Devil May Cry 5 – Recensione – PS4, XBOX ONE, PC

Devil May Cry 5 – recensione di Valentina “Akemimas” Malara

Capcom ha recentemente rilasciato Devil May Cry 5. Il titolo è a tutti gli effetti il successivo step di un brand amato dagli estimatori della software house e da coloro che fanno colazione con latte, biscotti ed hack and slash! Considerando il tempo trascorso da Devil May Cry 4 e quanto proposto da questo quinto capitolo, siamo finalmente pronti per dire la nostra sul ritorno di Dante e compagni!

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Devil May Cry 5 – Il ritorno in grande stile!

Un misterioso albero demoniaco assedia la città, nutrendosi del sangue degli esseri umani e dando forza e potere al demone che lo presiede: Nero, personaggio che abbiamo imparato ad amare nel quarto capitolo della serie, decide di prendere la situazione in mano per salvare la città, nonché per vendicarsi di quel Re dei demoni che gli ha strappato via un braccio.

Intorno alle vicende di Nero ruoteranno anche altri personaggi, tra vecchi e nuovi, che saranno certamente capaci di farsi apprezzare dal pubblico: l’irriverente Nico, con le sue battute sempre pronte, il buon Dante che tutti noi abbiamo imparato ad amare, il misterioso V con i suoi demoni in forma animale e molti altri!

Il comparto narrativo in Devil May Cry 5 colpisce per la sua maggiore complessità rispetto al passato, introducendo enigmi, rivalità familiari e scontri etici di sorta. L’ironia che caratterizza la serie non è sparita, l’esagerazione quasi caricaturale di alcuni personaggi e scene la fa da padrona e certamente abbiamo apprezzato i velati riferimenti sessuali che il titolo propone, capaci di scatenare anche qualche polemica.

Tuttavia, sebbene la narrazione scorra fluidamente, non può certamente essere definita il fiore all’occhiello della produzione, risultando sommariamente godibile ma mai indimenticabile.

Devil May Cry 5 – Uccidere demoni non è mai stato così bello!

Il gameplay si basa quasi interamente sul combattimento, colonna portante della produzione, stratificato su più personaggi.

Nero è il primo che ci ritroveremo a controllare, sfruttando la sua agilità e la mancanza del braccio perduto che verrà immediatamente colmata dal Devil Breaker.

Questo innesto meccanico potrà essere di vario tipo, spaziando da modelli basati su un rampino in grado di agganciare il nemico a modelli in grado di sparare, affettare e prendere a pugni.

Inoltre, ogni Devil Breaker può essere fatto esplodere per causare un maggior danno, a patto di averne altri da parte: è infatti impossibile alternare i vari modelli di braccio, che dovranno essere “sacrificati” per passare a quello successivo. Sparsi per la mappa di gioco potremo trovarne molti, ma solo tra quelli sbloccati precedentemente tramite Nico che sarà, a tutti gli effetti, il nostro “mercante di fiducia”. Qualora si finiscano i Devil Break, Nero potrà comunque utilizzare la sua spada per affettare i nemici in tutti i modi possibili, scaraventandoli in aria, caricando i colpi ed utilizzando qualsiasi abilità precedentemente sbloccata.

Infatti presso il camper di Nico è possibile non solo acquistare i Devil Breaker, ma sbloccare tutta una serie di mosse e abilità per ogni personaggio; le Gemme Rosse saranno la nostra valuta in-game e ogni peculiarità aggiuntiva avrà un suo costo e una sua importanza per quanto riguarda danni e fluidità dei movimenti. Inutile dire che la bellezza di Devil May Cry 5 risiede proprio nell’enorme quantità di combo e stili, utilizzabili in qualsiasi momento e alternabili liberamente: il gioco sotto questo punto di vista è estremamente appagante e non farà certamente rimpiangere i capitoli del passato, risultando il più vario e divertente.

Ma Nero non è l’unico personaggio giocabile e il secondo che vi citiamo, ovvero V, rompe la tradizione imposta dalla serie, permettendo al giocatore di non basarsi più solamente su attacchi fisici diretti ma su evocazioni e attacchi a distanza.

V ha infatti il controllo di due demoni minori, Shadow e Griffon, rispettivamente una pantera ed un’aquila; anche loro avranno abilità e mosse sbloccabili, che li renderanno vere e proprie macchine da guerra capaci di proteggere V da ogni avversario.

Nei panni del “misterioso lettore” infatti, dovremo gestire i due demoni a distanza, schivando gli attacchi dei nemici che dovessero avvicinarsi troppo: necessario sarà però avvicinarsi ad un nemico stremato per finirlo con le nostre mani, giacché i due animali non posso “terminare” la carneficina. Inoltre, le due belve hanno un tempo di “stallo” che sarà necessario rispettare per fargli recuperare vita e tenerli in forma, ma vi possiamo assicurare che questo risulta essere molto breve. Infine V possiede una barra del Devil Trigger, alimentabile dalle combo e dalle Gemme Viola, che una volta caricata potrà essere utilizzata per invocare Nightmare, un demone molto potente capace di sterminare i nemici.

Se con Nero faremo esplodere molti arti e con V dovremo schivare numerosi colpi avversari, Dante riporta Devil May Cry 5 alla sua formula iniziale e più amata: le infinite combo basate su movimenti e attacchi! Il figlio di Sparda è un piacere da controllare, anche lui risulta potenziabili in numerosi modi nel corso dell’avventura e si rivela essere il più appagante da controllare, nonché il più bilanciato in offensiva e difensiva!

La mappa di gioco si mostra un po’ troppo lineare, con corridoi quasi sempre intuitivi e pochi elementi di vera e propria creatività; la varietà dell’ambientazione spezza tuttavia la monotonia indotta dall’incedere su un binario predefinito, problema che ad onor del vero torna prepotentemente nella seconda fase del gioco, troppo frettolosa ed incapace di variare i settings visivi.

Tirando le somme, Devil May Cry 5 può essere definito variegato, bilanciato alla perfezione e capace di divertire come pochi altri titoli del genere, risultando a nostro modo di vedere uno dei capitoli più belli del brand.

Inutile dire che ogni giocatore empatizzerà maggiormente con un personaggio più che con un altro, tendendo a preferire l’immediatezza di Nero, la classicità di Dante o la programmazione di V, ma questo è un giudizio puramente soggettivo e, al netto delle considerazioni fatte in precedenza, ci sentiamo di approvarli tutti a pieni voti.

Devil May Cry 5 – Un espressione che vale mille parole.

Graficamente Devil May Cry 5 è una gioia per gli occhi, dimostrandosi capace di offrire un comparto tecnico degno di nota su ogni piattaforma, anche sulla nostra versione per Playstation 4!

Le animazioni sono fluide, regalando al giocatore un senso di reattività del personaggio e impatto dei colpi da non sottovalutare; le espressioni facciali sono grottesche, a volte esagerate, ma riprendono un’ironia che permea tutta la serie e che non stona mai, non in un prodotto di questo tipo! Particellari, luci, stabilità del frame-rate… tutto garantisce un’esperienza intoccabile dalla critica tecnica.

Una sola sbavatura è, a nostro modo di vedere, troppo evidente: Devil May Cry 5 ha troppi caricamenti, mai lenti e tedianti, ma pur sempre troppi per un titolo del 2019. La formula a missioni del gioco spezza già abbastanza l’incedere senza bisogno che una schermata di caricamento aggravi la situazione.

La colonna sonora sa offrire dei brani degni di nota, con toni rock, metal e gotici ben mixati al fine di esaltare il giocatore durante il suo affettamento di demoni!

Devil May Cry 5 – Il Figlio di Sparda.

La durata del titolo si attesta sulle 13 ore, spalmate lungo la ventina di missioni disponibili.

Qualcosina in più sul piano della tempista del completamento si paleserà qualora svolgiate anche le missioni segrete, sparse per la mappa, anche se quest’ultime non risultano mai lunghe abbastanza da aumentare le ore di gioco considerevolmente.

La difficoltà è selezionabile ad inizio partita, anche se il massimo settabile è “Normale”: la modalità “Difficile” comparirà solo terminata per la prima volta l’avventura, appagando la voglia di sfida dei giocatori più incalliti.

Considerando l’esperienza base, possiamo affermare che Devil May Cry 5 non risulti mai troppo complesso o tedioso e vi invitiamo, qualora vogliate davvero una sfida, a rigiocarlo!

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Amante di videogiochi e libri fin dalla nascita, ha poi sviluppato una grande passione per tutto ciò che è nerd. Originaria della terra del bergamotto e del piccante, vanta radici nordiche niente male e ha una passione irrefrenabile per il mondo animale. Logorroica e amante delle discussioni costruttive, datele un argomento di conversazione a vostro rischio e pericolo!
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