Bow to Blood: Last Captain Standing – Recensione – PC, PS4, XBOX ONE, SWITCH

Bow To Blood: Last Captain Standing – recensione di Andrea “Kobla” Panicali

Capitani di vascelli spaziali a me! Pronti a salpare e conquistare i favori del pubblico? Allora via… Eccoci con la recensione di Bow to Blood: Last Captain Standing!

 

Bow to Blood: Last Captain Standing – Un gioco diverso dal solito!

L’ultima fatica di Tribetoy è un qualcosa di veramente particolare, divertente, che non vuole essere in alcun modo un titolo di grandi proporzioni, ma irrompe in maniera decisamente violenta nel mercato proponendosi come valida alternativa ad altri titoli più gettonati e ben più costosi.

Mischiate infatti pirati, navi volanti, strategia e gestione dell’equipaggio, elementi GDR per quanto riguarda il potenziamento della nave, rigiocabilità pressochè infinita ed un’ironia dall’impronta british, ed otterrete Bow To Blood… Le premesse non sono male vero?

Bow to Blood: Last Captain Standing – Il reality show che non ti aspetti…

Il gioco, di per sè è molto semplice, mischiando vari elementi con un gameplay simil battle-royale in un’arena stile reality show. Avete presente Darwin Project? Lo stile, alla lontana, è simile.

Lo scopo, infatti, sarà quello di combattere contro altre navi, mentre si va alla ricerca di tesori sparsi in un’arena; questi tesori permetteranno di incrementare il nostro punteggio, riuscendo così a diventare Campioni.

Durante gli scontri saremo letteralmente incitati dal pubblico, come se ci trovassimo in un’arena ripresa perennemente e mandata in tv; Hunger Games, Darwin Project ed altre similitudini sono ben accette!

In due parole semplicissime è stato descritto il gameplay generico di Bow to Blood, ma ora è tempo di entrare più nello specifico, nelle meccaniche. Siamo dei capitani, e come tali dobbiamo governare una nave volante verso la vittoria ed il potenziamento massimo!

Questa, infatti avrà un equipaggio composto da diversi elementi che andranno ad interagire tra loro con alcune battute stile british, il nostro compito, oltre quello di governare la nave lungo l’arena, sarà quello di dare ordini all’equipaggio, assegnando i vari membri agli armamenti, agli scudi, ai motori; il tutto in base a ciò che necessita il combattimento.

All’inizio sarà difficile prendere confidenza con i comandi, ma dopo qualche partita sarà tutto estremamente naturale e divertente. La nave, ovviamente, non avrà energia illimitata, dovremo quindi saper gestire quella a disposizione.

Bow to Blood: Last Captain Standing – Un tipo molto intelligente

La cosa che più mi ha colpito di questo titolo è l’IA. ogni volta che si incontrerà un nemico si aprirà un dialogo, dandoci più possibilità di scelta, come se fosse un GDR.

Tale scelta, a volte, permetterà di evitare lo scontro con alcuni nemici o addirittura allearsi. Qual è la cosa particolare? Tutti coloro che incontreremo durante la campagna si ricorderanno di noi e di cosa avremo risposto precedentemente, lasciando il giocatore di sasso, con la mascella spalancata in più di un’occasione.

L’upgrade della nave, infine, è strutturato in maniera semplice ed intuitiva, rendendo però la sfida un po’ troppo facile una volta raggiunto il massimo livello, nonostante i nemici si adeguino ai nostri potenziamenti. Le arene sono sempre diverse, grazie al sistema di creazione procedurale-randomico, rendendolo rigiocabile praticamente all’infinito.

Bow to Blood: Last Captain Standing – Occhi si, orecchie ni…

Tecnicamente parlando è un titolo senza infamia e senza lode, il comparto sonoro fa il suo dovere, a volte non all’altezza di un gameplay così elevato; la grafica, invece, è estremamente divertente, il cell-shading assomiglia molto a Borderlands o ai titoli Telltale.

Si sono riscontrati, però, dei cali veramente importanti di frame rate nelle fasi più concitate di gioco, una cosa risolvibile, ma al tempo stesso spezza il ritmo (Versione provata su XBOX ONE FAT).

SITO UFFICIALE

Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.