Spencer: “Il modello Game Pass può aiutare a far crescere l’industria dei videogiochi”

Spencer Game Pass – news di Andrea “Kobla” Panicali

Le parole di Phil Spencer suonano come una minaccia per gli amanti delle versioni fisiche, ma è innegabile che il modello, effettivamente, funzioni. Ecco l’approfondimento…

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C’è parecchia discussione riguardo la strategia di Microsoft, la quale sta passando da una visione “hardware-centrica” ad una “software-centrica”.

Recentemente Phil Spencer è stato intervistato da GeekWire, la quale ha ipotizzato che questa strategia aziendale adottata dalla casa americana potrebbe nuocere sia le vendite di XBOX che i risultati finanziari stessi del gaming.

La risposta di Spencer non si è fatta attendere, ed ha un po’ spiazzato l’interlocutore. Microsoft sta pensando molto più lontano rispetto al “semplice” mercato delle console, con il progetto xCloud pronto a portare l’esperienza XBOX anche sui dispositivi mobile.

Mentre questo progetto è ancora piuttosto lontano dall’essere di dominio pubblico, con le prime dimostrazioni in attesa per la fine di quest’anno, l’XBOX Game Pass diventa mano a mano sempre più forte; ma nonostante questo successo, alcuni sviluppatori non credono nella reale redditività del servizio e sono piuttosto titubanti sull’aggiungere o meno i propri titoli.

Spencer ha risposto che servizi come il Game Pass possono aiutare l’industria videoludica a crescere, soprattutto perchè molti giocatori hanno la possibilità di conoscere etichette meno conosciute, aggiunte nella libreria, rispetto a quelle più blasonate.

Non tutti i giocatori sono disposti a spendere ogni volta tra i 60€ ed i 75€ per un titolo, senza averne minimamente un assaggio.

Sicuramente Microsoft ha un pensiero piuttosto lungimirante, ponendo il proprio sguardo non al gaming di oggi, nemmeno a quello del prossimo anno, ma alle generazioni future.

Fonte: wccftech

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.