In arrivo The Fall – Part 2: Unbound – NerdNews

Arriva la notizia della prossima pubblicazione del seguito di The Fall, denominato The Fall – Unbound.

Il cliffhanger lasciato dal primo capitolo ha festeggiato da poco i tre anni e raramente il mio sistema nervoso riesce a stare sulle spine così tanto. (Marco Alastor)

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Per chi non avesse avuto il piacere di giocarlo (e vi consiglio vivamente di farlo, magari approfittando di qualche saldo), The Fall è un adventure con elementi action di stampo fantascientifico, sviluppato dal piccolo gruppetto indipendente Over the Moon, che si cela dietro i nomi John Warner e Caleb Allard.

Tutto parte con un ufficiale militare (se non ricordo male) che si schianta al suolo col proprio corpo su un pianeta sconosciuto (probabilmente espulso da un veicolo in avaria). Privo di coscienza a causa dal coma la sua vita sarà in mano ad ARID, una tuta da combattimento dotata di intelligenza artificiale, che vorrà salvare il suo ospite. Ma come ogni cliché, il compito non sarà semplice dato che l’impatto col suolo ha danneggiato molti dei dispositivi di autodifesa di ARID, oltre a delle falle nei file di sistema che hanno provocato il disconoscimento di molteplici direttive, tranne una: “non posso nuocere all’organismo che ospito”.

Nel corso del gioco vedremo quindi ARID riacquistare man mano molte delle sue capacità difensive, districandosi tra puzzle, dialoghi, azioni e decisioni, mossa da una logica robotica e disumana in ciò che sembra un pianeta da cui gli esseri umani sono fuggiti via, lasciandosi alle spalle nient’altro che cumuli di androidi difettosi.

Stiamo vedendo ARID liberarsi dei suoi vincoli a modo di Robocop, quando il gioco decide di concludersi bruscamente e rimandarci al prossimo capitolo. È il 30 maggio 2014 e la prendo piuttosto bene, mi limito giusto a dondolarmi in posizione fetale in un angolo dello studio mentre aspetto che gli psicofarmaci facciano effetto e cerco di auto-rassicurarmi. So che vedrò presto lo sviluppo degli eventi, alla fine dei conti è in un indie che ha già raccolto abbastanza soldi dal crowdfunding per poter sviluppare anche secondo e terzo capitolo… e invece no! Dopo due anni e qualche conversione su console, The Fall mi colpisce solo con un primo teaser nel 2016 che mi scombina ulteriormente le sinapsi e ormai per convincermi di star bene ho bisogno indicidere frasi sui muri con un taglierino. Passa ancora più di un anno da quel giorno e una mattina, prima di concedermi al Lexotan, decido di andare sul sito Over the Moon e resto piacevolmente sorpreso: trovo un vero e proprio trailer.

La domanda sorge spontanea: come mai più di tre anni per sviluppare il seguito di un’avventura grafica? Motivi di “copione” o “sceneggiatura”? Be’, più o meno. Quello che possiamo vedere dal trailer è che la seconda parte ha avuto un notevole rallentamento nello sviluppo a causa del suo cambio di direzione nel gameplay. Eravamo partiti da un gioco che praticamente era punta e clicca con pochi intermezzi di combattimento che potevano contarsi su una mano e mezza, e siamo arrivati a vedere ARID sparare alla rambo, dare di kung fu alla Bruce Lee e addirittura vestirsi da donna. La sensazione d’aver visto un trailer realizzato sullo stile di “Sensualità a Corte” innalza il mio livello di criminalità nel sangue, ma per fortuna una voce nel mio cervello, che sembra proprio essere quella di Alison Kumar, mi fa desistere dall’intento di pianginare sul blog di Warner.

Ma perché tutto questo tempo allora? Stando a quanto scritto sul blog, John e Caleb hanno voluto fare le cose con calma puntando a presentare un gioco che alzasse il livello di sfida del predecessore. Chi ha avuto modo di giocare il primo, sa bene che non è un gioco particolarmente longevo pur mantenendosi nella media delle avventure grafiche e gli sviluppatori hanno voluto allungare il brodo aggiungendo nuovi elementi action, migliorando subdolamente i rompicapo e dando completamente anima e cuore nella storia.

Per chi ha visto il trailer insomma, la morale sta nel fatto che non si giudica mai un libro dalla copertina e posso solo sperare che questo nuovo episodio sia sorretto dalle stesse solide fondamenta di narrazione e puzzle che hanno fatto del primo capitolo un piccolo gioiellino. Anche io posso scegliere le mie direttive e voglio credere che una mente geniale in grado di regalarci questo piccolo capolavoro indie, sia anche capace di mischiare generi diversi ottenendo un ottimo risultato.

Non voglio fare quello che si lamenta in continuazione quindi gioirò solo nel dire che ci sono voluti tre anni per la seconda parte, e finalmente vedremo la sua uscita durante il terzo trimestre 2017. Prevista anche una release su Nintendo Switch oltre alle rappresentanti Sony e Microsoft. Di questo passo se tutto va bene e sopravvivo a me stesso, dovrò forse aspettarmi l’episodio conclusivo nel 2020?

Marco "Kakashina" Alastor ha il suo primo frontale col cabinet di "Roc'n Rope" ala tenera età di cinque anni e da allora ne investito altri trenta a distruggere gran parte del suo fegato grazie all'hardcore gaming e gli MMO. Laureato in lingue straniere, quando non sta usando lo sfigmomanometro, sfoga la sua rabbia e frustrazione divertendosi a criticare pesantemente traduzioni e doppiaggi in italiano di videogiochi, serie tv, anime e manga. Se lo chiamano il "Torquemada delle traduzioni", ci sarà pure un motivo... - CANALE YOUTUBE - CANALE TWITCH - GOOGLE PLUS