Luci ed ombre su Wayward Pines 2

Luci ed ombre su Wayward Pines 2

Recensione dei primi due episodi di Wayward Pines 2 andati in onda su FOX

LA RECENSIONE CONTIENE SPOILER SULLA PRIMA E SULLA SECONDA STAGIONE DI WAYWARD PINES – ATTENZIONE!!!

LA VECCHIA VOLPE

Quella vecchia volpe di FOX non ci ha abituati a grandi cambi di rotta, ma per Wayward Pines qualcosa è successo.

Si perchè la serie inizialmente era stata cancellata dopo la fine dell’ultimo episodio della prima stagione, per poi risorgere magicamente nella seconda stagione che in questi giorni sta facendo capolino sui canali FOX di Sky.

Per chi non fosse assolutamente a conoscenza della serie vi facciamo un brevissimo riassunto della prima serie:

Un uomo si sveglia in un piccolissimo paesino di montagna senza sapere come ci sia finito. Il paese è totalmente isolato dal mondo, non ci sono cellulari o telefoni, non ci sono televisioni o computer, insomma non c’è modo di comunicare con l’esterno e non c’è nemmeno modo di uscire dal paese, protetto da un lato da montagne rocciose altissime e dall’altro da una mini muraglia cinese elettrificata. Dopo scandali, morti, intrighi e sospetti, il protagonista e la sua famiglia scoprono la verità. Il paese è stato creato da un geniale/pazzo scienziato che, per proteggere la razza umana dall’autodistruzione (che sarebbe arrivata di lì a poco a causa di una regressione evoluzionistica che avrebbe trasformato la razza umana in una razza di feroci umanoidi cannibali denominati ABI), aveva trovato il modo di ibernare gli esseri umani e così, ibernando una gruppo di volontari ed un gruppo di persone non volontarie opportunamente narcotizzate e rapite contro la loro volontà, aveva scongelato parte della combriccola negli anni 4000 nel paesello di Wayward Pines per preservare la razza umana così come la conosciamo anche noi. Ne nasce una lotta tra ribelli che vogliono la libertà e fedelissimi dello scienziato che vogliono rimanere nella gabbia dorata in cui vivono.

wayward-pines-castIn effetti la prima stagione era stata come un giro sulle montagne russe, con un inizio con ottimi spunti, un Mat Dillon ispirato, un paesino che aveva riportato alla luce scene degne del primo Twin Peaks, un gigantesco alone di mistero che incollava allo schermo per cercare di capire cosa si nascondesse dietro alla cittadina di Wayward Pines.

L’incedere degli episodi però, lasciava via via dei pezzi per strada, e pezzo dopo pezzo dopo pezzo si sono creati dei buchi abbastanza grossi nella trama, poi culminati con il finale che ha lasciato l’amaro in bocca a tantissime persone.

DAI MISTERI ALL’OCCULTAMENTO

La seconda stagione inizia a tratti in modo analogo alla prima, con un nuovo protagonista che sembra voler ripercorrere le orme del vecchio, con la piccola differenza che mentre nella prima stagione scoprivamo le cose proprio insieme al protagonista, ora noi sappiamo tutto e il povero Dott.Yedlin (interpretato da Jason Patric) no.

Ne consegue che non si può aspettare le ultime puntate per fargli capire ciò che noi già sappiamo da un pezzo e quindi in fretta e furia, con qualche escamotage discutibile, si pone subito di fronte alla cruda realtà il dottore in modo da dirottare la serie su altri lidi.

wayward-pines-season-2Primo fulcro è il nuovo regime dittatoriale instaurato dalla “prima generazione” dei ragazzi nati a Wayward Pines che instaura una lotta con i ribelli molto più cruenta.

Secondo asse portante della serie è la presenza più massiva ed inquietante degli ABI, che ora ci vengono mostrati come dei kamikaze pronti a dare la vita pur di creare piramidi umane per scavalcare la barriera elettrificata che circonda la città.

Il problema è che questi ABI non ci convincono più.

A volte sono assassini spietati, velocissimi, ferocissimi, incredibilmente abili nell’individuare le “prede”, altre volte latitano e spariscono consentendo a qualche personaggio di sopravvivere non si sa in che modo… Si perchè la scelta del produttore M.Night Shaymalan e della sua troupe sembra chiara: “Occultare agli occhi del pubblico tutto ciò che sarebbe difficile spiegare”.

Il risultato è poco convincente e speriamo che i prossimi episodi possano farci ricredere, ma per adesso la fiducia è ai minimi termini.

MYNERDOMETRO: 5/10 nerdometronerdometronerdometronerdometronerdometro nerdometro2nerdometro2nerdometro2nerdometro2nerdometro2

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”