe essere utile in determinate situazioni, ma c’è il pericolo di essere scoperti o di ferire qualcuno. Gli elementi da considerare e le relative conseguenze del processo decisionale nel secondo episodio sono molto più complessi a causa di questo fattore soprannaturale.

Le opzioni per spaventare o canzonare il fratellino minore sono quasi sparite, ma al loro posto abbiamo la più difficile scelta fra il tenerlo al sicuro e reprimere le sue abilità, oppure permettergli di usare i suoi poteri, che a volte saranno l’unico modo per salvare altri personaggi, ma che potenzialmente lo metteranno a rischio.

 

 

Life is Strange Rules – Un viaggio emotivo

Nel giocare il secondo capitolo più volte e facendo scelte diverse, è diventato chiaro che non ci sono opzioni per fare in modo che Sean si comporti in modo sgradevole, perché Sean non è una persona cattiva. Anche se si possono fare delle scelte per i fratelli, non sono marionette a portata del nostro pad. Se scegliamo di far reagire sgarbatamente Sean nei riguardi di una persona amata, egli dopo probabilmente si scuserà, possiamo chiedere a Daniel di fare certe cose, ma non è detto che obbedirà se vanno contro il suo carattere.

Questa caratteristica può diminuire la sensazione di controllo sui personaggi, ma il modo in cui rafforza i fondamenti della loro caratterizzazione e delle relazioni rafforza il legame emotivo del giocatore verso di loro ed il loro viaggio.

Scegliere di agire in modo più sprezzante o irascibile non impedisce a Sean di volere il meglio per Daniel, né impedisce ad altri personaggi di amarlo o di volerlo aiutare. Il processo decisionale in Life Is Strange 2 non è semplice come essere gentile o essere insensibile e questo rende l’episodio molto più interessante e sfumato.

Daniel rimane influenzabile com’era nel primo episodio. Imprecare di fronte a lui lo porterà a fare lo stesso, dicendogli che non si crede nel Paradiso cambierà le sue convinzioni ed essere scortese o distante lo renderà poco incline a darci retta. Questo ha un peso enorme sul modo in cui si sceglie di comportarsi, anche rispetto agli altri, in presenza di Daniel.

Life is Strange 2 Rules – Conoscenze nuove che non colpiscono più di tanto

I personaggi di supporto in questo capitolo sono meno pittoreschi di quelli dell’ultimo episodio, mentre alcuni fra quelli più interessanti non ricevono l’attenzione/approfondimento che meriterebbero. Ad esempio i nonni di Sean e Daniel, che pur essendo stati ben scritti, non sono così unici o interessanti come uno dei personaggi del primo episodio, Brody il blogger itinerante o Lyla, la migliore amica di Sean. Di conseguenza non hanno lo stesso impatto nello sviluppo dei personaggi dei fratelli, nè danno un contributo altrettanto significativo alla trama.

Gran parte dell’episodio scorre tranquillo, e da un ritmo diverso alla storia dei fratelli in fuga, anche se l’inizio ripercorre alcune parti della storia del primo capitolo e di conseguenza il tutto risulta meno di impatto questa volta.

Ci sono un paio di eventi che sembrano buttati lì come momenti emotivi gratuiti, uno dei quali è legato ad una scelta dell’episodio Episodio 1 che si sviluppa in modo drammatico, ma che non raggiunge del tutto lo scopo.

Anche in questi casi, tuttavia, le interpretazioni stellari di Roman George come Daniel e in particolare di Gonzalo Martin come Sean si mantengono di altà qualità, rendendo ogni momento coinvolgente e comprensivo, sia nei momenti più banali che in scene intense.

Life is Strange 2 Rules – Le radici della famiglia Diaz 

Anche se questo episodio è costellato di momenti intensi e di coinvolgimento emotivo, la trama ha un ritmo più lento rispetto all’episodio precedente: molto tempo viene impiegato a riempire i vuoti dell’albero genealogico della famiglia Diaz e discutere su dove i fratelli possono trovare un rifugio sicuro.

Questo capitolo incorpora anche la storia di Captain Spirit, o Chris, che abbiamo incontrato per la prima volta nel gioco stand-alone “The Awesome Adventures of Captain Spirit”. Il personaggio di Chris è usato come un mezzo narrativo per mostrare i diversi lati di Sean e Daniel: permette a Daniel di ostentare la sua creatività infantile, mentre Sean può guadagnarsi la sua fiducia e fungere da confidente riguardo la sua vita domestica travagliata.

L’alto livello di sceneggiatura dell’episodio 1 persiste, rendendo ogni conversazione genuina e verosimile: questo assicura che anche i nuovi personaggi (seppur non memorabili quanto quelli del precedente capitolo) mantengano ancora un certo livello di profondità e vadano ad evitare i cliché.

Life is Strange 2 Rules – Tecnicamente parlando

Questa cura ed attenzione ai dettagli si estende anche agli ambienti: i particolari di luoghi e oggetti suggeriscono in modo sottile le personalità, le priorità e le relazioni di coloro a cui appartengono, come ad esempio le targhette che segnano l’interno delle stanze di una casa, un cestino pieno di lattine di birra o una chitarra ricoperta di adesivi.

Come sottofondo a tutto ciò vi sono tracce folk acustiche che scandiscono la trama, riecheggiando la sensazione di una serie di elucubrazioni adolescenziali. L’atmosfera quotidiana creata dalla colonna sonora aiuta a riportare a casa Sean e Daniel che sono ancora adolescenti normali e rende più facile capire la loro mentalità.

Life is Strange 2 Rules – Recensione – In conclusione

L’amarezza e la consapevolezza che i fratelli Diaz sono solo al secondo episodio, di un viaggio formato da cinque, ci spinge a pensare che, per quanto le cose si possano mettere bene o male, probabilmente succederà qualcosa a breve, che da un episodio all’altro metterà di nuovo in discussione tutto.

Nonostante ciò è piacevole vedere lo svolgersi dell’avventura e gestire l’attento equilibrio tra essere un protettore ed un amico per Daniel. Le conseguenze maggiori di come si è scelto di guidare Daniel devono ancora venire, ma le prime crepe stanno iniziando a mostrarsi.

Detto questo, a prescindere da come farete concludere questo capitolo a Daniel e Sean, è palpabile il senso di speranza, una nuova via da seguire e l’amore incondizionato tra due fratelli.

 

Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”