Lords of the Fallen – PC, PS4, Xbox ONE – Recensione
Recensione del gioco multipiattaforma Lords of the Fallen a cura di Andrea Rebek
Lords of the Fallen è un videogioco di ruolo/azione sviluppato da Deck13 Interactive e CI Games, e distribuito da Namco. Il gioco è uscito il 28 ottobre 2014 per PlayStation 4, PC e Xbox One.
Il gioco si può definire un “Souls like” per principianti, perché riporta molto le caratteristiche per un “Souls” ma con una difficoltà decisamente più abbordabile della famosa saga.
STORIA
La storia raccontata non è un granchè: noi saremo Harkyn, un ex carcerato, accompagnato da Kaslo, un monaco che risulterà essere qualcosa in più, che durante un attacco dei Rhogar, nemici arrivati da un’altra dimensione, si troverà a combatterli per salvare l’umanità… L’epilogo però potrà essere diverso.
Questo perché nel gioco sono presenti delle scelte che cambieranno la nostra storia anche in modo alquanto drastico.
GAMEPLAY
Come tutti i GDR che si rispettino all’inizio avremo la tipica scelta della classe, con la possibilita di scegliere tra Guerriero, Ladro e Chierico con inoltre delle sottoclassi magiche che saranno Rissa, Inganno e Conforto.
Importante è sapere che la scelta della classe iniziale non vi escluderà nulla perché durante il gioco sarete voi a scegliere che abilità aumentare e quali armi usare così come se usare o no uno scudo e un’armatura pesante che andrà ad incidere sulla vostra schivata; ma riguardo alla sottoclasse magica le cose cambiano. Infatti potrete utilizzare solo le magie dedicate a quella classe e quindi state attenti a sceglierla con attenzione.
Come appena detto la classe che sceglierete non andrà ad influenzare più di tanto lo stile di gioco, questo compito spetta invece alle armi che sceglierete, presenti in tante varietà, dalle dual di pugnali, che necessitano di combo ben fatte per far male, alle armi pensanti con le quali ogni colpo dovrà essere calcolato alla perfezione.
Un altro aspetto molto importante del gioco è il combattimento, che nonostante prenda spunto dai Souls, come anche accade nelle schivate e negli attacchi critici da dietro, trova un carattere tutto suo, inserendo una tempistica nelle armi per poter fare una combo del tutto originale.
Sarà molto importante conoscere il giusto tempismo per fare un secondo attacco cosi da fare più danni all’avversario, cosa che con un attacco fuori sincro perderete.
Questo ci porta ad una nota dolente del gioco, perché nonostante la presenza di varie tipologie di armi, con tempistiche differenti, manca la presenza di potenziamenti o versioni migliorate della stessa arma disponibili in tempi brevi.
Se voi quindi vi trovate bene con una tipologia di arma e dopo vari tentativi avete raggiunto un livello d’utilizzo perfetto, vi troverete in difficoltà non appena il livello degli avversari crescerà. Questo perché la vostra arma non sarà molto potenziabile se non inserendovi delle gemme, sempre che l’arma lo permetta, e comunque anche queste non daranno un grosso miglioramento, costringendovi a cambiare arma e ricominciare da capo il lavoro di apprendimento d’uso.
Quindi che fare? Il gioco vi darà molte armi a disposizione sempre più forti e sempre diverse e voi non avrete che due scelte. O cambiate sempre la tipologia dell’arma, o tenete duro finchè non troverete la vostra arma in versione più potente, cosa non semplice dato che le armi non vengono vendute ma dovrete comunque trovarle in giro con l’esplorazione.
In alternativa avrete la magia, che oltre alle abilità scelte con la classe magica potrà essere utilizzata solo con l’ausilio del guanto magico che troverete verso inizio gioco. Sarà comunque molto difficile fare una classe dedicata solo alla magia dato che avrete una barra magica che si caricherà molto lentamente anche se livellerete molto potenziando la skill magica più delle altre.
Un aspetto molto importante nel gameplay è il metodo con cui guadagnerete esperienza nel mondo di gioco.
Ogni mostro che ucciderete vi darà un certo numero di esperienza in base alla tipologia del mostro stesso, ma oltre a questo vi darà un bonus nel guadagno di esperienza e oggetti per il futuro, infatti uccidendo un avversario vedremo il nostro modificatore di esperienza salire da 1.00 a 1.03 a 1.06 ecc.ecc.
Questo modificatore verrà azzerato solo in caso di morte o nel caso dell’arrivo di un checkpoint dove deciderete di recuperare salute e pozioni.
Con il metodo del moltiplicatore tutto sarà fin troppo semplice, soprattutto per un giocatore esperto, perché gli basterà poco per arrivare ad un bonus che gli garantisca una crescita molto veloce e, considerando quanto anche un solo livello faccia la differenza in questo gioco, vi troverete sempre molto più forti degli avversari.
Ultimo aspetto molto importante del gameplay sono gli avversari e soprattutto i boss.
Purtroppo in Lord of the Fallen gli avversari sono stupidi e molto semplici da abbattere; vi basti sapere che uno dei primi avversari è completamente cieco e facilmente abbattibile. Non mancherà la varietà dei mostri, ma avrete l’impressione di trovarvi sempre gli stessi mostri davanti con la sola differenza di qualche innesto periodico.
Le boss fight sono tutte alquanto semplici. Dopo esservi abituati ai comandi infatti riuscirete a trovare i grossi buchi nelle difese dei boss.
Questi infatti hanno davvero pochi attacchi e tutti alquanto simili. Da lontano inoltre andranno quasi tutti in difficoltà e potranno essere uccisi facilmente grazie alle magie.
Tutti i boss dall’inizio alla fine avranno un attacco dalla distanza molto prevedibile e schivabile, ma sarà facile anche il combattimento ravvicinato, perché i boss rispondono alla posizione del personaggio sempre con lo stesso attacco e quindi sarà facile imporre quello che si vuole al boss.
ALTRI ASPETTI DEL GIOCO
Parliamo ora dei vari aspetti del gioco, partendo dalla grafica, che non é esaltante, ma ovviamente stiamo parlando di un gioco di un paio di anni fa e con una mappa piuttosto ampia la cosa non pesa poi tanto. Quest’ultima infatti é divisa in due macrosessioni: la prima è quella nella dimensione umana e la seconda quella del mondo dei Rhogar.
Entrambe le dimensioni sono abbastanza ampie ma sopratutto ben strutturate. Alla fine di un’area, uscendo da una porta, potreste ritrovarvi in una zona in cui siete già stati senza capire come ci siate arrivati.
Il sonoro invece risulterà praticamente inesistente, se non durante le boss fight, dove la musica sarà molto suggestiva e motivante, anche se afflitta da numerosi bug.
Capiterà spesso che la musica durante un combattimento non parta o si senta male, come anche alcuni dialoghi più o meno importanti durante il gioco, con perdita di profondità ed immersività globali.
In quanto a longevità il gioco é abbastanza corto, infatti un giocatore esperto che non si ferma a “farmare” potrá facilmente finirlo in una decina di ore, ma in compenso ci sarà a disposizione l’avventura in “new game plus” dove troverete gli avversari più forti (anche se con gli stessi difetti).
MYNERDOMETRO 3/5
In generale il gioco si fa apprezzare, ma non ha una trama coinvolgente o un gameplay emozionante. Resta comunque, per chi vuole affacciarsi per la prima volta a questa tipologia di giochi, un mondo dove si potrà trovare un pizzico di ciò che caratterizza la saga dei Souls, senza però avere la stessa estrema difficoltà dei Souls stessi.
PREZZO CONSIGLIATO
Ormai non c’è neanche più da consigliare un prezzo. Il gioco si trova abbastanza ovunque a massimo 20€ quindi se interessati aspettate uno sconto qualsiasi e prendetelo.