Anno 1800 – Abbiamo provato l’Open Beta!

Anno 1800 Open Beta – Anteprima di Alessia Lara Padawan

Abbiamo provato Anno 1800 del team di sviluppo Blue Byte, in occasione dell’Open Beta, l’ultimo capitolo di una delle serie gestionali nel panorama videoludico, che pur senza emergere in maniera esponenziale, ha sempre potuto contare su una nicchia di fedelissimi che non si perdono ad oggi, nessun nuovo capitolo. Che impressioni abbiamo avuto dalla nostra prova? Leggete la nostra anteprima e lo scoprirete!

 

E’ arrivata l’Open Beta di Anno 1800, ultimo capitolo della serie gestionale urbana firmata Blue Byte, che torna prepotentemente dopo gli ultimi capitoli di Anno 2070 e Anno 2205, e torna con l’unico periodo storico ancora non toccato dalla serie, la rivoluzione industriale, dove si passa dalla società agricola a quella industriale.

Abbiamo avuto modo di testare sia la la modalità Storia che la modalità Sandbox, personalizzando dal menu principale, il personaggio, la nostra impresa comprensiva di logo e colore, la quantità di risorse, la grandezza delle isole da colonizzare, fino ad arrivare alla scelta della difficoltà da normale a personalizzata.

Insomma si può veramente decide tutto in questo nuovo capitolo della serie.

Il gioco dopo una breve introduzione ci catapulta nella nostra prima isola da colonizzare, il nostro obiettivo è trasformarla in una cittadina completamente urbanizzata, coltivando e esportando le varie risorse prodotte nel nostro insediamento, fino ad arrivare ad una vera e propria città moderna e industrializzata.

Ovviamente per fare in modo che ciò avvenga la prima cosa da fare è rendere appetibile il nostro primo insediamento, costruendo case e un mercato cosi da soddisfare le prime richieste e far socializzare i cittadini. Il titolo ci accompagna passo passo, rendendoci l’esperienza di gioco piacevole, quindi a step, cominceremo a popolare la prima zona del nostro primo insediamento, provvedendo successivamente a tutte le necessità che ci verranno richieste.

La costruzione degli edifici come di solito in questa serie, è molto semplice, una vota deciso l’edificio da utilizzare, come ad esempio l’allevamento di pecore, lo si posiziona sulla mappa, possibilmente non molto distante da un magazzino e relativamente vicino ad un tessitore, cosi da facilitare sia l’immagazzinamento della lana che il confezionamento degli abiti. Qualsiasi edificio si costruisca ha bisogno del suo spazio, per produrre il bene primario di quella determinata categoria.

L’interfaccia è gestibile in maniera molto chiara e semplice, mostra infatti la percentuale di produttività mentre stiamo decidendo il punto migliore per posizionare un edificio, che produce un certo tipo di materiale, ad esempio l’edificio del boscaiolo, spostandolo sulla mappa ci da l’esatta percentuale di risorsa (il legno) che possiamo ricavare se posizioniamo l’edificio in un determinato punto.

Pur non essendo una caratteristica nuova al genere, va detto che, un edificio può essere posizionato sulla mappa,sotto forma di progetto, anche se in quel momento non si hanno le risorse necessarie per costruirlo, in questo caso, destiniamo ad un determinato appezzamento del nostro insediamento, spazi che saranno edificabili in futuro non appena durante la partita si accumuleranno abbastanza materiali.

La Rivoluzione Industriale

Come dicevamo, Anno 1800 si svolge in piena rivoluzione industriale, evento storico snocciolato molto bene durante il titolo, tramite il sistema produttivo simultaneo che fa una distinzione tra lavoratori agricoli e operai, con i primi che vengono impiegati nelle attività pre-industriali e i secondi che fanno da motore trainante del settore industriale.

Una distinzione già presente in altri titoli del genere, ma comunque apprezzata, che separa i lavoratori generici da quelli specializzati, anche se nel nostro caso, le due classi, vengono rappresentate nella costruzione della città in maniera netta, destinando zone industriali, agricole, case per i ricchi e case per gli operai.

Un altro aspetto da citare è sicuramente legato al sistema produttivo, infatti man mano che aumenterà il lavoro, gli operai tenderanno ad essere sempre meno felici, di conseguenza i sindacati avranno un ruolo importante nel gestire il malcontento dei lavoratori.

Le aree portuali sono fondamentali per il commercio, lo velocizzano e allo stesso tempo fungono da difesa dei nostri insediamenti, dagli attacchi di qualsiasi nemico.

Tecnicamente parlando 

Non abbiamo molto da dire sotto l’aspetto tecnico, gli edifici sono curatissimi fin nel particolare, gli insediamenti che poi diventano vere e proprie città sono vive e assolutamente ben curate, avvicinando la visuale possiamo vedere i cittadini intenti alle loro faccende, nitidamente. 

Dall’accostamento di due edifici diversi è notevole e visivamente d’impatto, l’integrazione tra loro, che da il suo massimo nelle fasi di sviluppo finale della città, che da semplici baracche diventano veri e propri palazzi con piazze fabbriche e diverse attività che formano l’agglomerato urbano finale.

Per quel che abbiamo esplorato in questa Open Beta il titolo promette molto bene, l’impressione finale è buona e siamo certi che la versione definitiva non deluderà le aspettative dei fedelissimi del genere e della serie. Le musiche che accompagnano l’avventura fanno da ottimo sfondo al gameplay, a tratti evocative, una colonna sonora degna di un film epico per intenderci, esagerato come esempio? Può darsi ma è l’unico “difetto” che possiamo commentare di questa Open Beta di Anno 1800.

 

 

Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”