The Walking Dead 7×04 – Recensione – The Walking NERD!
Recensione del quarto episodio della settima stagione di The Walking Dead dal titolo “Al tuo Servizio” – di Valerio Vega
SONO PRESENTI SPOILER SULLA TRAMA DELL’EPISODIO – LEGGERE CON ATTENZIONE
ERASE AND REWIND
Cancella e riavvolge il nastro questo The Walking Dead, di continuo, lo abbiamo già detto nelle precedenti recensioni.
Crea un cattivo, lo porta all’apice del successo mandando sull’orlo della rovina i protagonisti, poi lo cancella con un colpo di spugna riportando in alto i protagonisti stessi e riavvolge il nastro.
Succede così che siamo di nuovo nella fase in cui il nuovo VILLAIN (ed a tal proposito vi invitiamo a seguire la nostra Villains CUP 2016 sui cattivi del cinema che è giunta al terzo ROUND), ovvero Negan, con la sua fida Lucille, deve diventare un vero e proprio fottuto ostacolo insormontabile e il nostro Rick invece, deve diventare insignificante come un piccolo granello di sabbia.
IL QUARTO REICH
A qualcuno sarà venuto il dubbio del perchè questo Negan possa mortificare e denigrare tutti, soggiogarli e approfittarsi di loro, senza trovare la benchè minima resistenza da parte di nessuno? Sicuramente si.
La risposta della produzione non è esplicita, ma implicitamente dobbiamo semplicemente pensare che sia una sorta di Quarto Reich… Una dittatura come quella che permise ad un basso austriaco con i baffetti di soggiogare mezzo mondo.
E allora il Fhurer è Negan, le SS sono i suoi Salvatori e i poveri ebrei sono Rick e la sua combriccola.
Facile immaginare l’epilogo no? Toccherà aspettare gli americani, ma soprattutto capire chi siano.
CHE NE SARA’ DI NOI?
E chissà se andrà di nuovo così o se ci saranno colpi di scena.
Si accettano miracoli, ben più grandi di quelli che hanno permesso ad una neonata di crescere tranquillamente senza madre (e spesso senza padre) e di potersi permettere di apparire random ogni 5/6 episodi per ricordarci della sua esistenza, talvolta in un monitor della telecamerina di controllo installata proprio vicino alla sua culletta, in barba alle carissime bollette della luce del mondo apocalittico della serie.
Siamo vogliosi di stupirci, di vedere la vera rivoluzione, di lasciare questa ripetizione seriale e trovare nuovi stimoli.
Per ora abbiamo una pistola scarica e una pallottola spuntata, peccato solo che Leslie Nielsen sia morto 6 anni fa.
MYNERDOMETRO 2/5
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