Book of Demons – Recensione – PC Windows, Mac OS

Book of Demons – recensione di Mirko Tefatika

Siete tristi per l’annuncio di Diablo Immortal? Niente paura: Thing Trunk vi propone Book of Demons, gioco ispirato all’originale Diablo… Con una nuova interpretazione!

Book of Demons - Artwork[AdSense-B]

Book of Demons – Di cosa si tratta?

Penso che tutti abbiate giocato ad un Diablo o ad un suo clone, specialmente se nerdavate negli anni 2000. Nata come di GdR d’azione, la saga si è poi rapidamente evoluta, divenendo frenetica e brutale… Per i demoni, almeno. Book of Demons si propone come gioco apertamente ispirato al primo, ma in salsa completamente rivisitata.

Faremo, a grandi linee, ciò che facevamo in Diablo: inizieremo dal monastero e scenderemo sempre più giù. Uccideremo scheletri, goblin, demoni; raccoglieremo nuovi oggetti e potenziamenti; affronteremo boss e miniboss; tutto a suon di click ed in visuale isometrica a 2D.

In quanto grande amante della saga a cui Book of Demons è ispirato, non potevo non essere curioso: ma scendiamo più nel dettaglio!

Book of Demons - Gameplay

Book of Demons – Ma i diabloclone non erano roba del passato?

Come detto nell’introduzione, in Book of Demons il puntatore del mouse sarà il modo principale con cui interagiremo con tutto. Ci muoveremo cliccando, attaccheremo cliccando, apriremo bottini cliccando… e raccoglieremo oro passando sopra con il puntatore, grazie.

Cosa che non tutti potrebbero apprezzare, ci potremo muovere solo seguendo dei percorsi ben evidenti, come “su binario”. Non ho trovato la scelta fastidiosa di per sé, ma l’ho sentita molto sconveniente durante i combattimenti: i nemici si potranno muovere liberamente per la stanza, diversamente da noi, che spesso non potremo reagire ai loro attacchi (ad esempio, schivare i proiettili) perché non liberi di muoverci lateralmente.

Una grande componente del gioco sono le carte: qualsiasi cosa è una carta… equipaggiamento, abilità, oggetti. Ogni carta interagirà con le nostre riserve di mana, riservandone una parte per gli equipaggiamenti od usandone le scorte per le abilità attive. Potremo cambiare liberamente le carte equipaggiate anche durante i combattimenti, che andranno a rallentatore durante i cambi, e potremo equipaggiarne solo in numero limitato. Questa meccanica semplifica enormemente la normale organizzazione di inventario e statistiche di un GdR e, al contempo, aggiunge un livello di profondità al gioco: meglio equipaggiare più abilità attive o avere meno mana, ma più effetti passivi?

Un elemento chiave nelle meccaniche delle carte sono i nemici: sono numerose le meccaniche di gioco (veleno, nemici infuocati…) e tutte interagiranno con quelle delle carte. Questo premia uno stile di gioco attivo e dinamico, ma mantenendo al contempo il gioco godibile anche per chi non ha voglia di cambiare carte al volo. Un’altra cosa notevole è che tutte le meccaniche saranno attive per il giocatore. Per esempio, il veleno infliggerà danni nel tempo; cliccando sulla bolla della vita mentre saremo avvelenati, potremo curare istantaneamente il veleno, risparmiandoci parecchi danni. Da sola, non è una grande meccanica; quando nei livelli più avanzati saremo però ricoperti di nemici e le meccaniche inizieranno a sovrapporsi, i combattimenti diventeranno molto impegnativi e dovremo dare priorità alle nostre azioni, mentre il puntatore viaggerà rapidamente da una parte all’altra dello schermo.

Potremo utilizzare le tre classi iconiche di Diablo: guerriero, ladra e mago. Ogni personaggio ha delle carte che lo caratterizzano… ma a me piace menar le mani e guerriero sia.

Sarò sincero: ho trovato di gran lunga più divertente queste meccaniche rispetto a quelle del colosso che è Diablo III. In Book of Demons, la freneticità ha dietro un senso di strategia e raziocinio, contrariamente alla distruzione indiscriminata ed alla cieca del sopracitato.

Book of Demons - Boss

Book of Demons – Design, quello fatto bene!

Book of Demons è dichiaratamente stato pensato per essere accessibile ad un pubblico quanto più vasto possibile. In questo, credo che gli sviluppatori siano riusciti in modo eccezionale.

Sempre più spesso, molti giocatori criticano l’appiattimento dei giochi moderni, una eccessiva semplificazione delle meccaniche nel nome dell’accessibilità. Book of Demons riesce nell’ardua impresa di essere semplice da giocare, mantenendo però una profonda complessità delle meccaniche. I motivi per cui funziona sono diversi: innanzitutto il più semplice, il gioco introduce le meccaniche una alla volta e in modo da farle imparare al giocatore senza distrazioni di sorta. Un’altra ragione è nel sistema delle carte: combinando tutte le meccaniche di varia natura in una sola, chiara, “quella delle carte”, si evita la dispersione di numeri e statistiche classica dei GdR.

In aggiunta, è possibile selezionare la lunghezza dei dungeon, in modo da venire incontro a chi, di tempo per giocare, ne ha poco.

Book of Demons è un gioco che riesce ad essere complesso per chi cerca complessità, ma semplice per chi non la gradisce, integrando ad arte i vari sistemi che lo compongono.

Book of Demons - Carte

Book of Demons – Carta e penna… chi se le ricorda?

Lo stile grafico è ispirato ai giochi cartacei, con personaggi e oggetti disegnati come cartonati. In generale, ogni elemento si sposa bene con gli altri ed è piacevole da vedere.

Nonostante la colonna sonora non mi abbia colpito in modo particolare, accompagna piacevolmente l’esperienza di gioco; alcuni toni ricordano chiaramente lo stile ormai perso dei primi due Diablo e sono un bel tocco. Una menzione speciale va al comparto sonoro: raccogliere oggetti e uccidere mostri e boss è particolarmente soddisfacente grazie alla “ricompensa sonora”; inoltre, i suoni hanno un ruolo attivo nell’azione di gioco, avvisando il giocatore in modo chiaro di eventi importanti (un mostro che lancia una magia, la possibilità di curarsi dal veleno, ecc.).

Book of Demons - Città

Book of Demons – In conclusione

Concludiamo: Book of Demons è, secondo me, un’esperienza curata e di qualità; personalmente, una delle migliori di quest’anno. Il gioco è apprezzabile da molti, ma lo raccomando fortemente in particolare agli amanti degli hack ‘n slash o dei giochi indie in generale. A quanto è evidente dal sito di Thing Trunk, questo è il primo di una serie di titoli ispirati a giochi del passato; seguirò con curiosità i nuovi prodotti del team di sviluppo.

Book of Demons è disponibile su Steam ad un prezzo base di 21,99€.

Nato a Caserta, amante dell'informatica, programmatore ed appassionato di design di videogiochi, sguazza nel mondo degli indie alla ricerca di idee innovative e nuove emozioni.