World War 3 – Recensione Early Access – PC Windows

World War 3 – recensione Early Access di Andrea “Kobla” de “I Cacio e Pepe”

Sappiamo tutti com’è andato a finire lo scontro biblico tra Davide e Golia, ma cosa accadrebbe se, figurativamente parlando, una cosa del genere avvenisse nel mondo videoludico? Questo è il caso di World War 3, gioco sviluppato da una piccola software house polacca, la The Farm 51, e rilasciato su Steam in accesso anticipato il 20 Ottobre.

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World War 3 – Il guanto di sfida è lanciato

Siamo in un pub, un ragazzetto piuttosto minuto rovescia un boccale di birra sui pantaloni di un energumeno grosso quanto un armadio a due ante. I due si osservano e capiscono che lo scontro sarà inevitabile. Si ritrovano faccia a faccia fuori dalle porte del locale, si studiano per qualche secondo poi partono entrambi alla carica, come nei classici film hollywoodiani. Mentre si stanno per colpire c’è una dissolvenza in nero, non si sa chi vince, perlomeno non in quella puntata. 

World War 3 è il ragazzetto che rovescia la birra, mentre Battlefield è l’energumeno. Davide contro Golia.

Un modo piuttosto teatrale per descrivere la situazione, ma non è lontana dalla realtà. Il titolo di The Farm 51 è un FPS che mira ad alzare l’asticella degli sparatutto arcade, senza rispetto alcuno verso chi, la storia di questo genere, l’ha scritta.

Ci troviamo in un eventuale terzo conflitto mondiale, in un’Europa divisa tra due fazioni, Est ed Ovest. L’obiettivo? Porre fine alla guerra. Non ci sono buoni o cattivi, perlomeno non nella versione ad accesso anticipato rilasciata il 20 Ottobre su Steam, c’è solo una grande mappa dell’Europa, noi dovremo scegliere la fazione con cui giocare e, possibilmente, vincere.

La schermaglia online è indubbiamente la modalità principale di questo titolo, nonostante ci siano ulteriori modalità di gioco sul menù, ma non ancora disponibili.

Perchè è stato comparato a Battlefield? Perchè è indubbiamente un gioco che prende spunto da quest’ultimo e, probabilmente, è riuscito anche a migliorarlo. La modalità conquista è molto simile, anche il sistema di “schieramento” sulla mappa è praticamente identico, però pone il tutto ad un livello ancora maggiore.

World War 3 – Un’infinità di scelte

La prima cosa che si noterà, una volta avviato il gioco, sarà il menù di customizzazione, il quale permetterà di personalizzare ogni minima cosa dell’alter ego che si sceglierà di schierare in partita. Centinaia sono le combinazioni possibili, forse anche migliaia, il che potrebbe rendere il gioco un pochino difficile per i meno avvezzi. 

Il vestiario non conta solo per l’estetica, ma anche per una questione di giocabilità.

Se si scegliesse un tipo di vestiario ultra leggero, si potrebbe incorrere in una morte molto più facile rispetto ad un avversario con un vestiario “pesante” o “medio“.

Questo perchè il livello di corazza impedisce o permette ai proiettili di colpire il corpo dello sventurato personaggio. Quest’ultimi, così come le armi, sono personalizzabili allo stesso modo dei vestiti, con diverse combinazioni, andando ad inficiare direttamente sulla sistema di gioco.

Un fucile con accessori pesanti, renderà il personaggio più lento nei movimenti, anche se permetterà a questi una mira più efficace ed un rinculo minore. L’effetto contrario si avrà con un’arma priva di accessori: sarà più maneggevole ma meno efficace. Si dovrà, quindi, trovare l’equilibrio tra efficacia ed efficienza nella customizzazione del personaggio.

Sarà infine possibile personalizzare anche i veicoli in dotazione, garantendo una soggettività quasi assoluta nel gioco.

Chi vorrà potrà fare il medico, o il supporto, il cecchino, o anche tutte e 3 le classi insieme. Insomma, c’è talmente tanta scelta che si potrebbero perdere giorni, settimane, solo per capire in che modo potrebbe impattare una determinata scelta tattica piuttosto che un’altra.

World War 3 – Un combat system che funziona

Come accennato, la modalità conquista ed il sistema di schieramento è molto simile a quello di Battlefield. D’altronde si sa, squadra che vince non si cambia, eppure è stata modificata qualcosina, il tutto per rendere un pelo più realistica la faccenda. 

Giocando la partita si guadagnano dei punti, questi punti possono essere spesi per comprare dei potenziamenti in-game che potrebbero aiutare il giocatore a conquistare o difendere il punto di controllo. Un po’ come succede su Call of Duty. Però questi potenziamenti vanno usati con parsimonia ed anche con una certa tattica, perchè il radar che rileva i nemici, ad esempio, non funzionerà su tutta la mappa (La quale è veramente tanto grande), piuttosto su una determinata porzione a nostra scelta. 

La tattica ed il coordinamento con i compagni di squadra, quindi, sono essenziali.

Come detto poco sopra, la personalizzazione del o dei personaggi non è fine a se stessa, è importante capire chi nella squadra sia il personaggio con più armatura e che può subire più colpi, chi il più leggero e che dovrebbe essere nelle retrovie, senza dimenticare che la balistica, resa in maniera impeccabile. Non aspettatevi che un proiettile segua la stessa traiettoria per oltre 300 metri o che scompaia nel nulla; in base alla personalizzazione ed al tipo di arma, ogni colpo avrà un suo comportamento ed anche un proprio ammontare di danni sui nemici.

Scordatevi di eliminare un avversario con un colpo di pistola in petto, soprattutto se questi possiede una corazza di ceramica pesante. 

Tutto ciò permette agli sviluppatori di World War 3 di spostare l’asticella del realismo, anche in uno sparatutto arcade. 

World War 3 – Anche occhi ed orecchie vogliono la loro parte

Tecnicamente non impeccabile, capiterà spesso di vedere i personaggi muoversi in maniera non troppo realistica, o di trovare alcuni artefatti visivi, ma il lavoro svolto dai ragazzi polacchi di The Farm 51 è veramente qualcosa di lodevole.

E’ un titolo che mostra i muscoli, visivamente parlando, seppur siano più piccoli rispetto al Golia contro il quale compete, bisogna però ricordare che è un titolo indipendente, sviluppato da un piccolo team.

Il sonoro è fatto molto bene; i fischi dei proiettili, i passi, le esplosioni, gli impatti. Ogni cosa è curata in ogni minimo particolare, senza lasciare nulla al caso. Infatti il team di sviluppo ci ha tenuto a precisare che ogni singola arma del gioco possiede un motore balistico personale

Nel complesso è un gioco più che valido, che può strizzare l’occhio agli amanti degli sparatutto, mettendo in difficoltà titoli ben più famosi e collaudati.

Lo si trova su Steam, in versione ad accesso anticipato, ad un prezzo di 25€ (A QUESTO LINK), che potrebbe sembrare tanto, ma non bisogna scordare che molti altri titoli sono stati venduti ad un prezzo maggiore valendo, forse, la metà di quanto possa spingere questo titolo.

Qui sotto troverete il gameplay trailer portato dai ragazzi di The Farm 51 al Gamescom

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.