Anamorphine – Recensione – PS4, PC Windows

Anamorphine – recensione di Ninny “QuelloCheViPare”

Anamorphine è un’avventura, sviluppata dal team indie Artifact 5, disponibile per PC Windows e Playstation 4 ed è compatibile con la realtà virtuale con i dispositivi HTC Vive, Oculus Rift e PlayStation VR. Il gioco affronta tematiche che riguardando la salute mentale, in modo particolare la depressione post-traumatica, il dolore e l’ansia.

Mostra anche il lato oscuro con cui le persone affrontano questi problemi, come con l’abuso di alcool e di sostanze. Chi gioca sarà un osservatore ed esploratore della storia attraverso i ricordi della protagonista, avendo però la possibilità di cambiare il modo in cui si ricordano alcuni eventi.

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Anamorphine narra la tragicità di una storia che potrebbe capitare ad ognuno di noi. 

Si racconta di una coppia profondamente innamorata che ha tutto, finché un giorno Elena, una violoncellista, deve rinunciare al suo sogno a causa di un grave incidente.

Suo marito Tayler vede crollare lo stato emotivo della moglie, cadendo egli stesso in un baratro oscuro.

I giocatori esplorano e osservano gli eventi attraverso la mente di Tyler, comprendendo come gli eventi intercorsi modellino il suo stato mentale e la percezione reali dei fatti.

La storia viene narrata senza dialoghi o pulsanti azione, ma affidandosi alla pura narrazione ambientale attraverso l’esplorazione, la scoperta dei segreti e l’evoluzione dei rapporto fra i due protagonisti.

Siamo in pratica di fronte ad un esponente del nuovo genere dei Walking Simulator, dove non dovremo fare altro che passeggiare ed interagire con gli oggetti che, di tanto in tanto, ci permetteranno di scoprire qualcosa in più sulla vicenda.

Questo gioco, sia per le tematiche che per i problemi tecnici, è un po’ difficile da affrontare.

Vengono per l’appunto trattati temi reali in modo surreale ed astratto.

Osservare il deterioramento dello stato mentale di Tyler che vede l’amore della sua vita scivolare nella più totale depressione è al contempo sia affascinante che inquietante.

Senti ben chiara la sensazione di invadere qualcosa di estremamente privato, ma sei obbligato a non voltarti ed entrare sempre più profondamente nella mentre di Tyler.

Infatti è solo analizzando in modo profondo la sua mente che potremo comprendere tutti i suoi cambiamenti.

Sfortunatamente, come ho già accennato, questo titolo soffre di diversi problemi tecnici. I tempi di caricamento sono estremamente lunghi. Il tutto amplificato dalla ripetitività della storia, che ti fa costantemente rivisitare alcune aree per vedere come sono state danneggiate dalla mentre sempre meno lucida di Tyler.

Gli amanti dei Walking Simulator si ritroveranno così immersi in una storia profonda che potrebbe sicuramente appagarli, mentre i detrattori del genere saranno già scappati via tutti dopo pochi minuti di gioco. Insomma, siamo di fronte ad un titolo indie ben orchestrato (a tal proposito una menzione va fatta al buon comparto sonoro), ma non al punto da poter coinvolgere tutta l’utenza videoludica in un’esperienza piacevole.

Trovate il gioco a QUESTO LINK (PER LA VERSIONE PC) o a QUESTO LINK (PER LA VERSIONE PS4)

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Ninny Padawan - Napoletana atipica, videogiocatrice cronica, divoratrice notturna di serieTV. Si dice possieda un Gremlin vivo, ma non si sa dove lo nasconda. Mangia pizza a colazione e condivide la sua vita videoludica con la perfida Sora Belarda! E' vulcanica ed ha sempre mille idee che le frullano per la testa. Il suo motto è: "Se non facessi così tanta cacca non avrei così tante idee!" CANALE TWITCH
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