Zombie Vikings – PC, PS4 – Recensione

Zombie Vikings – PC, PS4 – Recensione

Zombie Vikings è un picchiaduro a scorrimento; inizialmente pubblicato per PS4 e dal 7 dicembre 2015 disponibile anche su Steam.

La Zoink Games è una casa di sviluppo svedese che fa parte degli sviluppatori indipendenti. La stessa è responsabile sia della creazione del gioco, che delle sua pubblicazione su PSN e su Steam.

L’esordio di questa piccola compagnia avvenne a fine 2013 con Stick it to the man!, un gioco, che colpì fin da subito per la sua grafica peculiare che è stata poi ripresa e migliorata in Zombie Vikings.

GRAFICA

Il gioco ha una grafica piacevole, anche se un po’ spigolosa, che richiama i cartonati utilizzati negli spettacoli teatrali. Tutto ciò che si muove a schermo, ambiente compreso, è un cartonato bidimensionale.

Le ambientazioni proposte sono varie, ben colorate, e non stancano mai nel proseguo dell’avventura.

Molto bello e ben fatto il livello con le onde marine sullo sfondo. Per lo stile grafico utilizzato, quest’ultime, sono rese molto bene.

Per tutta l’avventura principale non ho riscontrato alcun tipo di bug, compenetrazioni, glich, ecc.ecc.

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TRAMA

La storia principale di per sé è un po’ banalotta. Tutto inizia con Odino che nel tentativo di creare una nuova arma con il suo occhio buono viene interrotto da Loki, che glielo sottrae. Così, nel tentativo di riprendersi l’occhio, Odino evoca quattro vichinghi zombie, che lo aiuteranno nell’impresa.

Se all’inizio la storia parte bene, poi, con il proseguire dell’avventura, il giocatore tenderà a dimenticarsi il motivo per il quale sta combattendo. Questo perché la trama non è proprio il punto forte del gioco.

Il titolo punta ad intrattenere il giocatore con gag, battute e situazioni al limite dell’assurdo per strappargli qualche risata. Se questo può far piacere ad un giocatore poco esigente di certo farà storcere il naso invece a chi vuole che la storia e gli eventi narrati facciano da pilastro all’intera opera.

Inoltre, nonostante ci siano dei riferimenti a storie e credenze nordiche, ci saranno molte situazioni poco inerenti con le stesse e questo non crea la dovuta armonia che invece dovrebbe esserci.

GAMEPLAY

Il titolo fa parte del genere picchiaduro, in questo caso è però un picchiaduro a scorrimento laterale in due dimensioni suddiviso per livelli.

Decisamente il gioco punta molto sul gameplay, infatti non solo lo si può giocare in singolo ma anche in multiplayer, sia locale che online. Qui a dir la verità troviamo il suo punto di forza principale.

Giocarlo, soprattutto in multiplayer locale, regala diverse ore di divertimento puro, nascondendo la sua più grande pecca: la ripetitività. Cosa che, invece, se giocato in singolo viene fuori già dopo un’ora di gioco.

I personaggi che il giocatore ha a disposizione sono cinque e un sesto si sbloccherà da circa metà gioco in poi. Ognuno di essi ha le sue abilità e questo denota una buona varietà nella scelta del personaggio.

Esistono inoltre tantissime armi e rune, che permettono ai giocatori di sbizzarrirsi come vogliono sull’equipaggiamento del loro combattente. Spade che fanno più danno, spade che avvelenano, spade che aumentano la forza di lancio degli oggetti, spade che fanno meno danno ma rigenerano la vita, ecc.ecc… C’è ne veramente per tutti i gusti e lo stesso vale per le rune delle abilità passive.

Come un gioco vecchio stile a fine livello si troveranno i boss e, anche se non troppo impegnativi, essi daranno comunque una discreta sfida, soprattutto nell’incontro con il boss finale.

Bella l’idea di battere certi tipi di nemici in maniera differente dal solito. Peccato però che quest’ultimi siano veramente pochi, sarebbe stato bello vederne di più.

SONORO

Le musiche sono ben movimentate e rocckeggianti e si sposano bene con il titolo. Ma ci sono dei problemi nei livelli dell’audio.

Nonostante abbia messo l’audio delle musiche quasi al minimo in certe situazioni l’audio si alzava improvvisamente, soprattutto mi capitava con una canzone di fine livello e, seppur inizialmente il motivetto era piacevole, poi, risentirselo a volume alto per tutti i livelli mi ha dato parecchio fastidio.

Il gioco è in inglese con sottotitoli in italiano e le voci di tutti i personaggi, secondari compresi, sono ben fatte.

Però c’è un problema con i sottotitoli in italiano. Appena installato il gioco, nonostante si selezioni la lingua italiana, le scritte dei menù rimangono comunque in inglese. Quindi per risolvere il problema toccherà andare nelle impostazioni del gioco e selezionare una seconda volta la lingua italiana. Ma non è finita qui. Perché ad ogni avvio del gioco le lingue dei menù rimarranno in italiano ma quelle dei dialoghi dei personaggi ritorneranno in inglese. Per risolvere anche questo problema si dovrà riconfermare la lingua italiana nelle impostazioni ogni volta.

LONGEVITA’

La modalità storia, se non affrontata di fretta, può durare poco meno di dieci ore che, come ho già accennato in precedenza, se giocata con un’amico scorrono piacevolmente, ma se invece giocata in singolo, già dopo un’ora, porterà inevitabilmente alla noia.

Per allungare un po’ la durata della modalità storia sono state implementate delle missioni secondarie piuttosto semplici da affrontare. In ogni caso difficilmente supererete le dieci ore. Inoltre è presente anche una modalità arena dove ci si scontra con gli amici aumentando di poco la longevità globale del titolo.

Vi lasciamo il link alla pagina Steam del gioco!

Pagina Steam http://store.steampowered.com/app/337480/?l=italian

Official site: http://zombie-vikings.com/

Zoink Games
Twitter: https://twitter.com/zoinkgames
Facebook: https://www.facebook.com/zoinkgames
YouTube: https://www.youtube.com/user/zoinkgames/
Website: http://www.zoinkgames.com/

Milanese, cresciuto a pizza e videogames. Fiero di essere un nerd, gioca da quando aveva 8 anni e da allora la sua passione per questo mondo parallelo non è mai diminuita. Oltre a videogiocare per divertisi lo fa anche per sfida, gli piace mettersi alla prova ed affrontare l'impossibile. Il suo motto? "Sono un videogiocatore non perchè non ho una vita, ma perchè ho scelto di averne tante!"