Just Cause 4 – recensione di Valentina Akemimas
Just Cause 4 è l’ultima manifestazione di un brand famoso per la sua giocosità e la libertà lasciata al giocatore in ambito di distruttività. Rilasciato il 4 Dicembre 2018, la nuova produzione Square Enix tenta di reinventarsi e apre le porte ai giocatori più spensierati, in cerca di un prodotto capace di dar vita a sequenze spettacolari e fonte di innumerevoli soddisfazioni ludiche. Sarà stato rispettato il proposito? Scopriamolo!
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Just Cause 4 – L’armata del Caos è qui.
Oscar Espinoza detiene il controllo dell’isola di Solis grazie ad un pericoloso macchinario capace di mutare il tempo e dar vita a cataclismi ambientali su larga scala.
Il compito di Rico sarà quello di frapporsi tra Espinoza e la distruzione dell’isola, aiutato da un esercito personale: l’Armata del Caos.
La storia procede senza intoppi, regalando una trama da film action tutto sommato godibile. Tuttavia si sente fin da subito la sua ideazione solo come mero pretesto per introdurci nel nostro personale “parco giochi della distruzione”.
I personaggi risultano abbastanza piatti e il protagonista è l’unico ad avere uno spessore proprio, pur senza spiccare particolarmente.
Just Cause 4 – Distruzione a palate.
L’elemento cardine dell’esperienza ludica di Just Cause 4 è caratterizzato dai gadget a nostra disposizione e dal loro uso in fase di movimento o battaglia.
Rico ha infatti in dotazione un rampino, utile per aggrapparsi a qualsiasi superficie senza troppo sforzo e particolarmente adatto a trascinare gli oggetti gli uni verso gli altri, dando vita ad incidenti ed esplosioni da capogiro.
Potenziando il rampino si avranno accesso a tutta una serie di ulteriori utilizzi, tra i quali citiamo il “palloncino”, che proietterà in aria l’oggetto o il nemico designato.
Le fasi di spostamento potranno avvenire sia tramite il rampino appena citato che tramite i veicoli, i quali presentano un sistema di guida forse troppo “scivoloso” in alcuni ambiti e che non convince pienamente. In aria avremo a disposizione il paracadute, manovrabile seguendo la direzione del vento, e la tuta alare, più veloce ma al tempo stesso più difficoltosa da gestire.
L’arsenale in dotazione fin dall’inizio presenta armi di vario genere, da mitragliatrici standard a lanciarazzi e granate, che se puntati contro l’oggetto a schermo ideale potranno dar vita ad una serie di esplosioni davvero spettacolari.
Il Caos creato dalla distruzione che impartiremo sarà necessario per arruolare adepti nella nostra armata: il tutto avverrà tramite delle missioni secondarie alquanto ripetitive, manchevoli sotto al punto di vista dell’intrattenimento e colpevoli di spezzare il ritmo di gioco impartito invece dalle missioni principali. Quest’ultime saranno collegate alle quattro aree di Solis, ognuna caratterizzata da un evento climatico, e richiederanno lo svolgimento di epici inseguimenti, voli in elicottero e ovviamente tanta, tanta artiglieria.
Riassumendo, il focus sulla spinta considerevole nei confronti del giocatore a distruggere nei modi più fantasiosi e bizzarri possibili è palese, ma Just Cause 4 non innova particolarmente rispetto ai predecessori, presentando quel retrogusto di già visto che spezza l’adrenalina e manifestando poco attenzione nelle dinamiche complessive degli scontri.
Just Cause 4 – Ci vuole una fisica bestiale!
La sensazione generale che si ha una volta avviato il gioco, per quanto riguarda l’ambito grafico, è senza dubbio quella di avere dinnanzi a sé un titolo non proprio rifinito a dovere: le texture sono spesso assenti o in bassa risoluzione, le animazioni legnose per un gioco di questa generazione e i modelli poligonali sanno di già visto.
Di contro possiamo affermare che il gioco gestisce bene i vari elementi a schermo, non manifestando rallentamenti o cali di FPS.
La fisica ha convinto quasi sempre, mostrando qualche inesattezza soprattutto in ambito di guida e scontri con i veicoli. Tralasciando ciò, il gioco risulta bello da vedere specialmente nella costruzione dei biomi presentati.
Il doppiaggio è realizzato con cura e la colonna sono di accompagnamento, in special modo quella durante gli scontri, regala la giusta adrenalina al giocatore.
Just Cause 4 – Facile ed indolore.
La difficoltà complessiva è deludente, specialmente tenendo conto dei numerosi conflitti a fuoco proposti, anche contro grandi numeri di nemici, ed impatta considerevolmente sulla longevità del gioco, non proprio elevata in relazione alla campagna proposta.
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